Recensioni per
Boulevard of Broken Dreams
di xingchan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/09/17, ore 19:05

Greed c.c per me lui è in assoluto il più patato degli Homunculus. difatti nella storia che sto scrivendo tornerà!!!!
è strano pensare a Greed e Ling insieme intendo la cazzata che hanno fatto nella seconda stagione. il mio patato stava bene come era!
comunque conosco la canzone e mi sembra davvero adatta per questo patato l'ho già detto che Greed è uno dei miei personaggi preferiti?
comunque bel lavoro adesso mi dileguo

Recensore Veterano
07/05/13, ore 21:27

Altroché se conosco questa canzone! Non amo i Green Day, ma questa è una delle poche tracce che ho ascoltato fino ad averne la nausea. Parole a parte, ha davvero una bella melodia.
Il momento del manga che hai scelto di trattare è uno dei miei preferiti. Ma prima di analizzare la situazione, devo metterti al corrente di come la penso su questo personaggio. Ho avuto modo di studiarlo intensamente, perciò ho un'idea piuttosto chiara e "mia" della sua personalità.
Intanto, considero primo e secondo Greed due personaggi quasi separati. Condizionati da esperienze differenti, è inevitabile che il loro modo di agire sia, per quanto parta da una base comune, altrettanto diverso.
Il primo Greed è in vita da quasi duecento anni, cento dei quali trascorsi con una famiglia che al suo secondo risveglio neanche ricorda. Eliminato questo primo secolo di vita, ci sono quelli che io chiamo i "cento anni bui" di Greed, in cui sono convinta che abbia avuto modo di sperimentare sia l'amore che la morte. Ovviamente mi riferisco ai probabili alleati che può aver avuto in quel periodo. Perché, lo dici tu stessa in questa storia, Greed ha bisogno del calore delle persone. Ergo, non crederei mai che in cento anni non abbia avuto altri gruppi a cui legarsi, neanche se me lo dicesse l'Arakawa in persona.
Il Greed "originale" è dunque un personaggio che ne ha viste di cotte e di crude; che avuto modo di conoscere e di conoscersi, tanto da capire che preferisce morire piuttosto che passare il resto della sua vita accanto a un Padre che non gli offrirà mai quell'amore che i suoi amici passati e le sue chimere gli hanno dato.
Veniamo ora al personaggio di Greed/Ling. Come ho accennato prima, nel momento della sua rinascita, l'Avido non ricorda nulla di chi è stato o di cosa ha vissuto. L'unica cosa che ancora una volta sente in sé è la propria, insaziabile avidità. Esegue gli ordini del Padre come un perfetto soldatino, finché un turbine di ricordi non lo porta a nutrire verso di lui un forte sentimento di rabbia. Si sente improvvisamente tradito, preso in giro da chi lo ha creato. Azzerando la sua memoria, è come se il Padre gli avesse mentito. E non è forse noto che Greed detesta le bugie? Peggio ancora se queste riguardano la sua stessa esistenza. Ed ecco che, ancora una volta, l'Avido si allontana dalle sue origini.
Ma è sui motivi che spingono questo personaggio a disertare due volte che il mio pensiero raggiunge il suo apice. Per quanto il tradimento sia pur sempre tradimento, nel caso di Greed la situazione è più complicata. Mentre il primo soffre di una ferita fresca, che ha potuto provare giorno dopo giorno nella sua esperienza accanto al Padre, il secondo ha solo un ricordo di tutto ciò. In parole povere, ciò che spinge il primo Greed a tradire è la sofferenza, ciò che spinge il secondo è la rabbia.
Il primo Greed vuole libertà. Il secondo vuole vendetta. È questo che li rende due personaggi diversi.
Ripeto, questa considerazione è molto personale, non sei obbligata ad appoggiarla. Ma mi era indispensabile spiegarti a dovere come la penso prima di venire alla tua storia (e poi mi piace parlare).

