È la prima volta che leggo una storia su questo fandom, anche perché AMO i Miserabili e ho sempre paura di leggere schifezze colossali, coppie improponibili e cose che mi farebbero piangere di dolore (Sì, Hugo è il mio autore preferito e questa l'opera che amo di più in assoluto, quindi sono molto suscettibile al riguardo! XD), ma, per questa iniziativa, ho deciso di tentare. E devo dire che ho fatto bene.
Eponine è un personaggio molto complesso e molto bello. È difficile provare un sentimento nei suoi confronti, perché, se è vero che per certi versi si comporta davvero malissimo - soprattutto da piccola - è anche vero che da grande le sue azioni sono dettate da tanti fattori, in particolar modo dall'amore che prova per Marius. A chiunque, almeno una volta nella vita, sarà capitato di amare senza essere ricambiati, anzi, di essere considerate "solo un'amica, la migliore amica", con cui magari il famoso ragazzo di cui sopra, si sfoga sulle proprie delusioni sentimentali. Non si può, allora, non provare compassione, solidarietà e anche affetto per un personaggio come questo, dimenticandosi tutto quello che ha fatto, e persino giustificandolo (ci credi che quando canta On my own, al cinema, piansi come una bambina? Credici! XD).
Ragion per cui, trovo l'Eponine che hai abbozzato veramente ben fatta, pur nella brevità della composizione: Eponine non è una cattiva bambina; lo sono i suoi genitori, lo è l'ambiente in cui è cresciuta; Eponine sa cosa prova la piccola Cosette, ma ama i suoi genitori, loro amano lei e se i genitori maltrattano Cosette anche lei lo fa, per riflesso, perché è una bambina e in fondo i bambini sanno essere più cattivi degli adulti, soprattutto quando emulano le loro azioni e i loro pensieri. Ma poi Eponine cresce, finisce per rendersi conto delle cose come sono, suo padre si è giocato tutto ed è rimasto solo un miserabile ladro e ubriaco, quindi a tutto pensa tranne alle figlie e all'amore di cui ancora comunque hanno bisogno, mentre lei s'innamora di qualcuno che non potrà mai avere. Ma non può andare dall'adorato papà di allora a sfogarsi, perché lui, in fondo, non esiste più. E al dolore di un amore non corrisposto, si aggiunge quello di un affetto paterno che non c'è più, o forse c'è ma è sopito da qualche parte.
Mi chiedo se, alla fine, la morte non è l'unica soluzione giusta e "lieta" per Eponine; almeno così ha la consolazione di morire tra le braccia della persona amata che, nonostante non laami come vorrebbe, le vuole comunque bene.
Ok, sono consapevole che mi sono messa a sproloquiare e a fare un'analisi del personaggio in generale, che va ben oltre le parole di questo racconto! XD Scusa, ma la tua storia mi ha davvero ispirata! XD
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]. |