Recensioni per
L'eleganza del fuoco
di Belle_

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
14/07/13, ore 00:50

Sai, anche io da piccolina non sopportavo Rei; era quella antipatica e spaccona, quella che rimproverava la protagonista. Quella stronza, in poche parole. Invece poi, crescendo e riguardando la serie con calma, ho scoperto che lei è quella che più mi piace; quella che fuori è ruvida e tagliente e dentro è fragile e delicata come una rosa. Probabilmente quella che ha un legame più intimo con Usagi. L'amica più preziosa che ognuno di noi può desiderare di avere. Ecco perchè ho amato particolarmente questo tuo breve racconto, anche se è carico di dolore. Hai colto nel segno, hai veramente capito chi è Sailor Mars.
Complimenti di cuore... sei davvero bravissima; anche se tu non trovi il capitolo convincente... fidati, è davvero molto ben fatto.
Un abbraccio e buonanotte,
Ellie

Nuovo recensore
12/04/13, ore 12:30

Che dire.. è fantastica! Ne ho lette tante si ff su questo personaggio, che amo e nel qualemi rispecchio moltissimo, ma questa tua one-short è qualcosa di spettacolare. 
Solitamente lego di una Rei acida, fredda, antipatica... quello che è in pratica, ciò che si dimostra. Ma in pochi aferrano che dietro quel caratteraccio vi si nasconde una persona buona, dolce  e gentile. Si tratta di una barriera, una corazza per evitare che altre persone feriscano i suoisentimenti.
Ancora tanti complimenti Belle_ bravissima

Recensore Veterano
23/03/13, ore 15:06

Rei, da come si può constatare dal mio nick è il mio personaggio preferito di Sailor Moon. Io stessa voglio preparare, anzi ho già pronto, il principio di una fan fiction a lei dedicata.
Questo capitolo, introspettivo e riflessivo, ricalca secondo me ciò che è la vera Rei, quello che lei misteriosa com'è non fa vedere agli altri: la persona che si cela dietro quella maschera, che soltanto Usagi è riuscita a toglierle.
Una bellissima one shot, che fa rivalutare il personaggio di Rei, a volte tanto odiato a causa delle sue ostilità nei confronti di Usagi nel corso della prima serie: immagine che non si è mai tolta... ma alla fine si è venuto a scoprire che era proprio lei quella che le voleva più bene di tutte.
Bellissima storia che finisce dritta, dritta tra le ricordate! Brava Belle ;)

