Recensioni per
Tachicardia piangeva
di Nyra

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/12/13, ore 20:14

Ciao, la storia mi é piaciuta un casino, ma leggendo le recensioni mi sono sentita in dovere di lasciare un commento, perché vedi a me é piaciuta molto di più la seconda parte. Stranamente veloce e violenta e decisamente nonsense. Sarò molto superficiale, ma non pretendo di capire storie così, preferisco immaginarle come pezzi di film sconosciuti scoperti per caso facendo zapping tra i canali, senza il bisogno di avere un inizio e una fine. Ho adorato Panico e la sua rabbia che fa davvero paura, che ti blocca. Non sono stata molto a pensarci, a tirare le somme su quanto hai caratterizzato un personaggio o un altro, perché senza farti notare lo avevi già fatto, ragionando per immagini ci hai dato un perfetto quadro di tutti, che mi sembra di conscerli da tanto, perfino l'ultimo che non hai neanche presentato, che hai lasciato nel mistero. Mi suonano così familiari...hai fatto davvero un buon lavoro. (Non ho parlato della prima parte perché quelli che hanno commentato prima di me hanno gia espresso ciò che volevo dire). Tai.

Recensore Master
26/04/13, ore 00:14

Contest Nonsense - Tachicardia piangeva

Correttezza: 10/10 
Stile e lessico: 9/10 
Caratterizzazione personaggi: 7/10 
Originalità: 9/10 
Coerenza col genere: 8/10 
“Profondità”: 4/5 
Gradimento: 2/5 
Totale: 49/60 


“Particolare” è un termine di cui sono consapevole di abusare, ma qui non me ne vengono altri. Ammetto di non averla capita quasi per nulla: hai utilizzato un linguaggio molto immaginifico (forse un po’ troppo contorto e ritorto, penso che in un componimento così uno stile e un lessico più semplici paghino di più) con mille richiami… che possono essere letti in più modi. Il mio dubbio è che questo lo renda, appunto, un racconto allegorico più che una nonsense: il confine è sottile e io stessa ho la colpa di non aver demarcato in maniera chiara i due… ammetto di non saperlo fare a parole. È allegorica la Divina Commedia, ma sicuramente non è nonsense; è allegorica Alice nel paese delle meraviglie, che è in parte e contiene molte parti nonsense. È un pastrocchio, me ne rendo conto, ma se non procedo per esempi rischio di far di peggio. Quello che proprio non riesco a ritrovare è la caratterizzazione dei personaggi: sono lì, ma non c’è un perché alle loro azioni, non sono insensate come… una giraffa che cammina sulla lingua. 

Off concorso: è una storia interessante e davvero difficile da togliersi di mente. Non posso che concordare con Mendori, tra l'altro: mentre la prima parte è così densa di immagini da catturare, nella seconda tutto si "affastella" troppo velocemente. Credo di essermi persa anche io lì ^^ ma lo stile è talmente particolare che vorrei davvero vedere come te la caveresti con qualcosa di più lungo, aspetto una tua voce quando pubblicherai!

Recensore Veterano
25/04/13, ore 00:01

Ciao! Giungo a questa storia attraverso il Contest Nonsense di Gaea. *__*
Ti dirò, ho una certa repulsione per gli scenari "dark" (pianti, buio, sangue, cose così) perché li trovo molto ripetitivi, e invece in questo caso mi è piaciuto. Mi è piaciuta in particolare la descrizione: "Gli occhi neri sgocciolavano dalle ciglia di ragno e doppie, triple angosce coronavano i folti capelli, incorniciandole il viso e opprimendo i fulmini che spiccavano nel suo cervello."; è nonsense ed evocativa in ogni parola (le doppie/triple angosce sono davvero favolose), e mi sarebbe piaciuto vedere questo stile "amplificato" ancora di più nella tua storia.
Ma in realtà già la prima frase l'avevo trovata interessante: che tu abbia specificato il numero di rovi m'ha ricordato qualcosa delle fiabe tetre della nonna (quelle che non finiscono bene) e in cui spesso c'era questa precisione di numeri, rovi e particolari macabri. Poi la mia è un'associazione mentale personalissima, però immagino che in una nonsense ognuno legga quello che -inconsciamente- vuole leggerci. ;)
Per questo non ho niente da recriminarti quando ti dico che poi m'hai un po' persa nella seconda parte della storia, dove c'è l'interazione tra Tachicardia e Panico: lì non sono riuscita a entrare in sintonia con quello che hai scritto né "emotivamente" (intendo: lasciando che l'atmosfera mi suggerisse un particolare stato d'animo) né "logicamente" (capendo cosa sta succedendo, perché sta succedendo o di cosa è metafora).
Insomma, mi rendo conto d'averti lasciato un commento un po' sconclusionato, ma insomma, il succo è questo: mi è piaciuta di più la prima parte, ma nel complesso l'ho trovata interessante!