Recensioni per
Apologia di un padre degenere
di RizafromKeron
NOO!! poverino!! Hohenhaim mi sta simpatico in fondo... vabbè carina la storia |
ç_ç che tenerezza! Io non ce l'ho mai avuta con Hohnheimm, o come si scrive XD, mi fa pena, non so perchè! |
Be', è meravigliosa! A me Hohenhaim non dice nulla di particolare (e cerco soprattutto di non farmi influenzare da Ed XD), però non mi sta antipatico, anzi... Ma questa oneshot era fantastica, perché mi è piaciuta troppo la conclusione: amara, certo, ma anche molto tenera... Bravissima, kissoni!! |
Sinceramente a me è piaciuta, e di molto XD Non sono una super fan di Hohenheim, ma sinceramente non ce l'ho con lui un po' per assurde idee mie (con le quali non ti tedio di certo qui, tranquilla) un po' perché oh, in certi momenti gli ho visto addosso troppo fascino per odiarlo ç_ç [... e si scoprì la verità, ovvero che Melchan è una gerofila XD]
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Personalmente Van Hohenheim non mi fa né caldo né freddo come personaggio. Né lo amo particolarmente, né riesco ad odiarlo. Ma è un personaggio che trovo molto interessante, e che mi affascina, e dire che girano così poche storie su di lui... Questa, però, è proprio una piccola perla. In primo luogo, come hanno già detto altri in altre recensioni, anche io ti faccio i miei complimenti per la scelta del titolo. Originale e capace di attirare l'attenzione, brava davvero^^. E la storia... è chiara ed efficace pur nella sua brevità, e, sì, si sente l'affetto che provi per questo personaggio. Che hai reso benissimo, e con un'interpretazione che credo che coincida con la vera personalità di quello dell'Arakawa. Mi piace l'immagine di questo padre che non sa essere un genitore, e che ha smesso anche di provarci, prematuramente, forse. Che guarda con ammirazione la moglie, riconoscendola come genitore capace, e che cerca di accontentare come può il figlio, provando a comprarsi un po' del suo affetto con un comportamento che non è da padre che si impone, ma che non può evitare. E beve il suo latte, in atteggiamento complice e che fa un po' tenerezza per il suo essere così impacciato. E Ed è terribilmente Ed, qui, con le sue occhiate accusatorie al *padre degenere* che non vuole aiutarlo e il suo vantarsi con la madre di avere finito il latte. Un Ed "delinquente" come poi quello del manga XD. La frase finale, poi, è terribilmente vera, e si adatte perfettamente alla situazione. Perché non posso credere che Hohencoso non sia stato un buon genitore in nessun momento, eppure Ed sembra davvero ricordare solo le cose sgradevoli di lui. Un comportamento ingiusto, ma umano, in fondo. Sono tutti molto umani in questo ff, tenera e avvolta di malinconia, davvero splendida. Complimenti, e aspetto il tuo prossimo lavoro^^. |
il vecchio hoho! ci sono aspetti della tua storia che me lo fanno odiare, davvero. il suo menefreghismo e poi trisha che deve fare tutto da sola in cucina, con i figli...che gran casino gli elric! e lui se ne sta li aleggere il giornale (come nel bonus del vol.14, solo che li era sul cesso ^^)! però comunque sia qualcosa di buono lo fa: aiuta edward nella sua battaglia contro il latte, e non è poco...anche se trisha poi li scopre. a volte penso che hoho abbia fatto dei figli solo per il gusto di farli, come un animale che abbandona i suoi cuccioli. bestia! però, non so perchè, non riesco ad odiarlo e con le tue storie me ne convinco sempre più. |
Ecco una bella fanfiction di quelle che ti ispirano recensioni lunghe un kilometro ( o giù di lì). Allora, partiamo dal titolo. Da brava classicista non potevo resirtere davanti a una apologia! Credo sia veramente perfetto per questa storia, un titolo che attrae, senza dubbio. In questo momento, se potessi, di guarderei con invidia, perchè i titoli sono un vero e proprio tallone d'achille per me. Stilisticamente è molto scorrevole e per nulla pesante. Le tue descrizioni sono fantastiche; in poche parole sei riuscita a farmi sentire l'odore di pane e caffè bruciato(ma forse questo è colpa della mia pazzia^^'). La scelta del momento della colazione è perfetta per creare quell'atmosfera di familiarità e quotidianità. Passiamo al personaggio. Personalmente non odio Hohenheim se non per il nome troppo complicato. Come la maggior parte dei personaggi, Van(confidenzialmente chiamato per il suddetto motivo ^^') non è totalmente nero o totalmente bianco. Il fatto che le sue azioni siano moralmente ed eticamente deprecabili è piuttosto evidente. La visione che ho di questo personaggio è simile alla tua. Lo vedo come il classico pesce fuor d'acqua, quello che si sente sempre inadatto e che spesso si ritrova (volente o nolente) in delle situazioni per lui ingestibili. Io sono convinta che nutra un sincero affetto sia per i figli che per la moglie. Ma che non sia intimamente adatto a esser nè padre nè marito. Questo non scusa le sue azioni, ma non credo sia giusto giudicare il personaggio senza aver prima operato una introspezione. Secondo me la vera colpa di Van non è quella del "non averci provato" ma del "non averci provato abbastanza". In ogni caso complimenti per l'originalità della storia ^^ |
