Recensioni per
When you're gone
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/08/17, ore 16:49

Ho visto che anche questa ff fa parte del "Wedfing effect" e si colloca, se non ho capito male, dopo "L'amore è un'altra cosa" e segna la tua reazione agli spoiler che venivano sapientemente dosati dal malefico duo Moffat -Gatiss. In confronto all’altra tua storia che ho appena citato, qui dominano il buio ed un soffocante senso di oppressione ed angoscia. Alla fine la morte arriva come una liberazione dalla morsa di quella sofferenza che per Sh è diventata insopportabile. Almeno, nell'altra ff c'è un barlume di sollievo nell'immaginare che le due anime, dalle tombe vicine, potessero ritrovarsi in un'altra dimensione per liberare quell'amore che li aveva uniti, inconsapevolmente, per oltre quarant'anni. Qui, invece, nell’animo e nel cuore di Sh è un crescendo di angoscia e di dolore che contrasta orribilmente ed in maniera violenta, come il morso di un animale feroce, con il sorriso e l'affetto di John che, per Sh, diventano strumenti atroci di tortura. Due uomini, due sentimenti, ma quello che dimostra di saper amare di più è colui che tutti vedono come il sociopatico, l'arrogante, il bellissimo che non ha anima. Ma che qui, invece, si lascia straziare da un amore incontenibile per non creare sofferenza e disorientamento in John che ha scelto un’altra vita. Quando hai scritto questo pezzo tu avevi solo l’ispirazione dagli spoiler che arrivavano dagli autori; io ho potuto confrontare quella che è una tua ricostruzione del matrimonio di Watson con ciò che è stato ideato e trasmesso dalla BBC in TSOT. Ti sarai accorta anche tu ora, che la terza Serie non ha certamente raggiunto i vertici d’incisività della seconda, in quanto la cerimonia è apparsa grottesca, almeno secondo me, e ho avuto l’impressione che lo stato d’animo di Sh, nel toccare con mano la scelta di John, non sia stato proprio tenuto in considerazione se non nelle ultime scene del ballo, in cui lo si vede lasciare il luogo del ricevimento con un’espressione alquanto tragica. Invece in questa ff hai saputo rappresentare con credibilità quello che, a mio parere, è stato proprio l’inizio di un dramma che ha visto il consulting prendere via via coscienza con una realtà, la sua, proiettata in un futuro di squallida solitudine e di disperazione. Ci hai trasmesso con la tua effettiva capacità di rappresentare i sentimenti e le emozioni nel loro nascere e nel loro esprimersi. L’aspetto forse più doloroso del dramma di Sh è il tenere tutto dentro, il non lasciar uscire la verità di un grande amore. Toccante la scena in cui lui, addirittura sviene durante il rito, incapace di sopportare oltre la condivisione di un momento in cui la gioia di John (la sposa manco la nomino perché non attira certo il mio interesse…) costituisce un vero e proprio tormento. Lo fai risvegliare nella realtà di un vero e proprio incubo che è il dilagare incontenibile di un sentimento prepotente, soffocante perché non corrisposto (“… Colpito, folgorato, incenerito dalla consapevolezza di amarlo…”). Molto coerente e profetico il modo con cui hai rappresentato Watson, ormai lontano ed estraneo al mondo del 221b e da Sh, che mi giunge perfino odioso nei suoi sorrisi e nei suoi gesti affettuosi nei confronti del suo testimone. E, quello che più si rivela come un’ agghiacciante verità per Sh , e per noi, è che tutto l’amore di cui Holmes è ormai prigioniero, non è visibile agli occhi di chi, ormai se n’è andato (“…John non lo amava e non immaginava nulla del tumulto interiore…”). Di chi costituiva l’ unica apertura alla vita di un cuore ricacciato, da quel matrimonio, nel silenzio e nel vuoto. Fai continuare la “tortura” con l’arrivo del novello sposo, che ormai mi è diventato insopportabile, al 221b, per portare un po’ di cibo e di compagnia a quello che, ormai, è un relitto alla deriva. Se “L’amore è un’altra cosa” mi ha sinceramente commosso, qui, davvero, ho stramaledetto il momento in cui si sono incontrati e ho provato una profonda tristezza. Il tuo modo di scrivere che porta direttamente la voce del cuore e dell’animo in primo piano mi ha fatto partecipe di un momento doloroso e reso con credibilità e verosimiglianza, senza urla di dolore o ettolitri di lacrime. Quella che tu fai vivere a Sh è una disperazione sotterranea, muta, silenziosa, perfettamente in sintonia con il personaggio. Le tue parole sono lo specchio fedele di una personalità complessa ma fragile di fronte alla travolgente novità di un sentimento così unico e mai provato prima. Giunge più che mai giusto l’ammonimento ormai mitico di Mycroft quando sostiene che “caring is not an advantage”. La scena finale, che mi ha liberato veramente da un peso, è di dimensioni quasi da tragedia greca, maestosa e travolgente. Il sangue e l’amore che hanno la stessa consistenza, la stessa valenza di vita. Nel ricercare le tue ff che mi sono persa perché antecedenti al mio ingresso nella sezione di questo fandom o perché impegnata a seguire altre tracce, in tutto il materiale che mi si era accumulato davanti, mi sto rendendo conto che questa mia sta rivelandosi, sempre di più una fruttuosa caccia al tesoro. Tesoro che ha in questa ff una gemma veramente unica.

