Recensioni per
Come il Vetro sul Cemento
di PrincesMonica

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/03/15, ore 20:40

Menzione speciale di _juliet per il contest "Oscar EFPiani 2015" indetto sul forum di EFP.

Ciao! Come promesso, eccomi qui. 
Sono super-felice che il contest sia terminato. Certo, anche perché è stato un impegno inenarrabile (altro che le dodici fatiche di Eracle), ma soprattutto perché, finalmente, sono libera di esprimere tutto il mio amore per le storie che mi sono piaciute e che non hanno avuto il successo che speravo.
Avevo candidato questa storia per il premio "Miglior attrice protagonista", perché trovo che questa ragazza senza nome sia un personaggio affascinante, profondo e forte, qualcuno in cui molti riescono a immedesimarsi. Ho apprezzato molto l'idea di far ruotare lo scritto attorno alla necessità di esorcizzare l'episodio spiacevole e, nonostante la reazione della protagonista, inizialmente, mi sembrasse esagerata - insomma, non è che l'ha mollata di punto in bianco dopo due anni di storia seria -, riconosco che il sommarsi di delusioni di diverso tipo possa portare a questo genere di rabbia disperata. 
È una buona storia e mi spiace davvero che non abbia passato le selezioni iniziali, ma un consiglio che posso darti è quello di rivederla: ci sono alcuni errori di grammatica non ignorabili e passaggi stilistici non chiari.
Complimenti e a presto!

Recensore Veterano
20/03/13, ore 13:04

Il 25 ottobre del 2004, su quello che chiamavo il "libro nero" (il mio diario), riportai questa frase:
"Si scrive per esorcizzare il dolore..."

Amo questo verbo, esattamente come ho amato questa one shot.
E credimi, sarà davvero difficile scrivere una recensione che le renda giustizia, per questo spaccato di vita che mi ha ricordato moltissimo un istante del mio passato.

Si presenta come una storia come tante: un ragazzo ed una ragazza si incontrano, iniziano a parlare, entrano in intimità, fino a pianificare un incontro in segreto che non ha luogo, perchè lui ( come al solito ) preso dalla paura, si tira indietro, nascondendosi dietro alla scusa del " in fondo non c'era un vero interesse".

Ma qui c'è qualcosa di più.
C'è un dolore esistenziale, il fatto di sentirsi "sbagliate" e non "abbastanza", per qualcosa che poi, alla fine, nemmeno ci merita.
Forse ne siamo consapevoli, tanto consapevoli da riuscire a trovare sempre, in un modo o nell'altro, quella forza per "esorcizzare", ma la solitudine è lì, in agguato, a farci una indesiderata compagnia sotto ad un piumone caldo ma non d'amore, e dentro ad un box doccia, dove finiamo per prenderci una dolce/amara rivincita, su ciò che non è mai accaduto.

E da qui, tutto un susseguirsi di immagini piene (almeno a mio parere) di un significato che va al di là di quello che sembra realmente: l'acqua bollente che arrossa la pelle ma che non sembra ferire, quasi a voler scaldare non solo il corpo, ma anche l'anima; la nudità mai volgare, simbolo di liberazione, del "mettersi a nudo" senza inibizioni in tutti i sensi (in cinema ne è pieno di immagini così, dalla Isabella Rossellini di "Velluto Blu" alla Kate Winslet di "Holy Smoke"); il piacere che è in realtà un sordido dolore, mentre pronunci il suo nome come un mantra, "o come una maledizione".

Ma ciò che mi ha colpito di più resta quel problema di "non poter urlare, o gemere per non farsi sentire dal resto della casa".
Come sempre, l'incapacità di farci davvero comprendere da chi amiamo, e che puntualmente finisce per uccidere tutti i nostri sogni.

E tutto ciò che resta, è un ultimo orgasmo, per completare l'esorcizzazione.

Grazie, Monica.
Grazie per questa piccola, grande goccia di rabbia, piacere e dolore che ci hai regalato.
E un grazie particolare da me, che come te "esorcizza" nella scrittura tutti i suoi mali.

Sei fantastica, anche se non vuoi ammetterlo.

