(Recensione del concorso "Storie Inquietanti")
Sviluppo del tema 8
Forma e stile 7
Trama e costruzione della storia 8
Originalità 7,5
Voto 7+
Una vecchia casa che attrae senza motivo, un ricordo perduto, un messaggio che attraversa il tempo...
Elementi tutti abbastanza classici, che però affascinano sempre. L’idea attorno a cui muove la storia non è male, ed è ben descritta l’attrazione misteriosa del protagonista verso la vecchia casa. La foto, poi, che compare e scompare, e “infesta” la mente del protagonista, è molto efficace. Un po’ meno il personaggio femminile, forse poteva essere un pochino più incisivo.
L’avventura del protagonista nella casa ha dei passaggi molto buoni e delle idee che mi sono piaciute molto (una su tutte, la stanza luminosa dove, alla fine, avviene l’incontro “rivelatore”, anche questo descritto in maniera molto bella.)
La scrittura è buona, anche se, magari, ci sarebbe bisogno di qualche pausa in più. I paragrafi sono un po’ lunghi, e questo rende la lettura meno scorrevole. Inoltre, per una storia che deve inquietare, secondo me qualche pausa in più può aiutare.
Anche qui il finale è molto consolatorio e positivo, cosa che, naturalmente, porta via un po’ della tensione accumulata durante la storia. Però non poteva che finire così, e per quanto ciò renda la storia meno inquietante, la rende di sicuro più toccante.
Questa storia vince anche il terzo premio per la "Miglior Trovata, ovvero le idee che hanno fatto fare *sbrill* ai miei occhi", per la stanza luminosa e l’incontro finale. Perché mi ha colpita moltissimo e mi ha fatto desiderare di vedere qualcosa di simile...
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