Recensore Master
09/10/13, ore 15:32

Ciao, ho appena riletto questa storia e mi domandavo come mai io non l'avessi commentata prima, perché è davvero strepitosa. Mi dico spesso, ogni qual volta leggo qualcosa di tuo, che quella che ho appena terminato è la migliore che io abbia letto tra le tue cose e, ma 'sta volta ne sono più che sicura. Perché è davvero una delle più belle e coinvolgenti che tu abbia scritto.

Io sono dell'idea che l'angst non riesca a tutti, perché fino a che si tratta di amore, o di sesso (anche se può dar fastidio) lo leggi anche quando è sterile e puerile e lo fai perché una scena romantica di tanto in tanto può far piacere leggerla, e così passi sopra a certe assurdità come il fatto che di punto in bianco i due si saltano addosso senza un perché. Ma per l'angst... Io lo vedo in un altro modo rispetto alle storie romantiche, non sono capace di leggere un racconto drammatico che non sia scritto bene. Per questo ritengo che questa storia in particolare, sia una delle migliori angst che io abbia mai letto. Di sicuro è tra le mie prime 5, su questo stai in una botte di ferro. :)

Perché è davvero ben trattata, e ciò che traspare in modo evidente, è il fatto che ciò che lega Sherlock a John, è un qualcosa che va ben al di là dell'amore. Proprio come nei romanzi di Doyle (sì, lo so che la serie della BBC non sono i romanzi di Doyle, ma per certi aspetti qui mi ha richiamato gli originali). Quello che sei riuscita a descrivere e che mi ha lasciata basita, è proprio il loro rapporto. Non semplice amore, puerile, non è qualcosa legato al sesso o all'amore fluffoso e banale, è la descrizione della perdita di un legame. Della distruzione di una profonda unione che è talmente intensa, che va al là persino del concetto di amore stesso. La cosa sadicamente divertente è che John nemmeno se ne rende conto e quindi Sherlock, di conseguenza, soffre in silenzio. Il fatto che non voglia dire niente è così da lui, così tanto nel personaggio che davvero fa star male e ti viene voglia di gridargli dietro e di dirgli: ma esci un po' da te stesso e diglielo! E invece fino alla fine sta zitto, gli mente per il suo bene, un po' come Reichenbach, come tutto, dall'inizio, come i romanzi, appunto.

Insomma, quello che ti rimane alla fine sono solo sensazioni che una angst scritta davvero bene. Non mi piace quando l'autore fa trasparire il fatto che scrive storie drammatiche per puro sadismo (sacrosanto, ma io è un concetto che non amo e che ritengo sbagliato alla radice) ma perché certe volte lo devi fare e basta, perché non sempre la vita va nella direzione in cui desideri che vada. E il lettore che si trova davanti ad una storia del genere non può che fare tanto di cappello e sperare al fatto che, un giorno, possa produrre qualcosa di anche solo lontanamente simile.

