Bene.
Sto bene.
Sento solo lo stomaco nella gola.
E il cuore nelle mani.
Batte... Trema... Batte... Trema...
E io sto sclerando.
Non ho scritto neanche dieci righe e già perdo il controllo.
Non va bene.
Devo calmarmi.
*va in giardino, prende della neve e ci immerge dentro il viso (?). Torna paonazza*
Okay, adesso sto molto meglio. ^^
Rae-chan! O.o
Si può sapere che cosa scrivi?!
Mamma mia... Che angoscia che mi è presa! DX
Non mi riprenderò facilmente...
... Che poi, a pensarci, in questo contest "bisognava" scrivere fanfic di questo tipo... Quindi... u.u
Bene, da questo punto, cercherò di assumere il mio normale atteggiamento, recensendo come di norma faccio. *u*
Parliamo un attimo dei personaggi...
1° - Midorikawa
Questo ragazzo... beh, essendo il protagonista, è facile immaginare che ci sarà molto da dire, su di lui.
Prima di tutto, è terribilmente "umano".
Sarà una mia impressione, ma ho come l'idea che tu abbia usato il personaggi di Midorikawa per esprimere, spiegare meglio i tuoi pensieri.
Come se fossi tu, il protagonista.
In effetti, ha una mentalità molto diversa dagli altri personaggi.
Perché sembra proprio venire da un'epoca del tutto differente.
Poi, ovviamente, in qualche modo è inserito nel contesto della fic... Ma... Mi ha dato questa strana impressione...
L'hai inserito in quasi tutti i contesti, tutte le scene della fic.
Da un lato, sembrava pietoso verso i due prigionieri... e infatti, infine, permette loro di scappare.
Ma non gli manca quell'atteggiamento sadico e terribilmente spaventoso che caratterizza tutti gli altri personaggi, in particolar modo durante l'esecuzione della cerimonia.
Mentre continuava a guardare, imperterrito, mi ha spaventata.
E' come se il suo sguardo fosse divenuto il mio, e quindi anche io ero costretta ad osservare, come lui, impotente allo scempio.
Come dire? Inquietante.
Credo che si possa comunque definire il più ragazzo più completo, da questo punto di vista. Più autentico.
Essendo il protagonista, è stato inserito in tutte le scene, e quindi dal suo sguardo, abbiamo una visione totale della storia.
I ricordi dell'amico Tsunami sono stati davvero massacranti.
Ma la scena che mi ha sconvolta più di tutte... è stata l'ultima.
Ecco, in quel momento, Midorikawa mi è sembrato confondersi con l’unanimità.
Solo in quell’ultima scena è parso uno dei tanti. Il pensiero; unico, collettivo.
Nel resto della fanfic, invece, si è sempre distinto, in qualche modo.
Così facendo, hai comunque dato conferma che Ryuuji fosse davvero un abitante di quel popolo, in quel momento storico.
Mi è piaciuto come personaggio, malinconico, ma deciso, determinato.
Un ragazzo con dei sentimenti contrastanti, che riesce a mantenere la calma o a lasciarsi andare.
A seconda del momento, è parso per tutta la fanfic capace di sapere perfettamente come comportarsi.
Un ottimo personaggio, che hai saputo rendere in maniera magnifica.
Kidou e Haruna
Sì, questi sono insieme.
Non so perché, sinceramente. O.o
Innanzitutto, volevo dirti che il loro rapporto è stato descritto in modo sublime, sensazionale.
Hai reso molto bene il legame fra i due, e, anche se inseriti in un contesto completamente diverso dall’anime, sei riuscita a mantenere costante i pensieri, i comportamenti dei due.
Kidou, prima fratello e solo dopo guerriero, è terribilmente IC.
Questo desiderio, questa determinazione a metterla in salvo, a sopportare di tutto pur di non farla soffrire… Ecco, questo è uscito.
Solo l’irrefrenabile senso di colpa durante l’avverarsi di un destino fatale.
Qualcosa di profondo, c’è a legare i due.