Dal tuo racconto sembra che il secondo Greed sia perfettamente lucido riguardo al suo reale obiettivo, e cioè avere degli amici (o comunque, persone da amare e da cui farsi amare).
Sono d'accordo con te. Ho sempre pensato che, in fondo al suo cuore, Greed fosse sempre stato cosciente di cosa veramente brami la sua avidità, ma che, purtroppo, sia proprio quest'ultima a farglielo puntualmente dimenticare. Essere schiavi di un simile vizio fa in modo che da esso si venga schiacciati, per questo Greed non riesce a mantenere la consapevolezza di desiderare l'amore; l'avidità di cui è specchio è sempre e comunque più forte, soprattutto dei suoi reali desideri.
Di fronte alla prima proposta di Edward, Greed volta le spalle e se ne va, ma il suo non è un rifiuto. Dalla sua bocca non escono mai parole tipo "scordatelo" o simili; afferma semplicemente che unirsi a lui significa essere suo sottoposto. E il fatto di desiderare dei "sottoposti" spiega a mio parere la paura che questo personaggio ha di essere abbandonato. Se Edward e le chimere sono sotto il suo controllo, allora sarà lui a decidere quando lasciarli (e solo noi che lo vediamo da fuori sappiamo che non lo farebbe mai). Mi piace come, nelle ultime righe, tu abbia fatto capire come Greed "non aspettasse altro" che essere chiamato. Sembra strano come colui che desidera si faccia a sua volta desiderare, ma non è così. È perfettamente comprensibile che lui usi questo tipo di atteggiamento, perché è l'unico modo per farsi rispettare e per assicurarsi che sia lui il boss, colui che prende decisioni.
"Per un attimo ho percepito una vera sazietà nel mio animo, un vero calore. Per un attimo mi sono sentito riempito e privato del nome che porto." se qualcuno avesse ancora dubbi sulla natura di questo personaggio, questre due frasi basterebbero a convincerlo che ciò che stiamo dicendo sull'umanità di Greed è una cosa reale.

A mio parere la tua storia spiega discretamente il senso di solitudine che attanaglia questo personaggio, anche se ci avrei visto meglio un narratore onnisciente. Te lo dico perché mi sembra un po' strano vederlo arrovellarsi così sulla sua condizione. È vero, ho detto che Greed è consapevole del suo reale desiderio, ma cerca comunque di non pensarci o di mascherarlo a se stesso con la scusa dell'avidità. Anche il modo in cui parla delle chimere suona a volte vago ("quel Bido") a volte molto vivido ("ho trovato l'unica mia luce in loro" oppure "l'unico senso della loro vita era la squadra"). Dovresti fare più attenzione alla coerenza dei suoi pensieri. Scegli una linea e seguila. Entrambe possono essere giuste, ma solo se poi le mantieni durante la narrazione.
Ho riscontrato anche qualche erroretto qua e là, tipo una frase che comincia con la lettera minuscola e "un altro" con l'apostrofo. Inoltre, toglierei il termine "avarizia" in quando Greed non è avaro, ma avido. E sono due cose ben diverse, nonostante la traduzione italiana del manga sembri ignorarlo.

In conclusione, ho letto con piacere questo racconto. È scritto bene, ti consiglio solo di fare attenzione a queste piccole sviste che hai avuto, è un peccato vederle affacciarsi ogni tanto. Dopotutto il testo non è tanto lungo, quindi rileggerlo un paio di volte non costa grande sacrificio.

Un bacio,

Strato.

P.S: complimenti, è la recensione più lunga che abbia mai lasciato!

Recensore Veterano
20/04/13, ore 16:27

Ciao!
Complimenti, davvero molto carina questa sf (per quanto io non me ne intenda)
Mi ha attratto subito il titolo in quanto adoro questa canzone dei Green Day e secondo me hai saputo ben accostarla al personaggio di Greed.

Sicuramente lo stai descrivendo in una situazione molto particolare, quando è già nel corpo di Ling ed è in fuga dagli altri homunculus. Ha ucciso Bido nei sotterranei di Central e si è ricordato della sua esistenza passata. La sua solitudine è ancora maggiore nel ricordo delle sue amiche chimere ormai morte: in qualche modo riuscivano a compensare in parte quel suo senso di incolmabile fame e la loro sparizione l'ha reso ancora più solo.
E dunque quando Ed e le due chimere si uniscono a lui è comprensibile che si senta di nuovo appagato! Mi ha colpito molto la penultima frase "Per un attimo mi sono sentito riempito e privato del nome che porto": è come se Greed riuscisse in qualche modo a superare il suo essere homunculus e ad avvicinarsi davvero ad essere un umano. Per lui si tratta certamente di una sensazione inaspettata e bellissima.

Molto bella ^^