Complimenti.
Koa
(Recensione modificata il 09/10/2013 - 03:35 pm)

Recensore Junior
22/04/13, ore 23:52

......quando ho finito di leggerla mi son chiesta: E adesso come faccio a recensire una simile valle di lacrime? ç__ç
E' una storia che inizia con un dolore e termina esattamente con lo stesso tipo di dolore. Non un debole raggio di sole, non una parole che avrebbe anche potuto mettere in pausa quella sensazione di sconfitta e di impotenza che ti assale sin dalla prima parola, coerente dall'inizio alla fine. Così come è coerente l'omicidio che opera nei confronti del lettore! Mi sono sentita come se mi avessero colpita ad una parte non vitale, e poi mi avessero poi lasciata lì a morire dissanguata. Lentamente, senza fretta.
John che non si accorge (o finge di non accorgersi?) dell'amore di Sherlock, John che lo invita, che offre a Sherlock la sua letale amicizia, il tutto con un sorriso, una gentilezza crudele, qualcosa che sembra poter coadiuvare sia Sherlock che Mary, un suicidio dei sentimenti, perché Sherlock e Mary sono due cose che non possono coesistere nello stesso cuore. E questa fanfiction è il risultato di chi tenta invano di farlo.
Meravigliosa, Monica. Ogni qualvolta mi trovo a leggere qualcosa di tuo, mi rendo conto che superi sempre te stessa!

Recensore Master
30/03/13, ore 12:23

Quel momento in cui vorresti che il martello di Thor ti arrivasse in testa fino a farti entrare in coma e non uscirne mai più.
Tu non puoi capire il dolore. Perché mi fai questo? Che ti ho fatto che mi vuoi punire così? Non mi ami più? *Si appolpa*
La verità è che sono ancora sopraffatta. Non riesco neanche a dire quanto male mi hai fatto. E io continuo a dire che leggerei anche il cartone del latte se lo scrivessi tu.
Ma fatto sta che ti odio. Ho il dolore che mi sta trapanando i polmoni con un martello pneumatico.
Gesù Cristo, ma come si fa... "mio diletto John" è stata la goccia. In questo periodo poi... grazie, Moni. Grazie. Mi avrai sulla coscienza.



Jess

Recensore Veterano
29/03/13, ore 15:59

Ok, non è facile venire a patti con ciò che mi hai fatto.
Non il devasto, DI PIU'. Meno male che non scrivi angst per hobby come Yoko, o la mia vita avrebbe durata brevissima.
Oddio, ho pianto. Oggi, durante la pausa pranzo (l'ho riletta, CHI ME L'HA FATTO FARE!!!), e ho dovuto andare in bagno a ritruccarmi.
E' meravigliosa, devastante ma splendida, con momenti di poesia veramente di un livello superiore.
Ma tu sei spettacolare e non hai bisogno delle nostre adoranti conferme (ma noi te le lasciamo lo stesso!).
Devo finire Errando, ma ho già sentito in giro che mi strapperò i capelli per la bellezza e la gioia e non vedo l'ora di potermici dedicare con la calma che merita.
Intanto... lo sai che la pagina di FB Johnlock Italia ha riportato la tua frase più bella di questa FF, linkandola?
Hai fatto danni, ragazza.
Li fai sermpre, sei TROPPO brava in quello che fai.
Ti abbraccio
Cla

Recensore Master
28/03/13, ore 03:42

 

Ora, rendiamoci conto del danno che gli spoiler sulla terza serie hanno causato. Perché si, questa storia è figlia degli spoiler e se da una parte non posso che adorarti per la tua immensa bravura e l'intensità e l'emozione che hai dato a questo Sherlock e al suo dolcissimo e grandissimo amore, dall'altra andrei a picchiare selvaggiamente ciò che te l'ha ispirata, perché porca miseria, è una mazzata assurda e ieri notte (un giorno c'ho messo per recensirla, rendiamoci conto) proprio mi ha fatto piangere. Le frasi. Le frasi che hai usato e che non starò qui a citare sono una più tagliente e distruttiva dell'altra. E' senza speranza, un dolore forte che ti dilania dentro e tu vorresti solo prendere a sprangate John per la sua cecità e Sherlock per il suo odioso silenzio.
MI hai uccisa quando avevo più bisogno di fluff e amore e lieto fine, ecco. Eppure sei sempre brava e lo hai fatto in modo fantastico. Non so che altro dirti, sono una massa informe di dolore e lacrime tuttora e non riesco a formulare dei commenti decenti, but I regret nothig.
Un abbraccio <3

