Ciao!
Ho preferito leggere la storia due volte, perché la trovo originale e scritta in modo peculiare.
Mi spiego meglio.
Sin dal principio si percepisce l'immediatezza, la familiarità del racconto, eppure ogni frase è sempre arricchita con qualche particolare, qualche bella osservazione o una precisazione inaspettata. Il contenuto, d'altra parte, somiglia alla forma: all'inizio non accenni al fatto che il bambino voglia essere invisibile - soltanto nell'introduzione, ma questo risulta essere un bene, perché rende più facile l'impersonificazione nel personaggio.
I cambi repentini d'animo, quando inizia ad apprezzare l'invisibilità e quando smette, paiono veri, anche se sono veloci. A contribuire a questo è anche il modo in cui scrivi.
In definitiva, mi è piaciuta molto questa storia. E' tutto un po' sibillino, ci sono parecchie finezze, piccole chicche che ho voluto rileggere apposta, come quando realizza di non poter attraversare i muri. Una similitudine per descrivere il racconto? Una carezza breve, con la punta delle dita, ma che ben si imprime nella gota e nella memoria di chi la riceve.
Detto questo, ti segnalo l'unico errore, di concordanza: "mentre i negozianti spazzava il marciapiede", ti sei scordata di concordarlo al plurale. Nulla di che, ovviamente!
Ciao da weirdifferent :) |