Recensioni per
littleone's blog
di betacchi

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/06/13, ore 21:18

Ed eccomi qui, finalmente.
A dire il vero, questa è la seconda volta che passo, e, a dirla proprio tutta, ho già letto per intero tutti i capitoli finora usciti della raccolta, senza avere però la prontezza di lasciare un commento, anche breve. Sarà perché vivo la storia con un pizzico di apprensione, lo ammetto (della serie: "OMG! Peter, che stai combinando?! Argh!!").
Ma passiamo ora a cose più serie, va'!

Allora, innanzitutto, hai fatto un ottimo lavoro con l'impostazione grafica: potrà sembrare una sciocchezza, ma per il tipo di racconto che hai scelto di affrontare questo è più che un valore aggiunto. Mi piace che tu ti sia preoccupata di curare dettagli come le citazioni o la data. Davvero raffinato. Adoro anche il carattere scelto per il testo. Saranno dettagli, ma a livello estetico rendono ancora più piacevole la lettura. Quindi, complimenti per l'impegno! :)

Sullo stile nemmeno commento: pienamente godibile, la lettura è scorrevole e piacevole, e leggere dal punto di vista di Peter è semplicemente una delizia ( un po' amara, a giudicare dal contesto della storia, ma sicuramente una delizia).
Ho solo due appunti da fare in merito: il primo, è che ho seri dubbi che un bambino di sei anni possa avere tutta questa padronanza della lingua, nonché usare con una simile padronanza un computer e un blog (a meno che l'entrata "the hard life of a six-years old" non sia effettivamente riferita al personaggio di Peter); insomma, a sei anni si inizia a scrivere, tanto per dare un'idea. Da quello che leggo sono più portata a dare a Peter la sua età ufficiale, ovvero intorno ai dodici anni.
Il secondo punto, è che a volte il linguaggio diventa troppo forbito. Un esempio potrebbe essere questa frase:

Non lo dico semplicemente perché è mia madre, non fraintendete: lei ha i capelli corti, ma non troppo; sono biondi e le toccano svolazzanti le spalle con delicatezza immane.

"Svolazzanti" e "delicatezza immane" sono termini ed espressioni che difficilmente si conciliano con il vocabolario tipo di un bambino, per quanto questo possa essere istruito.

Finito con queste piccole precisazioni, beh, che posso dire sulla storia?
betacchi, sappi che tu sei cattiva. Molto cattiva. Tanto cattiva.
Povero Peter! Leggere della sua famiglia mi strazia il cuore (capisci adesso perché non volevo leggere? çAç)!
Arthur e la zia Alice (suppongo questo il suo nome) sono davvero degli esseri cattivi e crudeli! Insomma, sembrano genitori di altri tempi! Non sanno che bisogna comunicare con i figli/nipoti?

In generale, il punto di vista di un bambino sulla propria famiglia che si sfascia ti stringe il cuore; senza poi che nessuno gli abbia spiegato nulla. Davvero crudele.

E qui devo farti i miei più grandi complimenti per come tu sia riuscita a condensare in così poche parole tutto un universo familiare, che va dal maestro di pianoforte, alla zia, alla figura di Arthur come padre e marito quasi in contrasto con quella della madre/moglie, fino al giardiniere e alla vecchia amica di papà. Nient'altro che piccoli accenni, ma essenziali per capire tutta la dinamica familiare. Ne risulta molto materiale su cui riflettere (non nascondo che sono molto affascinata da quella che intuisco essere una diversa visione della famiglia tra Arthur e relativa consorte; cosa per cui immagino si sia poi arrivati alla rottura).

E quindi i miei complimenti! È una raccolta piacevole e delicata, che un po' ti spezza il cuore, però. :')
Prometto che i miei prossimi commenti saranno meno ampollosi! xD

Nuovo recensore
31/03/13, ore 01:57

Hai uno stile scorrevole e il testo è ben strutturato, cose che facilitano di molto la lettura ma che spesso sono trascurate. Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo! Nel frattempo buona Pasqua ;)