Ciao, Cielo. Prima di iniziare la recensione vorrei... okay, è un'abitudine da vecchietta la mia, ma vorrei... dirti come ti ho scoperta.
Sì, lo faccio sempre e lo farò anche con te. 'Rivangare' i 'vecchi tempi' mi piace. E poi voglio rendere questa recensione personale, non voglio sembrare distaccata e, be', chissà, magari riuscirò a farti rispondere e ad iniziare a parlare con me, perché ti trovo una fantastica scrittrice e voglio discorrere con te.
In una storia che iniziai a leggere eri stata citata, citata per le tue opere 'poesia-dialogo' - alle quali l'autrice si era ispirata. Aspetta, ho dimenticato di dire qualche mese fa.
Sì, qualche mese fa ho aperto il link del tuo profilo; è stato uno dei click meglio eseguiti della mia vita.
Credo di aver iniziato da 'Copione', sì, per poi perdermi tra le righe delle altre tue opere e scoprire che 'Lucidalabbra alla ciliegia', quella fem-slash splendida letta molto ma molto tempo prima di scoprirti, era tua.
Ma per essa ci sarà una recensione a parte, quindi non aggiungo altro.
Inizio col dire che trovo 'Copione' una delle flashfics migliori che abbia mai letto. L'ho letta sulle cinque o sei volte, e giuro che la stamperei e la porterei sempre con me, perché è un qualcosa di meraviglioso.
Quando ho visto che era stata recensita solo da due persone ho pensato che fosse una vergogna, ma di quelle forti, perché merita molti più riconoscimenti.
Innanzitutto per l'originalità della 'forma'; non avevo mai letto una cosa del genere, dialoghi sottoforma di poesia, un colore per ogni, uhm, posso definirlo piano di narrazione?, e poi per la correttezza, va be', inutile che te lo dica, ovviamente non ci sono errori, e per il fattore 'emozione'. Sei riuscita ad immalinconirmi, intristirmi, a farmi provare la fame, e credo che il tuo obiettivo fosse questo; far sentire ai lettori qualcosa.
Non riesco ad esprimere a parole tutto ciò che provo verso questa storia; è così bella che non ci riesco. E la cosa mi fa impazzire. Perciò citerò una delle parti che mi ha colpita di più;
'Cederò a quell’impulso spaventoso e aprirò barattoli
scheggiandomi le unghie, pur di mangiare.
Ingurgito pelati alle quattro del mattino
per riempire il vuoto che ho dentro.'
Credo di aver sentito l'equivalente di un pugno nello stomaco. Classico caso di 'è-talmente-bello-che-fa-male'. Hai colto l'essenza della bulimia, senza cadere nel banale, senza fermarti troppo sui dettagli; perfetto. Ed ho proprio visualizzato la foga della ragazza che apriva i barattoli, la rabbia con cui li afferra e ingurgita alimenti a caso.
Mi sono affezionata molto alle due figure delle quali hai narrato, pur non avendo nome è come se le conoscessi.
Hai narrato di queste due malattie in maniera superba. Non sei caduta nel banale, non le hai descritte come una moda, non sono state rese drammatiche stile tumblr, cosa che odio.
Dunque complimenti, è stato un piacere leggerla e l'ho inserita tra le ricordate. |