Quant'è carina. Personalmente io amo Hohenheim xD E' così pirlotto...;A; La fic è tenerissima, e ha un retrugusto amaro, perché è come se annunciasse un po' l'inizio della fine, tutto quello che verrà in seguito. Complimenti, è davvero una bella fic ;w; |
Chissà com'è, ma non mi stupisce questa tua scelta XD Hohenheim mi piace come personaggio, nel senso che mi diverto a cercare di capirlo. E lo vedo così, esattamente come lo hai descritto, un uomo che non è capace di essere genitore, e che non sarà mai in grado di esserlo, che commette errori su errori, e che è arrivato ad un punto in cui sarà difficile rimediare. A me piace, lo ripeto, perchè è uno dei tanti, è umano, mi interessa la sua psicologia. Quello che non mi piace ovviamente è il comportamento generale, dal punto di vista di un figlio è un modo di fare inaccettabile, nessuno ti dice come essere padre, o madre, ma cavolo, un minimo di sensibilità! Ed fa bene ad odiarlo secondo me. Ma tutto questo non c'entra niente con la tua fic. La colazione in famiglia è uno dei momenti più intimi e allegri che si hanno nella vita, credo, uno di quei ricordi che ti rimangono dentro per sempre, che ti scaldano il cuore. Ebbene, un momento del genere è distrutto da Van (il cognome è troppo lungo). Ci sono le frittelle, l'odore di bruciato, i piccoli litigi tra i due fratellini, tutto "perfetto", eppure c'è questa riflessione su di lui, sulla sua incapacità conscia di essere genitore, perchè, almeno, sa di non essere un bravo padre. Infatti, pur di non peggiorare le cose più di quanto già non siano, beve il latte di Ed, comportamento sbagliatissimo, un amico si comporta così, non un padre... io in questa scena lo vedo debole, incapace di imporsi neanche su suo figlio, e così continua un atteggiamento sbagliato, perchè ormai non può più dire di no, ormai è la regola per Ed, e forse Van pensa così di avere anche un minimo di affetto dal figlio. E così sappiamo anche di chi è la colpa se Ed odia il latte XD o forse odia Van perchè dopo che lui se ne è andato è stato costretto a bere tutto da solo XD. Tutto questo comportamento di Van poi lo porterà a fare la scelta sbagliata (andare via da casa), pensando di migliorare le cose, ma si sa, avrebbe fatto lo stesso la scelta sbagliata, lui è un padre degenere. Altra scena che mi ha toccato è il fatto che lui si senta un estraneo nella sua famiglia. I suoi figli lo guardano come se non fosse loro padre... deve far male, forse anche per questo accetta come compromesso di bere il latte di Ed, così può sentirsi un po' più integrato, sbagliando, ovviamente, ma lui è un uomo debole. Si sente come un lasciarsi andare da parte di Van, lui sa di non esserne capace, e neanche lotta, si isola da solo con il giornale, occuparsi dei figli è uno sforzo immenso, evita i coinvolgimenti della moglie, lui ci ha provato ed ha fallito, ma lo ha fatto una sola volta! Sembra che non voglia in alcun modo vedere di cattivo umore i figli, vorrebbe forse essere il padre perfetto, ma non tiene conto del fatto che per esserlo ci si deve imporre, non è che i figli gli danno retta solo perchè è il padre. E' come se dopo quel giorno in cui si è imposto su Ed, lui abbia deciso di non essere capace di essere genitore, e per questo neanche si sforza di esserlo, come se alla fine desse la colpa ai figli, che vedono solo le cose brutte, che lo guardano come se fosse un padre degenere (e questo mi sa tanto di coda di paglia). Questa tua riflessione è interessante, è vero che i bambini ricordano solo le cose brutte, perchè sono quelle che colpiscono di più, mentre le cose belle sono la normalità. Io ho sempre la speranza che in futuro, quando Ed sarà più adulto, forse riuscirà a capirlo e perdonarlo, in fondo basta leggere "Squilli" ed esce fuori che Ed è diventato il clone del padre XD Davvero complimenti, Van è di sicuro un personaggio complicato, ciao. Ah, ho fatto un giretto nella community che avete creato, ma siete solo due? non ho capito bene come funziona ^^" forse dovresti pubblicizzarla un po', perchè è un'idea molto molto bella ^^ |
Intanto complimenti per la scelta del titolo. Ho visto che anche gli altri tuoi titoli sono sempre molto studiati, efficaci e mai banali, mentre spesso pure gli autori più capaci "cadono in tentazione" scegliendo titoli abbastanza comuni, spesso in inglese e presi da qualche titolo di canzone (magari la fanfiction è stupenda, ma perchè non spendere qualche minuto in più per la scelta del titolo?). Ogni tanto ci può stare, se la scelta non è proprio fatta a caso, ma fa piacere leggere titoli così belli, all'altezza della fanfic.
