Recensioni per
Quella volta in cui John maledisse una poltrona.
di VoteSaxon
Questa storia è stata un colpo al cuore, perché credo che tu sia riuscita a riassumere l'assurdo dolore che John ha provato, a dargli una forma, dei contorni ben precisi. Ho trovato l'idea molto molto bella, è un'idea semplice ma davvero d'effetto e anche il modo in cui l'hai scritta mi è piaciuto un sacco, stile lineare e scorrevole, non ci sono sviste - almeno mi pare - a parte in un punto in cui hai scritto Sherlock con la lettera minuscola, ma è una minuzia. È come se tu avessi, in un certo senso, concretizzato il dolore di John: quando pensa di averla superata, dopo tre anni, la mancanza di Sherlock si palesa e tutto si confonde. La realtà e la fantasia diventano un tutt'uno e lui non riesce più a distinguerli, pur sentendo che c'è qualcosa di sbagliato, qualcosa che non torna; qualcosa gli dice che Sherlock non è più lo stesso, Sherlock non è più Sherlock Holmes, il brillante, saccente, irritante, geniale Sherlock Holmes. È solo una presenza. Silenziosa, vacua. Un'ombra che è ferma nella sua stanza (come il vero Sherlock sarà - o sarebbe stato, se non fosse esistita la season 3 - un'ombra sempre presente nella sua vita). Davvero complimenti per questa piccola ma carinissima storia, leggerla mi ha fatto bene perché l'idea di stare senza Sherlock per così tanto mi fa seriamente male, non so se riuscirò ad arrivare fino allo speciale di Natale tra un anno ç_ç |
Bravissima, bellissima. |
Secondo me non servono tante parole per recensire una storia simile, è bellissima anche se molto triste e immedesimarsi nei panni di John mi è venuto quasi automatico, davvero bella :) |
"Non si può mai sapere come finirà una storia, i finali non sono mai scontati." |
TI STO ODIANDO!! TI STO ODIANDOOOOOOOOO !!!!! noOIDNVLIKSBA OIAWBFOUAWBOF AW |
Poi dici a me che è tutto triste? Ahahah, anche qui c'è una tristezza che va a spasso! Ma mi piace <3 |