Recensore Junior
22/03/13, ore 16:33

Ciao! Sarò sincera: il mio approccio con il tuo elaborato è stato alquanto ostico, difatti non ero convinta di volermi cimentare in questa lettura, affondando le ragioni in riflessioni prettamente personali, che esulano dall’elaborato in sé e sulle quali non è il caso porre l’accento in questa sede.
Devo ammettere, tuttavia, di esser lieta di aver vinto le mie reticenze ed essermi inoltrata in questa lettura che, onestamente, mi ha colpita nell’intimo.
All’inizio non avevo afferrato il momento contingente in cui Rei si trovasse a far simili riflessioni, poiché non mi era chiara la motivazione della dipartita di Usagi, sicché ho affrontato la lettura con sempre crescente curiosità, seppur permeata da un non indifferente senso di smarrimento.
Quando però sono giunta al punto di svolta e tutto è stato chiaro, ho amato questo componimento.
Non riesco nemmeno ad esprimere compiutamente il mio sbigottimento per l’originalità della tua scelta temporale, il frangente particolare e delicato che hai voluto catturare.
Sei stata in grado di dar voce ai pensieri di una Rei nel momento meno consueto possibile, quello in cui le sue membra non erano più sensibili e di lei era rimasto solo lo spirito di un fuoco ardente in una incenerita essenza vitale.
Ti devo fare i miei complimenti.
“Ricordando la perdita di una mia vecchia amica” hai detto e questo mi ha tagliata in due dentro, aprendo ferite che fanno male, un dolore lancinante.
Si arriva a bramare la propria morte di fronte alla possibile dipartita di una persona che si ama e, anche se la fortuna fa sì che si riesca a scongiurare questa possibilità sul momento, l’aver toccato con mano quest’eventualità luttuosa e spaventosa crea un punto di non ritorno personale e induce a incenerirsi ogni giorno di più dentro.
La tua Rei, dopo aver incendiato sentimenti ed emozioni, è divenuta pian piano un fuoco che ha perso volontariamente vigore, lasciando che tutto in sé stessa diventasse cenere.
È rimasta accesa una fiammella ciononostante, piccola ma dolorosamente potente e capace di continuare a farla bruciare dentro, lasciando così in vita la percezione di sé e della sua smisurata sofferenza.
Sì, le esperienze nefaste inducono chi le vive ad indurirsi, a bruciare in una fiammata gloriosa tutto e tutti, se stessi in primis, ergendo muri ed eliminando da sé ogni anelito di speranza e di voglia di andare avanti, così si è un vivente incendio doloso; ho molto apprezzato questa immagine che hai dato, infatti, alla guerra interiore di Rei.
Eppure permane una fiammella ed è questa a mantenere in vita, a rendere umani, perché quando ci si aliena da se stessi per fuggire alla sofferenza, è il dolore residuo e relegato in un cantuccio a riportare alla vita, a dare la dimensione dell’esser ancora capaci di agire, a far comprendere - come un pugno nello stomaco - che non si è stati in grado di uccidere il proprio spirito fiammeggiante e che ciò non è possibile, poiché niente spegnerà quel flebile fuoco, né gli eventi funesti né la volontà di trasformarsi in soggetti che non sentono nulla.
Perché? Semplicemente perché si ha un cuore, per quanto lo si chiuda e ci si impegni per soffocarlo.
La tua Rei non è riuscita a sopprimere la sua interiorità, sebbene ci abbia provato; il suo fuoco è sempre doloso ma neanche la più ferrea delle volontà è stata capace di estinguerlo, così lei ha continuato a struggersi, consumandosi.
Solitudine: l’altro elemento preponderante nel testo, la vera protagonista.
È terribilmente frustrante esser soli perché fisicamente e moralmente si è abbandonati, come lo è se si continua a desiderare l’attenzione e la vicinanza di qualcuno che si mostra completamente disinteressato e distante, così si va avanti e ci si veste di una forza che in realtà non si possiede, ma il debole fuoco interiore resiste contro la propria volontà e duole, proprio come è successo a Rei.
Si fa appello a tutto pur di rimanere in piedi, ma la solitudine, l’impossibilità di esternare il proprio malessere e la mancanza di qualcuno che abbia voglia di comprendere ed esser presente nelle difficoltà, annichiliscono.
È facile rivedersi in Rei, nella sua solitudine disperata che, per auto-soffocarsi, tenta di distruggere la sua umanità, ma ti stimo per aver messo in luce anche il punto di vista di Usagi e per averlo fatto in punta di piedi e al tempo stesso eloquentemente.
“La vede sorridere con amore, con maturità, con il dolore negli occhi”, è bastato solo questo a far capire quanto faccia male assistere all’afflizione di qualcuno che si ama.
L’altro lato della medaglia esiste ed è il tormento e la tribolazione di chi vuole con tutte le sue forze star vicino ad una persona amata, che si impegna allo spasimo per farlo, ma viene continuamente allontanato e ignorato, come se non esistesse.
È dura esser soli, come è dura esser abbandonati e nel frattempo cercare di far anche parte della vita di un altro individuo che erge muri e taglia fuori dalla propria vita, a cui non interessa affatto lo sforzo e l’affetto altrui.
Per amore si fa di tutto, però si tocca il fondo e ci si inaridisce dentro, perché amare ed essere calpestati è duro da sopportare, ma non si può far altro che continuare ad amare, poiché questo è un sentimento che non pretende niente per sé, se è vero e sincero.
Alla fine Rei ritrova Usagi e finalmente tutte le sue barriere crollano, così anche la sua solitudine e il suo turbamento e, in tutta onestà, sono stata felice che ciò sia accaduto, perché il trionfo dei sentimenti e della giustizia è stupendo, anche solo da leggere.
In sostanza hai scritto un elaborato intriso di significato e molto intenso, nel quale è possibile identificarsi a vari livelli e che senza dubbio fa riflettere sotto tanti profili.
Sei una persona molto profonda e ti stimo per il lavoro che hai fatto qui, non è da tutti dar vita a simili pensieri e toccare l’animo di chi li legge.
Complimenti!