PS: dopo L'amore è un'altra cosa non potrò mai più ascoltare neanche When you're gone, che già prima mi faceva male ma ora... va beh, stai distruggendo la mia playlist, sallo. xD

Recensore Veterano
27/03/13, ore 22:35

Io ero una persona mediamente serena ieri sera, quando ho letto, e poi niente.. Arrivi tu e mi scarichi sulla nuca questa paccata di dolore e io stramazzo al suolo agonizzante.. Lo vedi cosa sei capace di farmi fare? No dico, lo vedi? Io, che non amo l'angst, divento anche masochista quando si tratta di te perché tu sei tu e io ti amo alla follia, quindi di lui leggerei qualsiasi cosa, compresa una one shot che dovrebbe avere come sottotitolo devasto o deserto dei Tartari XD Mio Dio il dolore, dolore atroce che ti prende alla gola e te la serra in una morsa.. La scena del matrimonio è di una tristezza indicibile: vedere Sherlock così sofferente e comunque ancora accanto a John, perché per un uomo che ama è meglio accontentarsi di poco che non avere niente, mi ha uccisa.. Mi hai preso il cuore e me lo hai spappolato, e non solo con la fine inaspettata e scioccante, ma con ogni singola parola. Vedi? Quando ti dico che dovresti pensare seriamente a fare come secondo lavoro la distruttrice dei neuroni di Simona ho ragione XD Tu mi uccidi ogni volta, ma lo fai con così tanta classe che è un estremo piacere naufrag in questo mare..

Nuovo recensore
27/03/13, ore 21:01

Questa è poesia. punto. Complimenti mi hai commosso. Ho una pagina facebook sulla Johnlock ed ho un album in cui racchiudo le fan fiction dei fans, in modo che possano essere rintracciate più velocemente, se sei interessata ti inserisco. Fammi sapere. Baci

Recensore Junior
27/03/13, ore 18:37

aaah dio, credo che morirò. Con tutti questi spoiler sulla terza stagione riguardo l'effettiva presenza di Mary (interpretata dalla moglie di Martin) mi sto facendo in vena di fluff per ovviare alla cosa.
Ma poi dico "Eddai su, che vuoi che sia una storiella angst, SOLO UNA PICCINA PICCIOO'!"
...
pessima idea.
Bene, bando alle ciance. Sei bravissima, ma questo lo sai. Mi piace un sacco come scrivi e sì, ho il cuore a pezzi.
Non sopravviverò alla 3 stagione. La mia anima profondamente johnlockiana non riuscirà a sopportare il peso degli eventi.
*si ritira nel suo buco di tetraggine e tormento piangendo sommessamente*
complimenti

miss potter

Recensore Master
27/03/13, ore 16:29

Moni, mia cara. Tu sei terribile... QnQ Posso solo immaginare il dolore che tu abbia provato a scrivere queste righe, se solo si avvicina al dolore che ho provato io a leggere... Io e te stiamo provando le stesse cose con tutti questi spoiler... E la cosa mi dà conforto perché mi fa sentire meno infantile! ^_^ Che altro dirti, se non che come al solito adoro il tuo modo di scrivere, come l'inserimento in questo caso dei pensieri (disperati) di Sherlock? Il riferimento a Mio diletto... Sniff sniff... Se Mary/Amanda fosse come quella, sono giá a casa dei Mofftiss a far loro i mestieri gratis fino alla fine dei miei giorni!! Abbracciamoci forte e volemosi bbbbbene ❤

Recensore Master
27/03/13, ore 12:52

Ma a te, questa notizia del matrimonio, non ha fatto mica bene! XD Continui a regalarci cose scritte benissimo e che ci fanno emozionare, però ci fanno anche patire! Ma povero Sherlock! Sì, ok, sono certa che soffrirà tanto, quando John si sposerà, ma ho bisogno di dargli una speranza.
Come al solito John vede ma non comprende, anche se in questa situazione c'è da capirlo, visto che si sta sposando, però fa male lo stesso, perché la soffrenza di Sherlock, per una volta, è piuttosto palese (tra l'altro - nota comica - mi son venute in mente quelle scene tipo Paperissima, dove i testimoni, o gli sposi, crollano sull'altare causando scene di panico XD). Infine, io ho proprio un'idiosincrasia per l'uccisione dei personaggi e, anche se capisco il tuo stato d'animo, non ce la posso fare! Non uccidetemi quel pover uomo, vi prego!
A parte tutto, davvero, un'altra storia scritta benissimo, con una caratterizzazione stupenda di Sherlock, tutti i miei complimenti!
Alla prossima!
Sara

