Ho solo una parola da dire. WOW. Personalmente sono un grande fan sia dei Tau che dei Space Marine, ma questa ff sembra davvero l'ultimo epitaffio di una guardia. E' coerente, lineare, precisa. Mi ha lasciato una sensazione d'amaro in bocca non indifferente. Altro che Dawn of War, mi verrebbe da dire.

Pur non conoscendo l'universo di Warhammer, posso dire di aver apprezzato. Invidio chi riesce a scrivere in prima persona in questo modo, spingendo chi legge ad arrivare fino in fondo. L'unico difetto (se di difetto si può parlare, ovvio) è che sento la mancanza di un po' di ambientazione. Si solleva la curiosità e rimane insoddisfatta, spuntano le domande che restano senza risposta. La decisione di scrivere una storia one-shot breve come questa non deve essere affatto facile. Ma tutto sta in piedi da solo. Complimenti.

Altra storia bellissima.
Tieni conto che raramente io riesco ad apprezzare una storia isolata in sé. Ho bisogno di una trama, dell’inserimento in un contesto spiegato, valutato, analizzato, possibilmente spiegato mettendo ko incoerenze, buchi di trama e contraddizioni. Niente ha senso se non inserito in un contesto.
Raramente apprezzo quindi i ‘flussi di coscienza’ o le confessioni fini a sé stesse. Questa è una delle poche eccezioni. Presumo sia soprattutto perché, nella sua brevità, non è per niente fine a sé. Si comprende molto bene l’ambiente che gli sta intorno, la situazione di questo mondo e di chi ci vive e questo è perfettamente coerente con la storia in sé e con il finale, dove eviti un happy end che sarebbe assolutamente fuori luogo.
Capita poi molto spesso che, per fare da contraltare a una civiltà militaresca, violenta e fanatica, di solito tecnologica, se ne mette una spirituale e vagamente new age. Il che mi riporta al mio odio nei confronti delle suddivisioni nette. Quello che mi piace molto è che qui, invece, non avverto questa suddivisione stereotipata. I Tau (qualunque cosa siano) non appaiono come i buoni e saggi selvaggi da politically correct. Sono, per aperta ammissione, un popolo militarista. Meno oppressivo e fanatico di quello a cui era abituato il protagonista, vero, ma non mi danno l’idea di quelli che girano con fiori intrecciati nei capelli. Ottima cosa. Detesto i cliché e quello è uno dei cliché più penosi.

Storia breve ma intensa, amara e senza speranza. Anche se non conosco per niente il videogioco da cui è ispirata l'ho apprezzata molto.