Ciao Sunlitegirl,
Prima di iniziare a parlare della storia volevo dirti che avevo già letto questa tua one-shot e che mi era piaciuta davvero tantissimo, solo che poi ho provato a ritrovarla ma non ci sono riuscita, conta che pensavo di essermela sognata!! La prima volta mi aveva commossa fino alle lacrime, mentre la seconda volta... pure. Ogni volta che l'ho letta ho avuto gli occhi inumiditi e un grande magone, un po' come quando muore Mufasa nel Re Leone, non si può rimanere impassibili. Visto che l'hai ripubblicata la prima cosa che ho fatto è stata metterla nelle preferite, così almeno potro rileggerla tranquillamente, senza insultarmi per non riuscire a ritrovarla.
Il tuo modo di scrivere mi piace tanto, è semplice, diretto e molto scorrevole, è stato davvero un piacere leggere questa storia. Vorrei farti, però, notare alcune imprecisione di varia natura ad esempio ho trovato:
- ammagliato al posto di ammaliato;
- sè stesso, quando c'è stesso o medesimo l'accento del sè è ridondante;
-che sciocco sono stata, questa frase purtroppo risulta ambigua perchè entrambi i ragazzi possono averla pensata, quindi dovresti concordare sciocco con il verbo;
-vissuti invece di vissuta;
-si era espanso, questo è un errore lessicale perchè un tumore si estende non espande, mi sembrava giusto fartelo notare;
Ho trovato poi una imprecisione sul nome della bimba, infatti sapevo che amore in giapponese si dicesse "Ai" e quindi mi sarei aspettata di trovarlo come composto nel nome della bimba, visto che lei stessa dice che il suo nome vuol dire "figlia dell'amore", invece non c'è. A questo punto sono andata a controllare se avessi preso una bella cantonata e ho trovato che: Akito vuol dire "uomo dell'autunno", mentre Aiko: "figlia dell'amore". Volevo solo farti notere questa imprecisione, perchè è una svista onomastica. Un'altra cosa che mi ha lasciato perplessa è che la bimba abbia gli occhi castani quando entrambi i genitori li hanno chiari, certo nulla vieta di ipotizzare un nonno, o nonna, con questo colore, però, ad una prima occhiata spiazza. Volevo, inoltre complimentarmi con te per l'escamotage che hai costruito ossia unire l'ultima parte della storia dove Naruto parla alla figlia dell'amore di sua madre, con quella dove Naruto e Hinata si dichiarano per la prima volta il loro amore, legandoli con quella semplice proposta di andare a prendere un gelato. Davvero stupenda. Adoro il NaruHina come paring e devo dire che lo hai trattato in modo egreggio, il loro amore è molto romantico, ma non scontato. L'idea poi di farlo vivere con degli step cadenzati per episodi chiave è stata una scelta, secondo me, "azzeccatissima". Il momento culminante del patos è tutto racchiuso nell'urlo disperato di Naruto è proprio lì che le prime lacrime hanno iniziato a pungermi gli occhi. La caratterizzazione dei personaggi è accurata, con le giuste parole sei riuscita a delinearne le caratteristiche e i moti emotivi principali. Sono molto contenta che tu l'abbia ripubblicata. Con questo concludo la mia recensione, spero di leggere altre storie scritte da te.
A presto
Arcx |