Recensioni per
Quella volta in cui John maledisse una poltrona.
di VoteSaxon

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Questa storia è stata un colpo al cuore, perché credo che tu sia riuscita a riassumere l'assurdo dolore che John ha provato, a dargli una forma, dei contorni ben precisi. Ho trovato l'idea molto molto bella, è un'idea semplice ma davvero d'effetto e anche il modo in cui l'hai scritta mi è piaciuto un sacco, stile lineare e scorrevole, non ci sono sviste - almeno mi pare - a parte in un punto in cui hai scritto Sherlock con la lettera minuscola, ma è una minuzia. È come se tu avessi, in un certo senso, concretizzato il dolore di John: quando pensa di averla superata, dopo tre anni, la mancanza di Sherlock si palesa e tutto si confonde. La realtà e la fantasia diventano un tutt'uno e lui non riesce più a distinguerli, pur sentendo che c'è qualcosa di sbagliato, qualcosa che non torna; qualcosa gli dice che Sherlock non è più lo stesso, Sherlock non è più Sherlock Holmes, il brillante, saccente, irritante, geniale Sherlock Holmes. È solo una presenza. Silenziosa, vacua. Un'ombra che è ferma nella sua stanza (come il vero Sherlock sarà - o sarebbe stato, se non fosse esistita la season 3 - un'ombra sempre presente nella sua vita). Davvero complimenti per questa piccola ma carinissima storia, leggerla mi ha fatto bene perché l'idea di stare senza Sherlock per così tanto mi fa seriamente male, non so se riuscirò ad arrivare fino allo speciale di Natale tra un anno ç_ç
Ancora complimenti per questa storia, spero di non essere diventata la tua persecuzione con tutte queste recensioni ma mi piacciono tanto le idee che hai e spero di leggere ancora qualcosa di tuo :3
Ci sentiamo presto, baci!

Recensore Junior

Bravissima, bellissima. 
Sei riuscita a tenermi con gli occhi incollati al testo, fino alla fine. 
Molto originale, assolutamente perfetta. 
Lo stile è impeccabile, nessun errore grammaticale, frasi scorrevoli e coerenti. Adoro i testi che vanno così a fondo nella psicologia dei personaggi, che sono così introspettivi. 
La caratterizzazione di John è assolutamente perfetta e sappi che eri riuscita ad ingannare anche me, con la storia che Sherlock fosse cambiato.
Il finale è stato d'impatto, non me l'aspettavo. Ed è stato il tuo avvertimento sin dall'inizio, con quel tuo: "Non si può mai sapere come finirà una storia, i finali non sono mai scontati.".
Be', non sei stata affatto scontata, mi hai fatto venire i brividi. 
Ti ringrazio, continua così. 
Con ammirazione,
Ann.

Nuovo recensore

Secondo me non servono tante parole per recensire una storia simile, è bellissima anche se molto triste e immedesimarsi nei panni di John mi è venuto quasi automatico, davvero bella :)

Nuovo recensore

"Non si può mai sapere come finirà una storia, i finali non sono mai scontati."
L'incipit riassume in pieno questa storia.
Ho apprezzato da morire l'idea: le narrazioni dal punto di vista di Watson hanno quel non so cosa di figo, sarà perchè mi ricordano il canone, quindi creano un certo senso di continuità. La trama è sorprendente, il finale ti arriva come uno tsunami; mi è piaciuto molto perchè quel finale è terribilmente visivo, sei riuscita a ricreare la scena così bene da permettere al lettore di vedere con una facilità immane la faccia di Lestrade mentre volge lo sguardo ad un John terribilmente distrutto psicologicamente. Poi è originale: in genere, quando si affronta il post-reichenbach, si tende ad immaginare un John depresso ma che, in un modo o nell'altro, fa prevalere quello spirito da soldato e va avanti; oppure ho visto di persone che hanno scritto fanfiction (certe bellissime, aggiungo) di uno John sull'orlo del suicidio. Non mi sono mai imbattuta in una reazione psicologica di questo genere da parte di Watson, e ciò rende tutto decisamente più carico.
Bello, sono rimasta davvero sorpresa.
Passiamo al lato "tecnico": mi piace lo stile narrativo, l'ho trovato molto pulito; inoltre ho apprezzato anche il registro lessicale medio, decisamente opportuno. Nonostante ciò ti muovo una critica: poichè è un racconto in prima persona, che funziona tra l'altro con la tecnica del flashback, io avrei reso il racconto un po' meno preciso per quanto riguarda dettagli e linee temporali, adottando di conseguenza uno stile narrativo più adatto allo stato psicologico del personaggio; infatti mi è piaciuto moltissimo il blocco narrativo finale perchè è più confuso degli altri (c'è un rapidisso passaggio dallo John in accappatoio che sente il campanello allo John che apre la porta fino a quel John che vede il fantasma di Sherlock sparire). Ma vabbè, sono dettagli, in realtà ho apprezzato da morire la storia anche così! Come ti ho detto sopra, lo stile è pulitissimo, perfetto, non posso assolutamente criticarlo. La realtà è che sono io fissata con queste cose, tipo se leggi la mia fanfiction "Oggi, giorno di pioggia" ho adottato uno stile narrativo completamente diverso dal mio per calarmi il più possibile nella psiche di Sherlock (io sono una di quelle persone asperger eccesivamente compulsive, infatti ho reso uno Sherlock davvero troppo compulsivo, ma vabbè, era un esperimento).
Sto divagando, perdonami.
Comunque mi è sembrato di leggerci un tema subtext fondamentale in questa storia: le lotte interiori.
Boh, forse sono io che sto andando "troppo oltre" ma è come se John lottasse contro tutti, per prima cosa contro se stesso. Tipo quando hai scritto che la prima cosa che fece Sherlock fu commentare la foto con Victoria, e che John gli risponde che vuole chiederle di sposarla: una lotta contro sè stesso, la parte che vuole uno Sherlock ancora vivo ed un'altra che ormai lo vede morto e sepolto. Una lotta contro quei fantasmi interiori che emergono nello specchio (Moriarty che sorride) o sulla poltrona (Sherlock che non parla). E' tutto terribilmente palpabile. Mi sembra di vederlo.
Davvero, che meraviglia questa storia. Sicuramente ho dimenticato di dirti qualcosa, in tal caso te lo scriverò per messaggio privato.
Mi è piaciuta così tanto che finisce tra le preferite e le ricordate, inoltre ti aggiungo come autore preferito!
Complimenti ancora.

Ritux


p.s. Io sono "Rita Ippolito", una tua fan sul gruppo "Martin Freeman Italy" :D

Nuovo recensore

TI STO ODIANDO!! TI STO ODIANDOOOOOOOOO !!!!! noOIDNVLIKSBA OIAWBFOUAWBOF AW

Nuovo recensore

Poi dici a me che è tutto triste? Ahahah, anche qui c'è una tristezza che va a spasso! Ma mi piace <3