RECENSIONE ALLA STORIA PARTECIPANTE DEL CONTEST "LE SFUMATURE DEL DOLORE" DI phoenix_esmeralda
Decima classificata:
“Like a primrose” di Valeromanzi
Prompt:malinconia
- Grammatica: 4.8/5 Ortografia assolutamente perfetta, eccetto un “sé” senza accento nella frase “portando con se lo strascico”. Per il resto va tutto benissimo, complimenti!
- Stile e Lessico: 4.5/5 Il tuo stile mi piace, penso di avertelo già detto molte volte: hai un modo di scrivere pulito e scorrevole, che scivola con delicatezza portando alla fine della storia senza quasi rendersene conto. Il tuo lessico è sempre molto buono, vario e azzeccato e, in particolare in questa storia, hai utilizzato metafore e immagini che mi hanno colpita, lasciandomi a riflettere su quanto rimandassero in modo vivido alla realtà. Soprattutto nella prima parte della storia, quando Annalisa osserva il paesaggio dal finestrino, ti ho trovata molto poetica! Non ti ho dato il massimo, perché rispetto ad altre storie il tuo stile è un filo meno “personale” e originale, ma forse questo deriva anche dal tipo di racconto che ti è toccato scrivere a causa del mio contest... ^^’;;;
- Originalità: 7/10 Non si può dire che sia una storia “mai sentita”, ecco. La prima parte, che racchiude ricordi, riflessioni ed emozioni, è quella più personale ed è riuscita a rendere particolare anche una storia di per sé abbastanza comune. Anche l’ultima frase “glielo sussurrai all’orecchio che le primule non muoiono alla prima gelata.” mi è piaciuta moltissimo ed è stata quel tocco che ha reso il finale meno “banale”. Però devo ammettere che il dialogo fra i due non mi ha entusiasmata particolarmente, avresti potuto rendere la loro riconciliazione un po’ più “nuova” e un po’ meno scontata... Così non ha riservato grandi sorprese e il punteggio in originalità è tristemente sceso. L
- Credibilità della trama: 4.8/5 Mmh... si potrebbe dare alla fanciulla l’attenuante dell’età, e dire che la storia è completamente credibile... però, personalmente, dopo aver letto righe e righe su quanto Annalisa fosse introversa, chiusa e barricata, mi viene un po’ ostico pensare che possa perdonare e “riabbandonarsi” a chi l’ha tradita nell’arco di pochi minuti. Mi sarei immaginata un po’ più di rogne e di sospetto, un’esplosione su quanto fosse delusa o su quanto si fosse sentita tradita proprio da chi conosceva il suo lato più fragile. Qualcosa del genere, insomma. Invece gli casca addosso come una pera cotta, credendo alla storiella del “era un bacio diverso dai nostri”. Mah... è ggggiovane, diciamo così! Risulta ancora sensibile alle tamarrate, tipo il tatuaggio dedicato a lei! ^^
- Introspezione: 10/10 Bella l’introspezione, soprattutto nella prima parte (si è capito che mi è piaciuta, ‘sta prima parte? ^^’ ), ho apprezzato molto il susseguirsi dei pensieri che esprimevano ogni stato d’animo vissuto. Anche i ricordi della storia con Matteo, dal principio alla fine, sono accompagnati sempre dal sottofondo dei sentimenti e dei pensieri di Annalisa, diventando un tutt’uno con il suo animo. In questo sei stata davvero brava!
- Attinenza al prompt e svisceramento: 5/5 Mentre leggevo la prima parte, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, a quando prendevo il pullman ogni giorno e lasciavo che il rollio del motore cullasse le mie malinconie d’amore... Sei riuscita a rendere alla perfezione questo stato d’animo così difficile da trasmettere. La malinconia è un sentimento amaro e soffuso al contempo, delicato ma pervasivo. Ti accompagna in silenzio, ma condiziona ogni tua espressione, ogni tuo pensiero. Basta poco, scrivendo, a trasformarla in alto. Invece tu l’hai resa alla perfezione, davvero. Un encomio a tanta abilità!
- Gradimento personale: 9/10 Gli aspetti più apprezzati di questa storia sono stati sicuramente il modo in cui hai espresso la malinconia e le tante immagini ben utilizzate di cui hai condito il tuo scritto. Alcune frasi che ho amato sono state: “Ecco, Matteo era il taglio e il foglio di carta che me l’aveva procurato”; piuttosto che “Sospirai di nuovo e per la seconda volta il vetro si appannò sotto il mio respiro. Lo fissai meditabonda. Come volevasi dimostrare. Un fallimento su tutta la linea.” e la meravigliosa citazione di Jane Austen che io AMO “Perché ad una ragazza piace essere, di quando in quando, infelice in amore. Lo diceva pure la Austen in Orgoglio e pregiudizio.” D’altronde questo crogiolarsi nel proprio dispiacere d’amore è l’essenza stessa della malinconia!
Un pizzico in più di originalità avrebbe portato il mio gradimento alle stelle!
(PS: continuo a farti dei banner con dei fiori!! O_O)
TOT: 45.1/50 punti
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