Questa storia è senza dubbio particolare, perché non è esattamente fedele al telefilm, mescola un po’ del mito arturiano e altre cose di libertà creativa, eppure riesco a vederci il merlin e l’arthur che conosciamo noi. E soprattutto il loro legame speciale, quel rapporto unico e indescrivibile.
E’ bella e dolorosa, mi è piaciuta l’impostazione che le hai dato e questo pezzo è bellissimo:
Il moro chiude i palmi a guscio e mormora qualche parola, mentre una farfalla blu gli esce dalle mani. È la sua magia preferita.
Artù ride, guardando il piccolo animale che leggero vola sopra i loro volti, per poi scomparire lentamente. “Forza, Merlino. Puoi fare di meglio. Mostrami qualcosa degno di un principe”.
Merlino lo guarda di sbieco mentre un mezzo sorriso gli increspa le labbra. Una farfalla non può impressionare il grande Artù; egli ha bisogno di grandezza e di pericolo, non di piccole e delicate magie.
La delicatezza di Merlin è tutta lì, nella farfalla che abbiamo amato anche nella puntata del telefilm, e va a confronto con la maestosità un po’ supponente del principe, che vorrebbe cose eclatanti.
Eppure alla fine Arthur sa cosa è importante, cosa l’animo di Merlin sia e cosa significhi.
Finale doloroso, eppure è perfetto a suo modo. Brava! |