Recensioni per
Il Conte-Mago e la Strie
di Delirious Rose

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/03/14, ore 19:27

Ciao e grazie per aver partecipato al mio contest “Vecchie Storie”.

Grammatica-Lessico: 9/10
Stile: 10/10
Originalità: 9/10
Descrizione: 7/10
Caratterizzazione personaggi: 8/10
Gradimento personale: 4/5
Punti prima storia: 0/2
Tot parziale: 47/57 Punti bonus: 1
Totale Punteggio: 48
Ciao, non avevo mai sentito questa favola e devo dire che mi è piaciuta molto. L’ho trovata divertente e dolce allo stesso tempo. La grammatica e il lessico vanno bene, ho visto solo un errore “Ma rammenta, non ti darò la mia mano se prima non mi sconfiggi a duello” in questa frase suonerebbe meglio il condizionale, quindi non sconfiggi ma sconfiggerai. Lo stile invece è assolutamente perfetto per una favola, le ripetizioni, i pensieri e i nomi assolutamente azzeccati. Nonostante la tua fosse una storia non propriamente originale ho deciso di darti un punteggio alto, in quanto sono profondamente convinta che l’originalità non è dettata solo dall’idea ma anche da come si sviluppa. Le descrizioni sono un po’ vaghe anche per essere una favola, avrei voluto “vedere” i volti dei protagonisti o almeno averne un’idea. La caratterizzazione è molto buona, anche qui avrei voluto sapere un po’ di più. Ad esempio quando il Conte-Mago sconfigge la Strie nei suoi occhi lui vede gioia, ma non ci sveli il perché. Rimane tutto avvolto nel mistero, proprio come il finale. Che devo dire mi ha colpita, non mi aspettavo che fosse così aperto e questa cosa mi è piaciuta molto.

Baci Baci
Jogio

Recensore Junior
05/08/13, ore 15:02

Recensione premio - Fantasy I Love U

Rose, che bella questa favola agrodolce!
Che giovane stolto era il Conte-Mago... stolto e impudente, per sua fortuna la Strie non aveva intenti malvagi: povera ragazza, era gelosa della sua promessa sposa!
La Strie è un personaggio complesso ed enigmatico: manipola il Conte-Mago per averlo per sè, eppure non gli facilita il compito (anzi... si batte con tutte le sue forze).
Mi è piaciuta molto l'immagine dei figli come elemento d'unione e il fatto che lui si affezioni alla prole in modo sincero ed accorato.
Il ritmo della favola è reso molto bene dalle formule ripetitive (es. E cammina e cammina, cammina e cammina) e la presenza di diverse varianti popolari conferisce spessore folkloristico alla storia.
Ho trovato particolarmente azzeccato il nome che il Conte-Mago impone alla moglie (Selvaggia Dell’Orso), la caratterizza molto bene e ti permette di costruire una bella metafora.
Alcune cose che non mi convincono:
e rammenta anche ti divorerò se sarò io a vincere metterei 'anche che' oppure toglierei proprio quell'anche;
da dirti il mio nome e di permetterti 'da permetterti';
E i vecchi giurano di sentire, nell’ululato del vento, le voci del Conte-Mago e della Strie chiamare i nomi dei loro figli personalmente avrei aggiunto un 'ancora' (sentire ancora).
Verso la fine mi pare ci siano un paio di errori di consecutio temporum: si avventarono su di loro 'si erano avventate';
se ne pentì e fu mutata in una Magne 'se n'era pentita e ed era stata tramutata'.
alla prossima :)
frav

Recensore Veterano
04/08/13, ore 13:01

Una fiaba particolare, tipica e atipica insieme.
Tipica perché parte con gli elementi classici del genere, atipica (o forse per questo molto più tipica?) perché il finale si perde nella leggenda, e in quanto tale si appresta a molte versioni e interpretazioni.

La cosa curiosa è il fatto di come il Conte, nei suoi continui piani per avallare i suoi piani per la figlia del re, abbia fatto continuamente il gioco della Strie.

Ha affrontato comunque un duello mortale, e vinto: avrebbe potuto ucciderla, ma ha scelto comunque di giacerci per sette anni.
Ha portato la Strige fuori dalla montagna, ma ormai l'obiettivo originale era stato dimenticato.
Povera figlia del re :3

L'interesse aveva ormai lasciato posto all'amore?
Fiaba imprevedibile, come in fondo lo è la vita.