Appare dal camino, dopo uno scivolone allucinante questo Babbo Natale segreto, decisamente rumoroso ^^.
Ho gironzolato sul tuo profilo per un po’ e sono stata attirata da questa piccola drabble, avevo visto le altre storiche, ma adoro Van Gogh, è un personaggio che mi ha incuriosito molto, almeno caratterialmente, decisamente complesso e anche folle. Ma quello che amo sopra ogni altra cosa sono i suoi quadri, me ne sono innamorata quando studiavo arte a scuola, e questo amore è aumentato a dismisura quando ne ho potuto vedere alcuni dal vivo ** sono veramente meravigliosi. Ok, meglio che smetta di farneticare su Van Gogh e passi al commento su questa tua storia.
 
Dunque, so che per quasi tutta la loro vita, Vincent ha tenuto una stretta corrispondenza epistolare con suo fratello Theo, al quale era molto legato. Alcune le ho lette nei libri che ho sull’artiste, ma ovviamente non tutte, anche se sarei molto curiosa di leggerle e approfondire la conoscenza sull’artista.
 
Molto bella la lettere, molto vicina, anche lo stile sembra quello dell’artista, se l’avessi trovata in un altro contesto sicuramente l’avrei scambiata per una di quelle che i due fratelli si scambiavano.
Mi è piaciuto molto anche la parte finale, il momento in cui l’artista mette da parte le cose per scrivere e pensa che presto o tardi suo fratello avrebbe capito i suoi desideri, il motivo per il quale si trovava in quel luogo.
 
Veramente fantastica, ti faccio tutti i miei complimenti per questa piccola lettera, veramente bravissima, continua così.
Auguri di Buone Feste.
 
-Yuko-
 
Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love

Leggi la risposta dell'autore

Sin da piccola sono stata molto affascinata da Vincent Van Gogh (è uno dei motivi per cui ho frequentato una scuola d'arte): la sua personalità controversa, il suo animo inquieto e la sua genialità lo rendono una delle figure più controverse della storia dell'arte. Incapace di mantenere legami d'amicizia con chiunque se non con il fratello Theo, destinatario della lettera immaginaria da te scritta, ha avuto una vita piuttosto varipinta, un po' come i suoi quadri: è strano pensare a lui come un predicatore e fervente credente, talmente fervente che la Chisa stessa è arrivata a definirlo "pericoloso".
Mi è piaciuto lo stile narrativo da te scelto nello scrivere questa lettera: leggendola, sembra davvero di trovarsi davanti a un reperto storico, a uno dei tanti pezzi di carta riempiti negli anni dall'artista con fiumi di parole e pensieri. E' strano immaginare un Vincent predicatore e benefattore, eppure leggendo questo tuo testo pare proprio di non poterlo immaginare in altra situazione se non questa.
Davvero brava! :)
Rosheen

Leggi la risposta dell'autore