Recensore Junior
27/03/13, ore 11:54

Ci sara` un motivo perche` rientri nella lista delle mie scrittrici preferite: scrivi da Dio! Splendida one_shot, ho adorato la tensione emotiva di Sherlock e John descritto cosi` dolce, affabile, inconsapevole...
Penso che il loro amore debba essere cosi`: potente ma doloroso. Questa coppia mi riserva sempre delle sorprese e non stanca mai,TU non mi deludi mai :)

Recensore Master
27/03/13, ore 10:36

Ma insomma!! La prima reazione dopo aver letto questa storia è stata quella di mandarti sentitamente in quel posto!! Tutto questo dolore senza speranza dopo l'overdose di zuccherini degli ultimi capitoli di "Errando nella nebbia" è una mazzata. Tanto per dire come mi hai sco/coinvolta. Devo dire che gli spoilers innervosiscono pure me: tuttavia, se consideri il canone, quando Sherlock torna Mary è serenamente defunta. Onestamente ci spero, perché non ce la vedo fra quei due. Oppure la destiniamo ad una rapida eliminazione-barra-divorzio. A meno che il malefico duo di trolloni non se ne serva per tenere alta l'attenzione nella serie con un nuovo personaggio femminile da odiare, visto che pare che Sally non ci sarà (se non ho capito male per altri impegni dell'attrice che la interpreta). Insomma, vedremo... A te dico che sei bravissima come al solito, ma quanto riesci a farci soffrire!! Bacio

Recensore Veterano
27/03/13, ore 10:19

Scusa, e questa da dove salta fuori? Da dove? Cos'è tutto questo dolore?
Se gli spoiler ti fanno questo effetto, io chiamo sempre il famoso governo che ancora non lo abbiamo e ti faccio impedire di leggere ulteriori spoilers.
Non so decidermi se mi ha fatto più male questa o l'amore è un'altra cosa. E' terrificante vedere John tutto bello allegro, innocente, felice, che non capisce quanto dolore provoca a Sherlock ed i suoi gesti gentili che invece lo ammazzano.
Avevo letto Storia di una capinera a scuola, non è che mi era piaciuta molto, Verga non mi piaceva, però ho ritrovato la stessa impossibilità della protagonista di vivere il suo amore.
.... non è che per il nostro bene puoi darti alla lettura della Kinsella?

Recensore Master
26/03/13, ore 23:49

*si scrocchia le dita*
Sìììììììì.... Dicevamo.....
Hai presente cosa sente Sherlock al centro del proprio cuore quando capisce di amare John? Quando pensa di guardarsi il petto e vedere sangue sgorgare dalla ferita?? Pensa un po', mi trovavo nella stessa situazione :'D
Non so nemmeno come commentare. Sono basita. Basita, annichilita e sto facendo la ricerca su google.
Sherlock. L'unico, incredibile consulente investigativo, l'uomo chiamato "macchina", l'uomo sposato con il suo lavoro, incapace di amare, si riscopre essere in realtà la persona che più sa usare l'organo in mezzo al petto per fare proprio quello che non si credeva in grado di fare: amare.
E non in modo semplice, lo fa in modo difficile, conservando un segreto che se no avrebbe distrutto la persona a cui teneva di più: John. E non poteva permetterselo. Perché lui amava John e se anche ci stava male e ci stava male e continuava a starci male era meglio così. Almeno John c'era. Almeno lo vedeva, almeno per poco lo aveva.
(L'attacco di panico in chiesa è stato bellissimo. Seriamente.)
E poi c'è quell'attacco nel vicolo, quella sciocca morte avvenuta per distrazione. Ma Sherlock preferisce non rovinare e lasciare John in un senso di colpa che non lo avrebbe più abbandonato.
Però quel "Hai Mary, starai bene." mi ha definitivamente strappato il cuore dal petto. Perché praticamente è come se Sherlock gli avesse detto "Hai qualcun altro che io non ho mai avuto perché tu eri suo" e insomma. Ecco, smetto di recensire o potrei veramente non finire più di piangere.
Comunque splendida.

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