Ragazza mia,
tu sei un inno all'originalità, sei la speranza concreta e tangibile delle fanwriter più anziane come me.
Ma andiamo con calma, okay? :3
Sarò franca: quando ho letto le primissime righe, ho pensato una cosa come: "Ah, siamo alla Tana. Be', conoscendo Leys, sarà un'altra Fred/Hermione. Ma tanto mi piacciono, quindi fotte sega e continuo a leggere."
Poi però, arrivata a circa un quarto della fanfic, ho iniziato ad avvertire uno strano senso di... angoscia? Panico? Claustrofobia? Forse tutte e forse nessuna. Fatto sta che quando sono finalmente giunta alla morte di Harry, ho capito che il mio sesto-senso-da-fanwriter non mi ha abbandonata e ho potuto confermare tutte quelle "emozioncine" su elencate.
E qui ci riallacciamo alla primissima riga di questa recensione: sei incredibile. Mi credi se ti dico che non ho mai letto qualcosa del genere?
Insomma, Hermione ottantenne (e pazza; ma su questo ci torneremo più tardi), prossima alla morte, che tenta di lenire la sua patologia con le allucinazioni di Fred. E poi un Harry altrettanto anziano che muore.
È stato sconvolgente, sai? Sì, perché quando pensiamo a Harry lo immaginiamo come un ragazzo (uomo, tutt'al più) con la vita davanti. A me, per dirla tutta, non mi è mai passato per la mente di vederlo in veste anziana, un vecchio prossimo alla morte che poi, in effetti, muore. È un'immagine che, ancora adesso, faccio fatica a realizzare, a sovrapporre a quella dell'Harry ragazzo per crearne un'unica entità indistinta. È un po' come strisciare le unghie sull'ardesia, insomma. Ma ci sto lavorando. :3
Ma se c'è una cosa che mi ha colpita ancora di più è stata la tua capacità di descrivere "ad imbuto", nel senso che siamo partiti da un obiettivo fotografico molto ristretto (come se stessimo guardando la fic dal buco di una serratura) che si è mano mano aperto (come una porta, spiraglio dopo spiraglio), rivelandoci ad ogni riga sempre più dettagli, come uno zoom a ritroso.
È stato fantastico, sul serio.
E prima avevo accennato alla pazzia di Hermione, su cui voglio spendere qualche parola (considerazione, meglio): è un paradosso — voluto o meno, non lo so.
Perché Hermione ha sempre, sempre tenuta allenata la sua mente, era l'ultima persona che avresti pensato pazza e malata. E invece.
Tu hai fatto di lei un essere umano, soggetto alle malattie imprevedibili e incurabili quali quelle mentali-nervose. Ed è straziante vederla così, perché non si può non lanciarsi nel paragone con la Hermione-prima.
Ed è ancora più duro sopportare l'immagine di lei che guarda il ritratto di Harry senza provare alcunché; l'ennesima prova che una patologia incenerisce tutto, al proprio passaggio, anche e perfino i sentimenti, i ricordi, i legami.
E infine Fred. Non un Fred fantasma, ma l'allucinazione del suo cadavere che cade a pezza, che perde ancora piccoli detriti delle pietre che furono la sua tomba. Terribile e straziante.
Un ottimo lavoro, come sempre, ascimmietta. E sappi che anche io ti leggo sempre, ma purtroppo, per una cosa o per l'altra, non riesco a recensire. Perdono ç_ç
Ci sentiamo presto, okay?
Ti abbraccio forte! |