Ma questa storia è... non so come definirla.
Dolce. Sì, dolce mi sembra un aggettivo appropriato. E triste. Sì, triste senz'altro. E bellissima, ma quest'ultimo è un semplice dato di fatto che ormai ti avranno fatto notare gli altri.
Oddio, non so proprio cos’altro aggiungere se non complimenti: in poche parole hai inquadrato magnificamente i personaggi ed hai espresso perfettamente una miriade di emozioni, tant’è che l’ho riletta più volte ed io sono una di quelle persone che non ama particolarmente farlo a meno che qualcosa non la colpisca veramente e beh, a quanto pare ci sei riuscita.
“- Annie, vedi le onde? Guarda come rinascono. Ogni volta che pensi che si fermino e muoiano, il mare ne crea di nuove. Devi vivere così, capisci? Anche se ti sembra di morire, devi andare avanti. Me lo prometti?
-Come un’onda?
-Come un’onda”.
Dire che qui mi sono commossa è un eufemismo. Sì, un semplice eufemismo.
Ancora complimenti,
G. |