Va beh, io arrivo tardi ma arrivo.
Voglio strapparmi le palle degli occhi e giocarci a calcetto, e poi friggerli e rimetterli al loro posto.
Seriously. Con tutte le cose che potevi scrivere, scrivi questo! Scrivi questo e mi fai male, mi hai distrutto psicologicamente proprio.
Poche righe e sei stata capace di uccidermi. Grazie, eh. Pretendo un p0rn come si deve, per compensare.
Ti lovvo sempre, ma soffro, perché è sofferenza allo stato puro. Sofferenza e dolore, il dolore di John che sento io come se fosse mio, lo sento dentro proprio. Dovrei farti i complimenti, ma non te li faccio perché mi hai fatto male, ecco.


Jess

Una flashfic amara, ma perfetta. Mentre la leggevo, pensavo che, in poche parole, hai descritto alla perfezione quelli che potrebbero essere i pensieri di Sherlock in quel frangente, e alla luce degli spoilers che stanno uscendo, un chiudersi in se stesso per non lasciarsi distrarre, ma soprattutto ferire dai sentimenti, perché con John che se ne va da casa, nulla sarà più lo stesso. Sopravvivere, hai detto bene: con John viveva, senza John dovrà tirare avanti in qualche modo.