Presuntuoso? No mio caro.
Io piuttosto ti definirei modesto, seppur con malcelata ironia xD
No vabbé, sciocchezze a parte. Visto che hai concluso una delle storie che attendevo con più ansia, voglio darti una spintarella un pò più professionale (che parolone xD) rispetto al solito.
*Ehm*
Cominciamo dalla soundtrack.
Dunque... il caro Ludo. Per il testo -sia in questa che nell' altra parte- come colonne sonoro sono adatte. Sulla seconda però, per un momento sono rimasta perplessa: aperto il link avevo cominciato a leggere e dopo un momento di silenzio ecco che si sente il muggito di una mucca.
E io...Cosa? O.o
Vado ad aprire la pagina e noto -con mio sommo sollievo- che era solo la pubblicità. Ma per un momento mi sono seriamente spaventata!
Giuro, non so neanche perché te l' ho raccontato! XDXD Troppo assurdo... comunque, andiamo avanti.
Le citazioni.
“Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno
e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.”
Matteo 5, 11
Questo inizio è qualcosa di molto significativo, soprattutto perché si "incolla" al testo, ma -almeno io- non riesco bene a capire dove o come. Sicuramente si adatta molto a Edhel, e quando dico molto intendo che praticamente è un messaggio intrinseco nel suo comportamento... ma qualcosa mi dice che c' è qualcosa in più. Forse di più vasto, ecco.
"Perché la salvezza sta nella ricerca.
Anche se non si trova.
Anche se non si sa cosa si cerca”
Rosario Magrì"
Okay, questa mi è sconosciuta. In qualche modo però viene 'spiegata' con la lettera di Cornelio che scrive alla sua Petunia. A quanto pare, l giovane romano è rimasto affascinato dall'Anticristo che l'ha graziato, e nonostante ora possa godere di una vita tranquilla decide di andare alla ricerca di qualcosa.. senza neanche sapere bene cosa, per di più. E' sicuramente un ottimo modo per dimostrare quanto la forza impalpabile dell' Elfo possa colpire le persone, così gli uomini come gli elfi.
Poi ovviamente sarebbe stato magnifico vedere la risposta di Petunia, questa povera donna che probabilmente non capirà questo disperato e alquanto particolare desiderio dell' amato. Ovviamente, se poi Petunia risponderà mai.
I personaggi.
Lavinia. E' un personaggio in linea di massima abbastanza impotente, cosa di cui è pienamente cosciente per di più. E' più un osservatrice: osserva la discussione tra Vatinio e Polibio, osserva il marito quando si nascondono, quando viene ucciso. E osserva Edheldur, che parla, che li mette di fronte ad una scelta dagli effetti alquanto temporanei. Di contro però, dimostra una forza e uno spirito d'iniziativa degni di una madre: quando fugge nella chiesa, quando chiede all'elfo di graziare suo figlio se non lei.
Cornelio. è solo un bambino all' inizio e non interagisce particolarmente con ciò che lo circonda. C' è poi ovviamente da considerare la sua parte adulta, quella che rivela nella lettera, e la sua decisione di cercare qualcosa. Io mi sento di identificarlo molto come una 'vittima', perché in qualche modo è questo che si ritrova e essere: vittima della distruzione della sua città natia, vittima della decisione della madre prima e del Cavaliere Nero poi, della decisione di Polibio e dell'effetto che gli fece tempo prima l'elfo che uccise i suoi genitori.
Edheldur. Bè dai, quante cose si potrebbero dire? Fin troppo poche, considerando quello che sono venuta a sapere dell' elfo =3 Quindi mi limito a dire che... Dio io voglio vedere Edhel cattivo più spesso *-* Okay, mi pentirò di questo vero?
Questa fatidica seconda parte...
" Edheldur Arhathel, il Cavaliere Nero, il Campione del Dio Mordhros, il Comandante degli Elfi del Crepuscolo di Nainiel, spezzerà la croce e soffocherà Roma nel suo stesso sangue».
Pronunciò il discorso con un impeto tale che dovette riprendere fiato. Persino gli elfi rimasero ammutoliti di fronte alla maledizione con cui Edheldur sfidò il Cielo e la Terra. Lavinia si segnò col gesto della croce, per difendersi dalle parole di quella bestia partorita da Satana in combutta con i peggiori demoni dell’Inferno."
Io stavo morendo, in pratica. Cioè... Edheldur ma non si fanno promesse del genere! Specialmente se poi mi farai quella fine!! Ufffffffffiiii >.< Io già me lo vedevo lui che radeva al suolo Roma e faceva un gran casino! :/ Sto ingarbugliando un pò le cose... allora. Diciamo che -così come i suoi elfi- anche io sono rimasta non poco colpita.
Poi mi sono data una manata in fronte e mi sono detta che me lo dovevo aspettare, è, però sono rimasta colpita.
Una promessa che gronda odio, con la forza di un drago che scaglia la peggiore delle maledizioni (e io sò di cosa parlo xD). Ma anche che -per chi lo conosce- ha un significato molto più... importante in qualche modo, perché conosce il perché di tanto furore.
Le varie parti del testo...