Questo sentimento particolare che si può notare solo fra Kidou e Haruna, sei riuscita a trasmetterlo ponendo i due in un contesto che nulla ha a che vedere con la loro reale storia.
Non potevi rendere Kidou più IC di così, quindi ti faccio i miei più umili e sinceri complimenti.
Haruna invece… E’ sembrata quasi una bambina.
Molto più piccola ed ingenua di quanto realmente dovrebbe essere.
Per tutto lo svolgersi della fic… ha trasmesso solo fragilità. Fragilità, impotenza, ma anche tanta, tanta tenerezza.
Si può definire in tanti modi: tenerezza, dolcezza… quasi pietà.
Tanto piccola ed ingenua, da parre pietosa.
Commiserevole.
Ma amabile.
Pura, semplice, gentile…
Che meraviglia.
Sembrava il fiorellino tenero e fragile che, ancora deve sbocciare, e già viene tagliato.
Così: ferito, segnato, punito… per sempre.
Vedere tutte quelle lacrime scenderle dal viso… Era veramente terribile.
E’ stato il personaggio che, più di tutti, mi ha trasmesso fragilità e semplicità.
Un’ingenuità folle, perché, in un posto del genere, sorrisi come quelli che dona lei, non dovrebbero esistere.
Non perché siano vietati, ma perché dovrebbe essere la stessa ragione ad impedire di fare sorrisi del genere.
Sai, mi ha lasciato sbalordita la pairing.
Io, al tuo posto, avrei scritto “KidouHaru e un accenno alla HiroMido”
Perché la coppia che più spicca in questa shot, a mio parere, è proprio quella dei due fratelli.
In ogni caso…
Tsunami e Rika
Sì, uno spazietto se lo meritano anche loro.
Perché ne sono rimasta davvero colpita.
Tsunami… Beh, lui è un ragazzo solare,ottimista, e ha conservato la sua incontenibile passione per il mare.
Il flash-back di Midorikawa è straziante, mette in uno stato d’angoscia spaventoso.
Rika… Lei invece, è stata quasi toccante.
Nel cortissimo flash-back dove si può leggere la sua morte, inizialmente non avevo capito a cosa si riferissero le sue parole.
In ogni caso, mi hanno stravolta.
Mi sono entrate nella testa, prepotenti e agghiaccianti.
L’ho vista morire, e la maledizione che ha lanciato è stata qualcosa di molto profondo.
Infatti, a distanza di molto tempo, ancora Midorikawa se la ricordava bene.
L’innesto di questi due è stato particolare, perché abbiamo potuto conoscere due personaggi attraverso solo i ricordi di Midorikawa, e, a pensarci bene, è alquanto inquietante.
Non mi sembra ci siano altri: cioè, c’è Montezuma II, ma personalmente eviterei, c’è Someoka, ma non c’è granchè da dire, lo stesso vale per Hiroto.
Quindi, comincerò (?) con le mie “suddivisioni”
1° parte – Dall’inizio all’arrivo alla Piramide
Ehm… E’ una parte abbastanza lunga, lo so, ma ho le mie motivazioni.
In questa parte, infatti, vengono presentati la maggior parte dei protagonisti, di cui ho già parlato, quindi non starò certo a divenire noiosa.
Qualcosa da dire, comunque, ce l’ho…
Ho potuto notare con piacere che hai ripreso alcune immagini della mia storia.
Quando Haruna e Kidou sono prigionieri, c’è la mantella, ormai a bradelli, a scaldarli…
Inoltre hai riproposto l’immagine di Haruna che sembra cadere, come una marionetta a cui vengono tagliati i fili.
Sappi che non mi sono affatto arrabbiata o rimasta male, per questo: anzi, ne sono onorata.
Perché il fatto che tu abbia ripreso alcune immagini può solo significare che ti sono piaciute talmente tanto da farle tue, e riproporle in questa shot ne è solo da dimostrazione.
E’ un onore per me, nonché un’enorme soddisfazione. *o*
Si può notare un accanimento forsennato di Kidou alla sorella, e quando il Sommo Sacerdote le afferra il viso fra le mani, mi è sembrato di rivedere quella scena all’interno del vulcano, e al posto del potente sacerdote, il demone Deasta.
