Recensioni per
Burning Eye [You're one of us, now]
di Helen Lance

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Mary Garner
19/11/07, ore 16:20

Tesorino, grazie per avermi dedicato la fic!!(Mary commossa, ma commossa tanto!"). Strana e brutale, fredda e glaciale, una fic dove la logica bacia la follia, e la solitudine è accerchiata dal traffico. All'inizio è strana, ma poi si Sente: con le mani, con le labbra, con gli occhi, con il cuore. Il senso di Imperfezione, di Non Appartenenza, il senso di Esclusione; stare tra le gente ed essere Solo: la mia paura + grande. Kakashi appartiene(non appartiene) agli Uchiha: hai loro occhi, ma non il loro cuore; non i loro ricordi; non il loro dolore. La presenza di Obito è perenne, pressante come una madre severa, rosso come il sangue( come la Morte)Hai espresso al meglio la doppia personalità di questo personaggio, sull'orlo della pazzia, ma senza scivolare nel buio, nella Follia. Tessoro grazie ancora!Ti scriverò una fic sul mio Nick autore, Lalani!(se hai qualche idea conttatami)*_*baciotti e alla prox(mi racc ti attendo!!)Mary

Recensore Master
15/11/07, ore 21:47

Se dico che sono commossa, cado nella banalità? Però è vero. Prima di tutto quel nome, quel mio nome nella presentazione della fan fiction. Grazie, grazie mille, perché questa dedica veramente non me l'aspettavo! Né mi aspettavo una fan fiction in grado di collegare il Kakashi Gaiden con la strage degli Uchiha. Il Kakashi Gaiden sembra essere un argomento molto apprezzato dai fan writer, ma trovo che spesso non venga approfondito a dovere. Idem per la strage degli Uchiha, anche se si tratta di una tematica ancora più gettonata.
Con questa intensissima shot tu sei riuscita a fondere i due episodi, sviluppandoli egregiamente, e ponendo al centro della narrazione un protagonista che meglio di chiunque altro s'adatta al ruolo designato: Kakashi.
E' Kakashi il filo conduttore della storia. Il suo passato s'intreccia con il presente, quel crudele presente a cui non può sottrarsi, così com'è impossibile distogliere la propria mente dalle voci del passato, la voce di Obito che ancora lo segue, che non lo abbandonerà mai.
Kakashi sa di non potersi sottrarre al legame che ormai lo stringe alla clan degli Uchiha. La voce di Obito gli parla, così come si confondono le voci di passanti, e le sue memorie scatenate dal terribile presente. Un'ansiosa girandola di eventi passati, di eventi che sono e di eventi che non saranno mai più. Un Kakashi straordinariamente IC, in un contesto mai scelto finora, in un momento della sua vita dove passato e presente si incrociano.
E riflette. Inevitabilmente, pensa. La voce di Obito lo porta a tornare dove s'è consumata la strage di quel clan, quel clan con cui ora Kakashi sa di dover condividere il lutto per la seconda volta.
E' una delle fan fiction più profonde che abbia mai letto. Essere investita da una quantità tale di emozioni, così vivide, così reali, non mi ha stupita, perché già conosco il tuo talento^^ Ad ogni modo, questa bellissima shot ne è l'ennesima prova: sei una bravissima scrittrice, Helen, e apprezzo moltissimo ogni tuo lavoro. Questo in particolare, e finirà fra i miei preferiti^^
Sinceramente avrei voluto scrivere una recensione più esaustiva. Non credo di aver espresso nel migliore dei modi ciò che questa shot mi ha comunicato. Kakashi è un personaggio molto importante per me, il primo con cui sono entrata in contatto. Su di lui ho scritto la prima fan fiction su Naruto della mia vita. Obito per me è un eroe doloroso. Ogni volta che li vedo rappresentati con talento sono felice, estremamente felice.
E tu li hai rappresentati eccome con talento. I miei complimenti, Helen: è una fan fiction meravigliosa^^
Grazie ancora per la dedica. Veramente, mi ha fatto un grande piacere. Sei stata gentilissima^^
Sayonara!
Ele.

Recensore Veterano
15/11/07, ore 21:47

Lascia un senso di smarrimento e di oppressione, a tratti di inadeguatezza... ventagli ovunque, ventagli a fissarlo, ventagli a respingerlo, ventagli a riconoscerlo, ventagli a giudicarlo. Sembra quasi di essere lì con Kakashi, spaesati da echi di presente e passato confusi insieme nelle ciarle inutili della gente e nei ricordi senza nome di Obito (in cui, forse, ho riconosciuto Mikoto e Fugaku). Dà un po' le vertigini, come un vorticare. "...vederlo, il futuro. Vederlo. In te. Vederlo." Fantastica. Baci, tinebrella

Recensore Veterano
15/11/07, ore 21:21

*_______*!!!! Mio dio è fantastica!!! Perfetta!!! Il "dialogo" fra Kakashi e Obito era incredibilmente penetrante e...quel senso di oppressione sentito da Kakashi sembra così...reale! Mi sembra di sentirlo e di provare su me stessa quell'occhio che brucia e brucia... *ç* beh, scriviscrivi!!!!

Recensore Master
15/11/07, ore 20:45

bella, si percepisce la pesantezza che grava sul giovane kakashi...i flashback poi, taglienti come lame rendono ancora meglio l'atmosfera cupa, evidentemente a contrasto. Complimenti, un bacio
Roberta

Recensore Master
15/11/07, ore 20:43

Oh, wow. Sono senza fiato, strana? Nono, non è strana, affatto. E' uan lettura particolare e molto intrigante di Kakashi all'Alba di quel nuovo occhio. Adoro come scrivi, sei riuscita a far trapelare l'ansia... ho immaginato tutta la scena, questa lunga passeggiata di Kakashi, e la voce di Obito nelle orecchie, frizzante e allegra, che quasi gli dà fastidio... wah. *-* Ogni particolare da te descritto è magico, perchè riesci sempre a notare le cose più piccole (le mani delle vecchie, i fiori, il kunai). Stupendi quei ventagli, che Kakashi sente addosso, come se lo giudicassero.
Idea interessante sviluppo come al solito ottimo. E io ti seguo sempre volentieri, perchè sei davvero brava. <3 Ora torno a scrivere per il concorso di Suzako! XD Grazie ancora per la dedica, non dovevi. ^^
Bye,
Kaho

sere4ruru
15/11/07, ore 19:19

è davvero molto bella complimenti...scrivine presto un'altra!

Recensore Master
15/11/07, ore 16:17

Io.Ti.Amo. A costo di ripetermi, tesssora. Mi stupisca il fatto che tu possa migliorare ancora di più, brava così come sei adesso. Come ti ho detto nelle quadre le frasi sono perfette, e anche quelle in corsivo all'interno della narrazione. è come se assistessimo ad una passeggiata mentale di kakashi, ad un percorso nel ricordo e nel dolore ma in maniera assolutamente originale. Il sorriso delle zie, le mani delle vecchie donne. Oh, me ama tutto ciò. Soprattutto quel kunai che lo invita a morire tra le sue crepe.
Oh, povero Kakashi, terribile provare piacere sulle sue disgrazie, ma tu riusciresti a farci prendere per ambrosia anche il più temibile tra i veleni.
Quindi tesssora, vorrà dire che quando andremo a vivere insieme (e avverrà molto, molto presto) cucinerò io, ok?.
Je t'aime.
Artemisia