'sera! 
Come sarò mai arrivata qui? Non lo so, davvero non lo ricordo. 
C'è da dire, però, che ne sono estremamente felice. 
Hai scritto una storia fantastica, davvero. Semplicemente magnifica. 
Non posso fare a meno di stimare chi riesce, in così poche parole, a esprimere così tanto. Emozioni, fatti, descrizioni: hai messo tutto, nella giusta maniera e quantità. 
E' una cosa che io, ad esempio, non sono in grado di fare. 
Hai scelto una coppia che mi piace un sacco e li hai messi in un contesto perfetto. 
Bond ubriaco? Bond ubriaco che parla con Q? Epico. 
E' così raro coglierlo in un suo momento di debolezza, che me lo sono goduto appieno. 
Bond ubriaco che parla con Q e gli rivela i suoi sentimenti, contento che l'altro non si faccia male?
Perfetto ormai non rende più l'idea. Ci vorrebbe un termine più appropriato ma al momento non mi viene in mente, peccato. 
E i pensieri finali di Q?
Ah, lì sei riuscita a farmi sciogliere. Sul serio. 
I complimenti non bastano più, ci vorrebbe una statua commemorativa, ecco. 
Detto ciò, la smetto con lo sproloquio. 
Ancora complimenti, sentiti dal profondo del cuore. 
Passerò sicuramente a leggere qualcos'altro di tuo, sperando mi emozioni tanto quanto questa piccola perla, 
alla prossima,
Sara

Leggi la risposta dell'autore

Arrivo con estremo ritardo e faccio ammenda in tutte le lingue del mondo, cospargendomi il capo di cenere, perché questa storia è un piccolo gioiellino che meritava di essere commentata prima.. L'ho trovata davvero deliziosa, sotto tutti i punti di vista. Innanzi tutto la scelta della prima persona e POV di Q: non è semplice da gestire la prima persona, ma tu ci sei riuscita alla grande e ho trovato molto azzeccato questo modo di narrare la storia dal lato "di chi aspetta", perché hai reso le emozioni di Q in modo eccezionale con molto poco. E qui passo al secondo punto, ossia lo stile: semplice, preciso, curato, hai saputo tratteggiare i sentimenti di Q per James con poche parole ma bellissime, intense e pesanti come macigni. Ma, allo stesso modo, hai fatto emergere anche tutta la disperazione di Bond e il suo bisogno di avere un punto fermo nella vita, qualcuno che resti e non se ne vada come hanno fatto tutti gli altri, qualcuno che possa rimettere insieme i pezzi della sua anima e permettergli di andare avanti. Secondo me questa scena è ALTAMENTE realistica, nel senso che ce lo vedo proprio James ubriaco dopo tutti quei fatti, e ce lo vedo ad andare a casa dell'unica persona di cui si fida veramente, ossia Q. Lo sappiamo, lo abbiamo visto: si fida di Q tanto da chiedergli di fare una cosa non propriamente ortodossa, e Q accetta di farla ben sapendo che potrebbe rischiare il suo ambitissimo posto come capo della Q-Branch. Se non è fiducia questa, se non è INTESA questa, io davvero non so cosa lo siano. E tu hai fatto emergere benissimo tutto ciò delineando una scena tanto breve quanto incredibilmente dolorosa, con un uomo distrutto che si lascia andare al sicuro con l'unica persona che può raccoglierne i pezzi. Davvero stupenda, sei bravissima e ti prego di scrivere altre 00Q (magari più lunghe XD) perché questo fandom ha bisogno di gente brava come te!

Leggi la risposta dell'autore

Bella! Piccola ma bellissima! Riassume in un delizioso distillato tutto ciò che amo in una 00Q: uno dei due che si prende cura dell'altro. E fa venire fuori il lato umano di James, troppo spesso scambiato solo per una macchina addestrata. James che ha paura per Q, e per sé stesso, perché sarebbe troppo perdere anche lui... ma può dirlo solo attraverso i fumi dell'alcol.
Sono estasiata, credimi. Attendo altre tue.
Un abbraccio
(Recensione modificata il 21/04/2013 - 01:42 pm)

Leggi la risposta dell'autore