"Lavinia si era lasciata condurre via senza opporre alcuna resistenza." [...] "Forza.
Forza per far cosa?
Si guardò intorno. Gli uomini venivano condotti come bestie ai recinti."
Tutto questo pezzo è molto riflessivo. Cornelio è molto marginale in tutto ciò, anche se non nei pensieri della donna. C'è questa donna che mostra tutta la sua ignoranza -largamente giustificata- e il suo disprezzo, misto a terrore, per quelle creature. Ancora nessuno ha ben chiaro del preché siano lì, ma parecchi hanno ben chiara quale sarà la loro fine.
"Lavinia si sentì asserragliare in mezzo a una folla di visi sconvolti e stremati. Il guerriero che aveva ucciso Vatinio non disse un parola. " [...] "Il Cavaliere Nero aveva appena mosso i primi passi per tornare all’uscita, che Lavinia urlò."
Ancora la paura di Lavinia, il suo timore, e lo 'sfogo' di Edheldur. Direi che è sicuramente un pò il Fulcro di questo passo. Fino a questo momento gli elfi non sono altro che una macchia indistinta, loschi e selvaggi figuri che agli occhi dei romani -e in quelli di Lavinia- sono solo degli spietati assassini. Ma il Cavaliere nero, L' Anticristo, o come cavolo lo si vuole chiamare provvede a spiegare in qualche modo la situazione e anche a dare una vaga prova di pietà, che pochi -o forse proprio nessuno- riesce a intravedere e interpretare come tale. Ovviamente la decisione di dar fuoco alla chiesa è tutt'altro che misericordiosa...
"«No, Aspetta!»
Pregò con tutto il cuore che l’elfo si fermasse ma, non appena lo vide immobile, desiderò che non si fosse mai voltato." [...] "Udiva solo urla e disperazione, poi arrivarono le fiamme.
E fu solo un lungo ed eterno silenzio."
Nella prima parte, ricolma e decorata dalla disperazione della donna c'è stata proprio la frase riportata che mi ha fatto sorridere, anche se solo per un momento. Non mi prendere per pazza, okay, ora ti spiego xD. Il passo in c'è lei che spera con tutta se stessa che l' elfo gli dia ascolto ma che poi, che una volta accaduto, se ne pente subito dopo è forse una situazione un pò tipica della donna -credo che sia proprio questa parte di noi che ci abbia dato l'appellativo di 'lunatiche' nel migliore dei casi o direttamente 'pazze' nei peggiori xD- questa specie di rapporto odio/amore nei confronti delle cose o delle persone, questo volere/non volere che ci distrugge i neuroni.
E ovviamente la decisione -scontata ma pur sempre dolcissima ai miei occhi- del Comandante, che nonostante ciò in seguito non sarà affatto morbido con la ragazzo.
"4. Cara Petunia,
Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che sono già andato via. Non voglio mentirti, non sto piangendo mentre sono chino a scrivere su questa pergamena. Ti amo, Petunia. Per questo non piango. So che devo essere forte per entrambi." [...] "Voglio scoprire la verità, Petunia.
La verità su quell’elfo che, in una sola notte, gremì il Paradiso con centinaia di Angeli."
In questa breve e intensa lettera abbiamo un Cornelio molto cresciuto, per certi versi terribilmente simile al padre. E in lui c'è una parte cavalleresca che viene tutta da un altro tipo di storie... stavo proprio aspettando il momento in cui ce l'avresti messa. A certe cose non resisti, e quasi non te ne rendi conto xDxD
Nella lettere viene indirettamente spiegato come Cornelio riuscì a cavarsela, lasciando un messaggio proprio da parte tua, oh infido bardo (viva il sarcasmo =P), relativa al capovolgimento del personaggio di Polibio, inizialmente dipinto come un antagonista assoluto e poi finito col diventare una specie di salvatore insostituibile. Un ironia degna di un certo elfo di mia conoscenza...
E poi quell'ultima frase, drammaticamente realistica quanto adatta a MOLTISSIME altre situazioni: "La verità su quell’elfo che, in una sola notte, gremì il Paradiso con centinaia di Angeli." e che da anche un senso al titolo, finalmente. Ovviamente una mezza idea sul destino di cornelio, o piuttosto una mezza idea stupida su un personaggio che non c'entra un cifolo mi è venuta ma non proferirò parola. E stavolta non riuscirai a comprarmi, Bardo di Efp u.u.
Ma prima di andarmene, voglio proprio presentarti un Nota Bene, maratoneta...
" I frutti dei saggi storici su Roma Antica, stanno iniziando a dare i propri frutti." hahaha, riposa corridore! E poi dici a me che non devo correre troppo =p
E, come già detto... We have a colossal! Stavolta concluso fortunatamente xD
Con affetto, Laila.
Ps: Contento della Mega recensione? Più di 1500 parole! Considera che ci ho messo tutto il pomeriggio, facendo una cosa e l' altra... questa recensione è stata testimone di una mia classica giornata, dalle tre del pomeriggio fino alle otto. Spero ti farà piacere =3 (Recensione modificata il 24/05/2013 - 07:55 pm) |