Recensore Junior
22/03/13, ore 12:12

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Mi rivolgo all'amministrazione affinchè noti questa bellissima one shot, dedicata alla Inner Senshi Rei Hino.
L'autrice in questione narra con estrema delicatezza e uno stile quasi impeccabile un momento tragico della vita del personaggio, momento che, sfortunatamente, la maggior parte della gente ha vissuto sulla propria pelle: la perdita di una persona cara. In questa shot ci viene rappresentata una ragazza in cui tutti possiamo rispecchiarci, è questo rende lo scritto particolarmente sentito, quasi "vivo".
Lo stile di Belle è elegante, diretto, chiaro, travolgente, ti immerge completamente nelle scene descritte anche grazie all'inserimento nel testo di piccoli dettagli (come come gli odori, i gesti quasi violenti), permettendo al lettore di ritrovarsi ad essere quasi il protagonista stesso, senza cadere nell'eccesso e nella banalità.
Per tutta questa serie di motivazioni credo proprio che "L'eleganze del fuoco" meriti di finire tra le storie scelte del sito.

Recensore Junior
22/03/13, ore 12:05

Ciao Belle,
dovrei ringraziarti per questa meraviglia che hai pubblicato perché mi ha sinceramente colpito.
Io amo Rei, la amo da ogni punto di vista, su ogni fronte. Lei è la mia senshi preferita, l'altra mia me... per questo non so come ringraziarti per aver dato vita a questa bellissima one-shot.
Sul sito sei una delle più brave autrici e ti stimo immensamente, non solo per la bravura, ma per la profondità del tuo animo che emerge sempre in ogni scritto.
Ho amato questa Rei Hino sin da subito e credo che me la porterò dentro a lungo:

Ogni notte, Rei sogna di precipitare.
E questa sensazione, simile alla realtà, quasi le fa sentire il sapore del cemento e il dolore della caduta, ma riesce ad aprire gli occhi e trova il soffitto della sua stanza sopra la testa e l'odore di incenso del tempio.
Ogni notte, Rei si alza dal suo letto e corre in giardino, stringendosi il petto con una mano, con le dita che cercano di penetrare la carne e vanno a cercare il cuore. Come se volesse rapirlo e salvarlo da se stessa.
Ma il cuore è dentro, da lì non può sfuggire.


Non so come ci sei riuscita, ma hai toccato la parte più profonda di me e sono quasi felice di sapere che ci sia anche un po' di te in questo scritto, è quasi un modo per sentirsi più vicini, meno soli, meno affranti...
Grazie di cuore.

La tua affezionatissima Kim NaNà

Nuovo recensore
22/03/13, ore 09:54

Introspettivo e molto sofferente.E' pesante, non nel senso che la storia è lenta o simile, ma pesa il senso di tristezza e di forza che si avverte in tutto il racconto,però questo è frutto della tua bravura, nel rendere molto reale ciò che scrivi, il mio vuole essere un complimento! Il personaggio di Rei forse, non lo si ama subito per la sua aria altera, ma lo si apprezza sempre più conoscendolo, è molto complesso ma forse il più elegante. La tua sembra una storia molto personale, non ti posso dire molto se non come al solito, che in tutte le tue forme, è un piacere leggerti!!