Lexie. <3 

Recensore Veterano
18/03/13, ore 03:16

Eccoci!
Sono subito corsa a leggere..
Qui non c'è storia, non ci sono Mars di nessun genere.. Non c'è fantasia..
C'è la realtà, bella e buona..anzi no, reale e non sempre piacevole.
Sentimenti, sentimenti veri, vissuti sulla propria pelle.
L'ennesima fiducia nella persona sbagliata, l'ennesimo errore di valutazione.
L'esorcizzazione del male e del dolore con lo stimolo del piacere verso se stessi, la ripetizione del nome detto a fior di labbra "ripetuto quasi come un mantra o, peggio, come una maledizione." e poi, il culmine del piacere e l'espiazione del male stesso..
"Nessuno si interessava a lei perché in fondo lo sapeva, non era mai abbastanza.
Non abbastanza bella.
Non abbastanza simpatica.
Non abbastanza sexy. "
Parole più vere non potevano essere scritte, quante si sono sentite così?
Quante si sono sentite non sempre all'altezza di situazioni, di amici, di eventuali e sperati partner?
Quante si sono sempre sottovalutate e sottostimate a causa loro?
Ma quante sono state in grado di mettere tutti questi pensieri incasinati, tristi, deludenti, piacevoli in un racconto alla mercé di tutti?
Il tuo è stato un atto coraggioso, un messaggio tacito verso tutte quelle persone che si sentono e si ritrovano nella tua stessa situazione.
Il racconto è scritto bene, diretto, appassionato e passionale, ricco di sentimenti di vario genere. Sembra scritto d'impulso, senza pensare troppo a ciò che sarebbe stato il reale risultato o l'idea degli altri.
Introspettiva interessante e molto coinvolgente.
Brava Moni!
Mi è piaciuto un sacco!
Un abbraccio,
..mela..

Recensore Master
18/03/13, ore 00:11

Ma buonaseraaaa,
assolutamente si sentiva la tua mancanza qua su efp... Devo dire che quando ti affacci lasci sempre il segno! Esistono vari modi personali di esorcizzare... Quello usato in questa storia è interessante... E assolutamente rilassante... Esiste anche un altro modo però... Scrivere una storia, raccontando e buttando fuori le nostre frustrazioni e dolori... Che dire... E' sempre un piacere ritrovarti e leggerti... Ma come stai? L'ultima volta che ci siamo sentite non stavi benissimo... A presto! Spero...
Veronica

Recensore Veterano
17/03/13, ore 22:58

Si si...tu sei quella che non sa scrivere..si si..continua a pensarlo se questo ti porta a partorire queste perle.

Tutti i sentimenti sono descritti così bene e in modo così reale che mettono una sana malinconia. Perchè è capitato ad ognuno di sentirsi così e di esorcizzare la situazione in tutti i modi che conosciamo, anche quello di concedersi del piacere. E' meraviglioso come hai usato ogni gesto in relazione alla storia d'amore mancata..non so se è stato voluto o meno ma arriva dritto e senza giri di parole, colpisce nel profondo legandoti alla protagonista nella sua sofferenza. Spero che sia servito anche a te per esorcizzare veramente <3

Complimentoni Mo, anche per come ti metti a nudo in un modo così naturale che io ammiro e invidio allo stesso tempo.
Baci!!!

Nuovo recensore
17/03/13, ore 22:46

Dalla premiata ditta Princes Monica, nuovo esempio di scrittura diretta, centrata, efficacissima nella sua brevità.
Il racconto coinvolge e intenerisce allo stesso tempo, perchè a trasparire è un alone di sofferenza, che lascia un po' l'amaro in bocca anche al lettore.
Se, come affermano gli psicanalisti, la scrittura ha un potentissimo effetto terapeutico, spero che l'esorcismo letterario abbia funzionato anche in questo caso.

PS:
Autrice, chapeau per il coraggio con cui ti metti a nudo e analizzi te stessa, ogni volta. <3

Recensore Junior
17/03/13, ore 22:45

Ok. Mi stai preoccupando.
Non che questo piccolo angolo di introspezione non mi sia piaciuto.
però mi stai facendo preoccupare Puffola...
E comunque, non ci pensare ok? te l'ho già detto miliardi di volte.
>ttendo ancora tue notizie riguardo quell'altra ff che stai scrivendo :P