Viv.... MIEIDDEI CHE PACCA DI ANGST!!! Il devasto più totale... T_________T Non c'è nemmeno un goccino di speranza qui, solo il dolore più cupo e totale di John, che, onore a lui, ci ha provato (non solo Mary, ci hai messo pure una figlia \O/), ma c'è poco da fare: la sua anima è giá morta e giace di fianco alla lapide nera con le scritte dorate. C'è un punto che mi ha fatto attorcigliare lo stomaco più di tutto e cioè quando John si rende conto che mentre cadeva Sherlock era vivo.... Ti giuro, MI HAI FATTO ACCAPPONARE LA PELLE!!! Stupenda la poesia iniziale di Ungaretti, non la conoscevo. Non sapevo nemmeno che avesse avuto un coinquilino che si era suicidato. L'affinità mi fa venire la pelle d'oca... Che altro dire? Viv, hai talento e sei intelligente <3 Però non dovevamo vedere TRF, ieri, ti ha fatto proprio male!!!

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"Un tempo ero... forte. Ero quello che sapeva prenderti, che ti dava la forza, che ti spingeva a fregartene di tutti soltanto perché per me eri speciale.
Che ne è stato di quell’uomo?


È stato risucchiato dalla vita. O meglio, dall’assenza della vita."

A parte il fatto che mi si è spezzato il cuore, mi ha ricordato un poco quello che ho appena scritto io. Questa storia è toccante, è scritta bene e penso che la cosa che mi piace di più sia il modo in cui l'hai strutturata.
Ho amato il fatto che abbia nominato Greg, Mycroft e Harriet.
Mi piace il fatto che qui: "Non sarai orgoglioso di me. Non lo sono nemmeno io. " Abbia messo prima Sherlock, dello stesso John.
E l'ultima frase ti strappa il cuore dal petto. Non posso che complimentarmi, altrimenti continuerei a straparlare a vanvera.

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