Recensioni per
What about the men executing orders?
di Fiele

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/05/13, ore 19:06

Se cambiando stile sei capace di scrivere certe cose...non posso che dirti che questo stile è davvero...bello. Sul serio. I dialoghi secchi e concisi, e i mezzi sorrisi. Dopotutto è un momento drammatico il loro, quindi in questo caso la prolissità centra ben poco.Mi è piaciuto questo Feliciano, triste e sconfitto, ma ancora convinto delle sue idee. Certo, la fine è drammatica, però è stata scritta bene.
Saluti da nena92

Recensore Junior
02/05/13, ore 17:38

Ciao :) 
Che dire, questa FF mi è davvero piaciuta. 
Le frasi sono d'impatto, decisive, sensazionali; perfette per una storia del genere, e in grado di trasmettere quel giusto velo di drammaticità.
In più non ci sono errori grammaticali - almeno, io non ne ho trovati- e  lo stile della FF, l'accuratezza lessicale, non possono che renderne ancora più piacevole la lettura.
Ne ho lette molte di FF che parlano del tradimento dell'Italia, ma tu non sei scaduta nel banale, anzi, hai donato alla storia un'introspezione formidabile e non troppo melensa. Forse è proprio questo il punto forte della FF.
 
Ho trovato particolarmente interessante la figura di Ludwig; un Ludwig innamorato di un'idea,  non  colui che ha agito perché costretto, come spesso viene rappresentato, ma colui che ha agito perchè si rispecchiava in quella particolare intuizione del mondo. Molte frasi a lui collegate sono degne di riflessioni più profonde; questo è raro nelle FF, ed è stata una piacevole sorpresa.
E poi, come non adorare anche Feliciano, che, con un pizzico di amara malizia, ricorda a Ludwig di come anche lui abbia tradito la sua Patria? 
Come non adorarlo, e come non provare pena per lui, quando chiede di essere lasciato morire?

Insomma, una FF che esula da un aspetto propriamente ludico, ma che, affatto pesante, riesce comunque a intrattenere e ad amareggiare. 
Complimenti vivissimi, ancora una volta.

Alla prossima,
Hadi