Recensioni per
Tabula Rasa
di Hi Fis

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/05/13, ore 12:46
Cap. 1:

Il titolo è la cosa che più colpisce, di una storia.
Il tuo mi ha spiazzata ed incuriosita, e questo è già un puntone a tuo favore :)
Ma il contenuto della storia, ecco, come dire...
Fantastico!
Innanzitutto mi piace come hai reso la sensazione della claustrofobia, diretta, semplice, ma efficace, da far allargare il colletto di qualsiasi maglietta/camicia xD Il tema del "....e dopo?" è coinvolgente e fa riflettere, perché dopo una vita così intensa, in cui la tua anima è stata promessa ai capricciosi principi dell'Oblivion, cosa ti rimane?
Terribile ed affascinante quesito che trova la risposta qui, nella tua storia, nell'amore senza limiti e confini di Brelyna che pur si salvare il suo amato, il SUO Dovahkiin e di nessun altro, ricorre alla magia più oscura e proibita, piegando anche Herma-Mora (che mi sta anche lì, ecco >_>)
Una lettura che ti costringe a terminarla tutta d'un fiato, che ti lascia con il dubbio fino alla fine per farti spuntare...un sorriso, forse?
Complimentoni vivissimi, aspetto altre tue opere perché sei geniale ;)
Lady Phoenix

Recensore Junior
02/05/13, ore 00:07
Cap. 1:

Non sto recensendo perché ho paura di Dagon, tanto ho a portata di mano il Necronomicon :D Conosco un incantesimo per tenermi lontano dall'attenzione dei Grandi Antichi, lo uso di solito quando dormo per proteggermi dal Grande Cthulhu :D Ho notato subito la citazione di Abdul Alhazred, ma viene citato anche nel gioco? Non ho giocato a Dragonborn, anche se ne conosco la trama a grandi linee.
Mi sento di rimproverare il tuo Dovahkiin, perché le persone sagge si tengono alla lontana dei Principi Daedra. Dovrebbe aver imparato ormai che non esistono Daedra benevoli o malevoli, ci sono solo Daedra più perversi e altri meno perversi, ognuno con le sue manie.
Devo dire che mi ha sconcertato l'intervento di Sithis in favore del Dovahkiin, ho sempre avuto l'impressione che Sithis fosse un'entità disincarnata e neutrale. Nonostante la Confraternita Oscura asserisca di agire in suo nome, io ho sempre avuto i miei dubbi al riguardo, sarà che non ho mai avuto simpatia per la Confraternita :D
Comunque la tua storia mi è sembrata folle (positivamente, si intende), folle come la tua Brelyna. L'ho trovata anche molto densa, densa di idee e nozioni, non so se mi spiego bene XD
Concludo dicendo che non posso non apprezzare chi, come te, apprezza Lovecraft. Anche gli sviluppatori della Bethesda sembrano apprezzare Lovecraft, forse è per questo che mi piacciono tanto i loro giochi XD
La mia recensione delirante è finita, ciao e alla prossima

Recensore Veterano
01/05/13, ore 20:02
Cap. 1:

In effetti che tipo di vita può attendere il Dovahkiin, dopo tutte le avventure passate? Non ha proprio nulla da invidiare a Frodo, e per lui il ritorno alla normalità è stato un autentico trauma!
Un po'ti sto odiando per quel primo paragrafo: ho la fobia degli ambienti chiusi e senza finestre; hai descritto così semplicemente e così bene la prigionia da farmi prendere male sul serio! E non è che proseguendo il panorama si rischiari, anzi... ma, visto il contesto, non può che essere un pregio :)
L'atmosfera è sempre tesa, cupa, contrapposta alla sfida costantemente proposta dalla protagonista, alla sua temerarietà (perché forse, nonostante tutto, qui c'è più spavalderia che mero coraggio, ma è una mia impressione^^).
Il tema "Lo faccio per amore e questo mi rende più forte" è, effettivamente, un po' trito e ammetto che quelle parole in bocca a Brelyna sul subito non mi hanno convinta: troppo forte, troppo brillante... eppure, nell'insieme, funziona. Una sfida, nuovamente, uno sputo nell'occhio del principe.
Mi è piaciuto davvero, davvero molto il nome "Cuezaltzin": sa di azteco, di serpente variopinto e mistico. Poco argoniano, forse, come suono, ma tanto tanto bello!
Ho trovato qualche imprecisione strettamente formale, relativa soprattutto agli spazi dopo la punteggiatura e a qualche maiuscola fuori posto (tipo "...Assai"); c'è poi un verbo sbagliato ("Dì" invece che "Di'").
Non so se il cambiamento di font sia voluto ma, personalmente, non mi piace, lo trovo poco "professionale" (in nessun libro si trova una pratica simile, trane forse nei titoli dei capitoli); penso che un corsivo riuscirebbe ugualmente a dare il "distacco" dal resto del testo senza stonare.
E con questo spero di aver scongiurato la manifestazione di Dagon nel mio portatile: sarebbe stato alquanto intempestivo e ok, ho un mac e i virus non li prendo, ma non so se il sistema operativo avrebbe retto una simile intrusione!
A presto!