Forse avrei messo qualcos'altro nel "riassunto", perchè così si sminuisce un po' l'effetto che quella frase ha sul lettore quando la legge come conclusione della one shot (e devo dire che è davvero un EFFETTO notevole).
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IO Hohen lo odio. Non ne ho mai fatto un mistero. Mi identifico fin troppo in quell'Ed che lo odia per averli abbandonati, che lo incolpa della morte della madre, di esser un uomo che non ha saputo esser padre, che ha preferito gli studi alla famiglia. Poco importa se se n'è andato ANCHE per proteggerli. Razionalmente lo capisco, forse. Ma, ripeto, non lo sopporto. Detto questo, lo hai reso alla perfezione. Un uomo impacciato e inadeguato, che tale è, e che così si sente; perché essere padri NON è essere genitori, come hai ben detto. Lo si diventa, non lo si nasce.
Riporto il pezzo fantastico:
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Ti faccio i miei più sentiti complimenti! La storia è ben strutturata ed è molto bella. Per quanto riguarda i personaggi ed i loro caratteri, ti faccio nuovamente i miei complimenti! Perchè, ti assicuro, sono tutti IC! Vorre riuscirci anche io ad essere brava come te! E non ti nego che mi piacerebbe avere un tuo commento, positivo lo spero, ma anche una critica costruttiva mi farebbe immensamente felice! Per quanto riguarda l'ordine cronologico, sono un pò confusa...Hohenhaim non se ne è andato di casa quando Edward aveva appena un anno ed Alphonse era da poco venuto al mondo?! Boh...comunque ti ringrazio per aver pubblicato una così bella fiction...Grazie! Ciao e BACI KISSOSI! |
Wow! Finalmente un lavoro ben fatto che mostra Hohenheim perfettamente IC e che difende la sua persona!!! Secondo me hai analizzato Hohenheim in maniera perfetta. Lui non sa come fare il padre, si trova a disagio con i figli e agisce cercando di fare del suo meglio per essere un buon padre e ce la fa, ci riesce con quel semplice gesto, anche se non e' sicuro. Pero' e' terribilmente vera la frase con cui concludi: |
Oh...ho ancora i lucciconi agli occhi!a me Hohenheim piace come personaggio e ho pianto tantissimo nel film quando succede quel che succede (non voglio fare spoiler XD). Però la tua riflessione è giusta: noi figli tendiamo sempre a ricordare i fallimenti dei nostri genitori, mai una volta, o comunque pochissime volte, che ci ricordiamo di tutte le cose belle o i sacrifici che hanno dovuto fare!;_; mi sento in colpa adesso!mammaaaaaaaaa!*abbraccio stritolante a mamy* ok!sei stata bravissima non c'è che dire, ma non ho ben chiaro cosa pensi di Hohenheim!comunque è tenerissima la scena del latte *_* ce li vedo proprio!complimenti! |
All'inizio non amavo Hohenheim, anzi, era uno dei personaggi che più mi irritavano, ma con il tempo ho cambiato idea su di lui, al punto da considerarlo fra i miei preferiti. Su di lui non ho mai letto una ff e appena ho visto la tua non ho potuto far a meno di leggerla. Hai reso magnificamente il suo carattere e anche i suoi pensieri, questo piccolo scorcio della sua vita in famiglia mi ha colpita davvero^^ Complimenti!!Irene Adler |