Recensioni per
Dicevano che odiavo l'Amore.
di Mick_ioamoikiwi

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/07/13, ore 10:12

Ciao! Sono rimasto molto colpito da questa tua introspezione: è talmente intensa, talmente piena di concetti, talmente triste che non si può non provare un minimo di empatia. Credo che, volendo rimanere solo sull'aspetto "tecnico" del tuo scritto e preferendo non addentrarmi troppo in situazioni personali, credo che questa introspezione ha certi passaggi in cui riesce facile immaginarsele, e questo è terribile, ovviamente: sono esperienze che una bambina non dovrebbe mai fare, però purtroppo questo è il mondo reale, cattivo, perverso e quantomai lontano da ogni parvenza di positività! Naturale che poi provi una repulsione all'amore, ma tuttavia io credo che come non può andare sempre bene allo stesso modo non può andare sempre male, e te lo dice uno che ha vissuto un periodo in cui tutto sembrava perduto ^^ alla prossima, allora, e ben fatto!

Recensore Master
04/07/13, ore 21:53

Ciao!
Essendomi piaciuti molto i tuoi precedenti lavori, ho pensato di leggere qulcosaltro di tuo e così eccomi qui!
Ho apprezzato tantissimoquesto breve momento di introspezione. è molto intenso e si percepisce quanto fosse sentito, perchè trasmette proprio tanto. La situazione che descrivi, penso possa tratteggiare dei pensieri e delle emozioni  che, anche se magari per motivi differenti, penso abbiano avvertito in tanti, e quindi riesce facile immedesimarsi. Il finale è molto ad effetto e il titolo ha un non so che mi ha attratto fin da subito, mi piace molto!
Ancora complimenti, davvero!

Un abbraccio

Laura

Recensore Master
01/07/13, ore 18:54

Ciao cara Michelle, sono di nuovo qui a lasciarti i miei papiri sconclusionati :)
Sono sincera, questo genere di storie di solito non mi entusiasma, perché sono non posso capirle e perché penso che spesso ci siano persone che non sanno capire che si può avere un problema simile anche senza avere i genitori separati. Sono anche cosciente di alcuni miei amici che non accettano i nuovi compagni dei genitori, per cui non si può proprio generalizzare su questo argomento purtroppo così vasto.
Però posso riflettere su ciò che queste esperienze hanno comportato: la paura di amare. Penso che sia una paura comune, anche se poi, alla fine, la gente parla tanto ma, quando si trova il fidanzatino che dice le cose carine, si dimentica improvvisamente della paura di amare. In ogni caso, io comprendo questa paura perché sono circondata di amiche fidanzate e io sono l'unica scema che non ha il ragazzo. Forse sono un cesso a pedali, ma forse sono anche consapevole di quanto tengo a distanza le persone, un po' per il cinismo del credere che le persone non meritino fiducia ma più che altro per la paura di amare. E alla fine penso che queste due cose si possano anche collegare tra di loro.
Non ne ho idea, in realtà, però, pur non avendo alle spalle svariate separazioni tra le persone che amo, mi sento molto vicina alla voce narrante della storia (non dico "te" perché non so se parli di te stessa o hai semplicemente preso spunto da ciò che ci dice la società). In ogni caso, penso sia un'ottima riflessione... anche se sarebbe meglio che non ci fosse il bisogno di farle!
A presto, un bacio.

Recensore Junior
08/05/13, ore 20:38

Ciao.
Scusa se non metto il punto esclamativo, questa volta, ma se non fossi così bastardamente cinica, senza infanzia e assolutamente insensibile, ormai, sarei esattamente come te.
L'amore. Cristo. Cos'è questa cosa che si permette di manipolare le persone e cavare da loro il peggio, come se fosse una sanguisuga, un tiranno? È stato lui a rovinarmi, a rovinare tutta la mia vita.
La mia storia è simile alla tua, forse più complicata o forse più banale. È soltanto la fotocopia di migliaia di altre esperienze, e credo che questa sia una cosa che brucia davvero tanto; ci si dice "io soffro così tanto e in realtà il resto del mondo pensa che sia niente di che".
io veramente sono rimasta senza parole, perchè quello che hai detto è assolutamente vero. Mi hai fatto venire per la prima volta dopo tantissimo tempo voglia di riflettere al riguardo, ma davvero non ne ho la forza. È logorante, soprattutto se è una guerra che dura da dieci anni.
Ma non voglio annoiarti. Anzi, non so nemmeno cosa ci faccio qui, visto che non ho nemmeno un consiglio utile da offrirti. Lo so che non hai cercato compassione, ma è un po' un istinto umano partecipare al dolore altrui, oppure infliggerlo, no? :)
L'unica cosa che so, e che penso sappia anche tu, è che un'esperienza del genere ti cambia. Non solo momentaneamente, non solo per il breve periodo dell'adolescenza, non sarà mai il pallido ricordo da fare in una sera d'estate, mentre si sta seduti sulla veranda e si guarda le stelle. Io la vedo come una cosa permanente. Non voglio incolpare nemmeno i colpevoli della mia paura dell'amore, come hai espresso perfettamente, però so che questo muterà anche tutto il resto della mia vita, e non sono sicura di volerlo affrontare.
Bel cambiamento di tema rispetto a supermarket, eh? :) però sei stata bravissima, inutile dirlo, e sei riuscita a mantenere una grande profondità in tutto il racconto.
Bravissima, i miei complimenti; dolore in poche righe. Sia che tu l'abbia vissuto, sia che sia un personaggio fittizio, davvero, sei stata assolutamente fantastica :)
Scusami, ora me ne' vado e ti lascio in pace :D
Speri di poter leggere ancora qualcosa di così toccante e ben scritto :)
Ciao ciao, alla prossima!
The Queen :)