Qualcosa di prepotente e spaventoso cresce allora dentro Kidou, che si ritrova a difendere la sorella con tutte le sue forze.
C’è molto amore fra i due, molta tenerezza.
Ryuuji, dal canto suo, ha ancora sulla coscienza l’amico Tsunami, quindi da un lato vorrebbe poter non intromettersi, dall’altro però è un ragazzo buono, in fondo, e desidera aiutare gli altri.
E’ bello come neanche si accorga di essere andato in soccorso dei due in tempo… Un’altra dimostrazione del suo buon cuore.
Haruna, in quest’altra scena, dimostra nuovamente tenerezza e ingenuità… Solo che…
Certo, sono scene molto tetre e piene di suspace.
Perché, leggendo, ci si rende conto da soli che non si è ancora arrivati al punto centrale della storia.
Se da un lato quindi si vuole continuare, e sapere come andrà avanti, dall’altro già si immagina cosa deve succedere, e si vorrebbe poter evitare.
Ovviamente, l’ansia, il senso di agitazione che prende lo stomaco, è più forte e non riusciamo a staccare gli occhi dallo schermo…
Quando i ragazzi salivano i gradoni della Piramide, sentivo un terribile peso sul cuore.
Era una sensazione spaventosa e terribile, presagivo un qualcosa di tremendo.
Le tue frasi, non sono state certo d’aiuto.
Hai una capacità fantastica di spiegare, con frasi brevi e taglienti, un’emozione particolare, difficilmente raccontabile in modo alternativo.
In particolare, quelle affermazioni riguardo il tempo… la clessidra…
Sentivo un groppo in gola…! Credo di essermi scolata una bottiglia d’acqua leggendo solo quattro frasi! >o<
2° parte – La Cerimonia
Ecco, qui è stato il delirio puro.
Un presentimento inquietante e spaventoso già da tempo era padrone dei miei pensieri, ma…
Non trovo parole degne di spiegare quello che hai scritto.
E’ qualcosa di misterioso ed inquietante… Leggere di quell’uomo che veniva massacrato in quel modo spaventoso… Ma soprattutto era la consapevolezza che tutti avrebbero fatto quella fine.
E Midorikawa stava lì, a guardare. Imperterrito.
Quando è arrivato il ricordo di Tsunami, mi è arrivata l’immagine davanti agli occhi.
Il rosa, steso su quell’altare, completamente ricoperto di sangue, ad urlare di dolore, mentre il Sommo Sacerdote gli portava via il cuore. E Ryuuji era lì, ad assistere impotente ad un tale scempio.
Sensi di colpa micidiali… Che agonia!
Leggere di questo rito mi ha davvero sconvolta.
Quando Kidou è dovuto salire sull’altare, è stato il delirio puro.
Sentivo l’aria assente, come se avessero bruciato tutto l’ossigeno intorno: e intanto, continuavo a vedere le lacrime della sorella, lo sguardo penoso e agghiacciato di Midorikawa, gli occhi concentrati e splendenti di vita di Kidou…
Quando hai scritto “Una di esse, caduta sul volto di Yuuto, scivolò a terra percorrendogli la guancia.”, è stato come cadere in trance. L’ho visto, sdraiato su quell’altare, con la goccia di sangue che gli percorre la guancia.
“Piangere sangue…” E’ stato il mio pensiero.
Potrebbe essere un’immagine consona al contesto, perché solo lacrime sanguigne è conveniente piangere, a quel punto.
Già me lo immaginavo, il Sommo Sacerdote, con in mano il cuore ancora palpitante di Yuuto.
Un pugno avvolto nel sangue, ecco cos’è il cuore, in quel frangente.
Non credo di aver bevuto così tanta acqua in vita mia tutt’insieme. O.o
Ed ecco, irrompe la maledizione.
Per me, in quel momento, è stata una benedizione, perché sono tornata a respirare. ^^
Prepotenti e schiaccianti, sono tornate le parole di Rika.
