Recensioni per
Pochi minuti
di Midnight_whisper
Avevo già letto questa storia, ma ho voluto riaverla tra le mani almeno un altro paio di volte.. |
Probabilmente resterai un po’ deluso quando entrerai nel tuo account e vedrai questa recensione. Lo so, non avevo bisogno di scrivere qui su questo sito per riferirti la mia opinione, ma a volte scrivere è anche il miglior modo per esprimersi, quando le parole dette ad alta voce creano quasi un po’ di imbarazzo. Le tue brevi storie, che riflettono pensieri, riflessioni ed emozioni estemporanee o forse meditate anche troppo a lungo tanto che quasi urlano per essere liberate, riescono sempre a cogliere il cuore della tematica che affronti. La nostra esistenza è costituita da un lungo (o forse brevissimo) segmento con un inizio ed una fine ben determinati, ma a noi sconosciuti. Un segmento fatto di tanti, infiniti punti che quasi si confondono l’uno nell’altro. Noi ci muoviamo lungo questo segmento, tocchiamo tutti i suoi punti, ma ci siamo dentro e per questo non riusciamo a capire che razza di linee stiamo tracciando. Forse solo dopo che avremmo concluso anche l’ultimo tratto di questo disegno, guardando dall’alto, saremo in grado di descriverlo. In ogni momento che viviamo, quel singolo punto su cui stazioniamo appare così piccolo e stretto, e tutto quello che riusciamo a fare è guardarci indietro, ricordando il percorso che abbiamo già affrontato, cercando di comprendere che strada siamo seguendo. Oppure fremiamo dalla voglia di compiere un altro passo avanti per vedere come sarà il prossimo punto, e quello dopo ancora. E quello dopo ancora. Viviamo così nel ricordo del passato o nell’ansia del futuro. Ciò che viene sacrificato è quell’unico ed irripetibile istante presente. Che ci sembra così insulso, così insignificante! Viviamo in attesa, progettiamo, coltiviamo speranze, sognamo… e spesso non agiamo. Attendiamo (come alla fermata dell’autobus) quei pochi minuti significativi che forse daranno finalmente un senso al nostro faticoso arrancare. Qui quello che racconti sembra essere in particolare l’attesa di un amore, dell’Amore, che ci aspettiamo sia l’esperienza più sconvolgente e travolgente di una trascinata esistenza. Ma queste speranze chiaramente valgono per qualsiasi altro obiettivo o sogno che rincorriamo. Viviamo per raggiungerlo, per catturare quelli che poi si riveleranno forse essere solo pochi minuti di felicità. “Ho ottenuto quello che volevo. E adesso cosa faccio?”. Subentrerà un improvviso vuoto, la delusione, la noia (ahahah, so Schopenhauer!). Ti poni forse un altro scopo, un’altra meta. E poi un altro ancora. Giusto per arrivare a comprendere che in fondo la vera, autentica gioia la trovi lungo il percorso, in quei pochi, brevi istanti in cui sei a tanto così dal traguardo. Per questo non dobbiamo mai perdere di vista il presente, altrimenti alla fine del viaggio penseremo di non aver affatto vissuto. Intrappolati nel passato o catturati dal futuro. |