Cara 'Nella mia stanza', tu non mi conosci, ma io conosco te.
Ho letto la tua poesia tutta d'un fiato. Mi piace, davvero. Ricordo i tempi in cui scrivevamo sciocche storie d'amore e ci sentivamo quasi delle scrittrici. Ricordo gli errori, la grammatica scorretta e frasi a volte senza senso. Adesso, però, leggendoti, perché leggendo questa poesia ho letto di te, mi rendo conto dei miglioramenti che abbiamo fatto, ma che in particolare tu hai fatto. Questa poesia me la facesti leggere un po' di tempo fa e, nonostante questo, mi ha suscito ancora amore per i libri. Ho guardato i miei sulla scrivania, ho immaginato di toccare il cordoncino, di annusarli e sentire quell'emozione che solo un buon libro sa dare. Tutto questo, grazie a te. Non sto esagerando. Non lo sto dicendo per renderti felice (anche), o perché mi sei amica. Lo dico perché lo penso.
Io, davvero, spero che tu un giorno possa scrivere cose ancora migliori di questa. Spero tu possa arrivare a scrivere uno di quei libri che hai descritto. Spero tu possa sentirti amata e rispettata come loro. Credimi. E, quando quel momento arriverà, sarò lì a leggerlo e a sentirmi orgogliosa di averti come amica.
PS. okay, volevi na critica seria? uu bene, eccotela!
A me piace un casino come scrivi, soprattutto adesso. Sta poesia è più bella di quella del limone e dell'uva. ahahahahah! come dico io, è dshvkddgfasd. <3
Poi, ancora, ti volevo dire un'altra cosa: forse tu non lo sai, ma non c'è bisogno che tu diventi un libro per essere amata e rispettata, per questo ci sono già io che cerco di farlo tutti i santissimi giorni. :') |