Ed eccolo, di nuovo, brutto presentimento…
3° parte – Conclusione
L’addio fra i due fratelli e Midorikawa è stato sbrigativo, ma comunque molto toccante.
Quando Haruna gli ha rivolto quell’ultimo sorriso, prima di sparire insieme a Yuuto, è stato un tepore in tutto il corpo. Come assaporare un piccolo e breve piacere prima di andare incontro alla morte.
Ed è quello che ha fatto Ryuuji, in un certo senso.
Perché l’arrivo di Hiroto, quel ragazzo che gli ha fatto battere il cuore ed imporporire le guancie, sarà fatale per il verde e il suo popolo.
In questa parte, prevale la malinconia…
Ormai infatti il pericolo è scampato, Kidou e Haruna sono in salvo, non c’è più quell’ambiente pieno di sangue ed urla, non c’è più il dolore… C’è solo la consapevolezza.
La consapevolezza di cosa verrà dopo.
Perché se all’inizio sono accolti come divinità, gli uomini pallidi si riveleranno infine crudeli e spietati: e con Midorikawa non ci sarà l’eccezione.
C’è quindi la consapevolezza che, il vero scempio, la vera condanna, sarà da questo punto in avanti.
Che il rito svoltosi in precedenza, per quanto macabro e terrificante sia, non è niente in confronto a cosa avverrà.
E quel sorriso, non cambierà nulla…
… E figurati se ho finito! u.u
Sì, so che mi stai odiando.
Non puoi nasconderlo.
Ma ormai mi dovresti conoscere, e quindi dovresti sapere che le mie recensioni… Non sono come le altre.
Io sono Sissy, e sono unica nel mio genere. *u*
Quindi, proseguiamo…
L’autrice
In questo grande insieme, raccoglierò tutto quello che non ho detto.
Ovvero principalmente due cose.
La prima, cioè il tuo stile e le tue parole, la seconda, cioè… boh, quello che mi verrà in mente di dirti.^^”
Sappi che adoro il tuo stile di scrittura.
Hai questa straordinaria capacità di rendere delle emozioni, delle situazioni, descrivendole in modo impeccabile tramite l’utilizzo di frasi brillanti. La maggior parte di esse segna profondamente, lascia un qualcosa di misterioso e intrigante… E’ per questo che, per quanto macabro siano gli eventi che si stanno svolgendo, il lettore è invogliato a continuare: perché, con le tue parole magiche (?), lo streghi, incollandogli gli occhi sullo schermo.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo, nonostante fossi tutta paonazza.
In alcune parti, sudavo persino. O mi lacrimavano gli occhi. Oppure dall’angoscia le lacrime rimanevano lì, ferme, come congelate. O ancora mi scappava un gridolino di paura, di sorpresa, di rassegnazione…
Brava, hai stile. Sei bravissima. <3 E adoro leggere le tue storie.
Mi piace anche pensare alla tua long di cui mi parli ogni tanto: sto lì, mi immagino cosa potresti inventarti,ma non potrei mai immaginarmi le parole con le quali scriverai tutti i capitoli.
E qualsiasi altra tua storia.
Io ci sarò sempre, questa è una promessa; e forse anche un po’ inutile, o meglio, scontata. *u*
Adesso è meglio togliere il disturbo.
Sicuramente mi starai odiando.
Pensala in questo modo: se non mi fosse piaciuta tanto, avrei perso quasi due ore a scrivere questa recensione?! u.u
Per forza, quindi, deve essermi piaciuta. E tanto anche. ^^
*u* Ho trovato un modo un po’ diverso ed originale per dimostrarti quando mi sia piaciuta la tua storia.
Perché ripetere in continuo “Che bella! Mi è piaciuta un sacco!” e cose simili, è troppo banale…. Almeno per me. *occhiolino*
E non preoccuparti, per il contest: andrà tutto alla grande. ^^
Se anche non si vincerà premi, l’importante è averci provato: e tu hai fatto un capolavoro, quindi sii fiera di te. *o*
Un bacione,
Sissy-chan <3 <3
*guarda la lunghezza della recensione* O.o"
Amami. ^^
*Raven le spara* DX |