Ciao!
Ebbene, ci sono anch'io, anche se meno puntuale :D
Sono a dir poco felice di trovarti in questa categoria spesso infestata da tristi ma affascinanti fantasmi: trovare qualcuno di conosciuto fa sempre sentire un po' meno soli!
Ti devo fare i miei complimenti, perchè è una storia davvero bellissima. All'inzio, soprattutto leggendo la presentazione, ci si aspetta qualcosa di macabro, e per questo il rating disorienta un po'.
Poi si apre, spinti dalla curiosità, e ogni riga ci si aspetta qualcosa di complicato, magari indecifrabile, una sorta di battaglia interiore contro i propri demoni oppure una minaccia reale, enfatizzata o sminuita a seconda dei casi.
Il fatto che non sia oggettivamente lunga scompare durante la narrazione degli eventi, e la suspance cresce. Devo ammettere che a metà ero tentata di scorrere fino alla fine e svelare il mistero, ma mi sono trattenuta perchè leggerla era davvero piacevole.
La chiamata dei numeri mi ha lasciato perplessa, ma ormai la mia sete di sangue si era assopita; questo non indica affatto noia, sia chiaro, solo che non sapevo più cosa attendere, e avevo deciso di bloccare i bollenti spiriti e starmene calma sulla sedia.
Poi, quando il mistero è stati svelato, non ho potuto impedire a me stessa di fare una risata liberatoria! La suspance creatasi si è scolta lasciando la piacevole e fresca sensazione di aver letto qualcosa di leggero e divertente, capace di strappare un sorriso per qualche momento.
Mi è piaciuta davvero moltissimo, anche perchè è un'esperienza che permette immedesimazione e anche vividezza nella mente di chi la legge, dal momento che ognuno almeno una volta nella vita è stato interrogato!
Scusa per la lunghezza, non volevo annoiarti e ancora complimenti!
Un bacio,
The Queen. :D

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a bhè a me è andata peggio! Prima la sadica di inglese ci fa parlare (ovviamente, rigorosamente in inglese) di dove vorremo andare all'università e poi interroga la classe così come se fosse uno sport. Poi quello di filosofia (il tizio che si è laureato in filosofia solo perchè ai tempi del liceo aveva un prof di filosofia che affermava che lui, non ci avrebbe mai capito niente... Ed eccolo quì invece: prof di filosofia) afferma efebico: va bene venerdì interrogo tutti su Pascal ed Hobbes (ed ovviamente metà capitolo lo dobbiamo completare noi perchè lui non ritiene necessario spiegarlo!). In fine il colpo di grazia ci è stato dato martedì scorso: "studiate tutta la fisica che al rientro interroghiamo" disse il prof bastardo... Purtroppo è la triste verità che affligge noi poveri studenti çwç.

Buona fortuna fedele compagno d'armi ed anche se non ti conosco... Quello che sto per dirti mi viene dal cuore:
"che la forza sia con te".

Un saluto,
SenzaPH

P.S per la storia in se devo dire che non è niente male anzi sei riuscito ad esprimere a pieno ciò che prova ogni singolo studente al momento della verità: l'interrogazione. Ci sono un paio di ripetizioni ma personalmente non le toglierei perchè aiutano a dare una certa enfasi al racconto. Spero di esserti stata utile :)

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