Recensioni per
Nenti vitti,nenti sacciu.
di Berty_Poppins
Ecco, io certe cose le apprezzo. Per sradicare il male, bisogna per prima cosa parlarne, chiamarlo col suo nome. La gente della nostra terra è sempre vissuta in condizioni di "cattività", sempre assoggettati da altre genti, sbucate da chissà dove. Il termine con cui la si chiama a volte mi fa ridere e angosciare al tempo stesso, la prostituta d'Italia. C'è chi viene e gode, per poi scappare quando il gioco si fa pericoloso. Alla fine penso che la colpa sia delle persone che la popolano, troppo impaurite per opporsi e contrastare il cancro che attanaglia le interiora della Sicilia dal tempo dell'unità d'Italia, possiamo dire. |
Scusami,non sono mai stata ne a Palermo ne in tutte le altre città della sicilia occidentale, e non so se è diverso da qui...Ma non ti sembra di aver esagerato un poco? La mafia c'è, e questo è un dato di fatto, ma quello che tu racconti mi sembra ambientato in chissà quale epoca! |
Come al solito io arrivo in ritardo. Esordisco subito dicendoti che sono nata e vivo a Catania, almeno mettiamo subito le cose in chiaro. Il titolo della tua fic mi ha incuriosito e così sono andata a leggere, come mi aspettavo ho trovato un testo che parla di Mafia e la cosa mi ha sorpresa perchè da poco ho iniziato a leggere Cose di Cosa Nostra un libro che mi ha resa cosciente della vera realtà della Mafia. Potrei dirti che con la tua opera hai dato man forte a tutti gli ignoranti che credono che la Sicilia sia solo quello che hai scritto, ma non lo faccio. Io, personalmente, non mi curo di questa gente, mostrano un Q.I.pari a quello di uno scimpanzè. Quello che mi ha colpito è come hai descritto la mafia, ti sei rifatti a qualcosa di molto tempo fa ma che alla fine non è diverso dall'attualità. Non sai se ricordi i fatti di un paio di mesi fa a Catania, mi riferisco alle intimidazioni all'imprenditore Vecchio, ma non è questo il centro, tutti hanno visto ma nessuno ha parlato "Nenti visti e nenti sacciu", io te lo dico alla catenese. La mafia è una realtà che si vive tutti i giorni, è vero, non incontri per strada il mafioso, io personalmente non so neanche che aspetto ha un mafioso, ma forse oggi, il mafioso è il mio vicino di casa tanto si sono integrati. Alla televisione, per fortuna, non si sentono parlare più di delitti eccellenti di stampo mafioso e per questo si tende ad abbassare la guardia, ma è errato. Si deve stare sempre in guardia. Adesso sto andando fuori commento, mi capita ogni qualvolta la storia che commento mi prende. Ho capito il tuo intento, è stato un modo per "punzecchiare" il lettore a reagire ma forse hai calcato un pò troppo la mano, forse, hai rischiato di disegnare con tinte troppe scure la nostra isola che è ferita, è sanguinante, ma è pur sempre bellissima. Io credo di aver detto tutto quello che c'era da dire, mi spiace non poter ricevere una tua risposta ma spero che il mio messaggio ti sia arrivato. P.S. non mi fermo a commentare il tuo stile perchè in fic come questo la maniera in cui si scrive passa in secondo piano. A presto. |
Condivido il messaggio contro la mafia che vuoi inviare in questa storia, ma non condivido decisamente come hai descritto la Sicilia visto che c'è un'aria decisamente ed esageratamente troppo cupa. Rappresenta anzi una rappresentazione semplicistica di una realtà molto più complessa che ha anche delle luci come l'associazione "addio pizzo", come chi lotta continuamente, come chi opera onestamente senza essere colluso. Lo stile poi rende la lettura difficoltosa e poco fluida. |
Bah, francamente... mi pare che non parli di una Sicilia attuale. O meglio, realtà del genere ci sono, ma non solo lì, un po' in tutta Italia. |
Questa storia mi mette addosso solo rabbia per il modo in cui l'argomento viene trattato e per come viene presentata quella che dovrebbe essere la Sicilia. A occhio, direi che è stata scritta da una persona che quaggiù non c'è mai stata... e se c'è stata, allora non è stata capace di rendere l'argomento come si deve. |
Bambini e adulti. Gioco, finzione; realtà, cruda realtà... è solo il tempo, non la sostanza, che li divide. Finché la nuova generazione non si ribellerà davvero: speriamo. Ricordo le vacanze della mia adolescenza, in Sicilia, io cresciuta in una città libera: quando i miei cuginetti, più piccoli di me, mi imploravano di non parlare ad alta voce per strada. "Perché?" "Perché se no qualcuno pensa che parli di lui". Io, alle soglie della scuola superiore, spontanea e ingenua; loro, a otto anni, che avevano già imparato le regole di una società distorta. Grazie di aver affrontato un argomento così delicato con rara poesia e sincerità. |
Ho letto la tua storia, me ne sono innamorato, ed ora non riesco ad esprimere su carta le sensazioni che mi hai fatto provare con questo pezzo della tua anima. Potrei dirti che sei stata bravissima o ancora potrei complimentarmi per la correttezza stilistica, ma nessuna delle mie parole esprimerebbe appieno il mio stato d’animo, in questo momento. |
Quest'estate passata in sicilia mi ha aperto gli occhi su un mondo sconosciuto. Della mafia ne sentiamo parlare tutti, ma vi giuro che vederla, sentirla nell'aria mentre cammini tra i sontuosi palazzi diroccati di Palermo è un'altra cosa. E adesso rileggere questa fic mi ha rimesso davanti agli occhi una realtà che tornata nella mia cara Roma rischiavo di dimenticare. Sei stata bravissima nel descrivere l'atmosfera e far trapelare il senso di rassegnato disagio (il mio pezzo preferito è la rottura della scopa) e coraggiosa a scegliere questo argomento per una fic. Ancora conplimenti! |
Le parole giuste (non troppe, come di solito faccio io...) al momento giusto. Secca e dura come uno sparo, ma davvero bella, quasi una poesia. Complimenti. |
Il tuo racconto mi ha totalmente raso al suolo. Dico sul serio. Hai usato le parole che per tanto tempo io ho cercato, per definire tutto questo. E'...terribile, in questo momento sono così spiazzata che riesco a dire soltanto questo. Lo rileggerò e faro una recensione sensata >.< Complimenti e grazie di questa piccola perla. |
Mi ha molto colpito questo racconto. E' duro, ma purtroppo vero, ha quasi una scansione poetica, molto bello. |