Prima di lasciarti questa recensione, aggiungo che mi ha fatto molto piacere non solo leggere la tua storia e constatare il tuo entusiasmo verso il contest, ma anche parlare con te nel forum: ho indetto molti contest e molto spesso mi è capitato - muovendo critiche costruttive, o facendo notare qualcosa - di venire aggredita e passare per la cretina di turno, invece il dialogo pacato è una soluzione che apprezzo moltissimo per l'inevitabile confronto di opinioni che si crea :)
Ma qui si parla della storia, quindi ti ripropongo il corposo giudizio! E magari metto la storia tra le ricordate... :)
[Recensione - giudizio]
Grammatica, lessico e sintassi: 7,5/10
Stile 7,5/10
Caratterizzazione dei personaggi 8/10
Originalità 7,5/10
Uso della citazione 5/5
Giudizio personale 3,5/5
Totale: 39/50
A livello grammaticale, ci sono diversi problemi con la punteggiatura, nello specifico con le virgole: in diverse occasioni abusi del punto fermo (va bene dare enfasi, ma con moderazione), in altre procedi in elenchi polisindetici quando dovrebbero essere asindetici, e in generale le virgole sono spesso mancanti. Dovresti usare più spesso non solo i due punti, ma anche il punto e virgola, a mio avviso. Ad esempio, in questo passaggio: “Sansa chinava il capo e abbassava lo sguardo. In segno di deferenza. In segno di paura”, quei due punti fermi sono eccessivi, sarebbe più corretto “abbassava lo sguardo in segno di deferenza, in segno di paura”; se proprio volevi mantenere il punto fermo, il primo poteva ancora starci, ma per il secondo sarebbe stata meglio una virgola. Sono piccolezze, ma ce ne sono parecchie sparse nel testo. Nulla di così terribile, sia chiaro, ma la lettura ne risente solo pochino perché ogni tanto ho faticato a raccapezzarmi dentro ad una frase.
Procedendo, il lessico da te usato è molto ricercato, molto bello e vario, e l’ho apprezzato; ogni tanto però ci si imbatte in alcune espressioni che suonano un po’ troppo pesanti e retoriche, dunque è giusto e piacevole usare un lessico ricco ma bisogna – come in ogni cosa – sape dosare con attenzione la quantità. Ci sono altre frasi che invece mi hanno lasciata un po’ perplessa, ad esempio quando dici “in cerca di una ricca caccia” ho trovato il lessico inappropriato, non si va in cerca di una caccia, quanto della preda, e anche se l’hai inteso come metonimia suona comunque straniante; oppure “ A quel pensiero la colpì un sorriso amaro”, nella quale il verbo colpire non è appropriato al contesto.
Inoltre ti segnalo quelli che probabilmente sono errori di distrazione: “Nel modo sbagliato, ma forse si” dove sì dovrebbe essere accentato; “Catlyn Tully” dovrebbe ovviamente essere “Catelyn”.
Per quanto riguarda lo stile, mi piace: è pulito e brioso, nonostante l’atmosfera malinconico che circonda Sansa, un po’ penalizzato però da quella retorica pesante di cui ti dicevo sopra, parlando del lessico. Cerca di trovare una mezza misura e poi andrà benissimo!
Quanto a caratterizzazione, beh ho proprio ritrovato la mia cara piccola Sansa (personaggio che io adoro spassionatamente, non so dove tu sia coi libri quindi non mi sbilancio! Io li ho finiti da un pezzo e li sto rileggendo or ora, soffrendo nell’attesa del seguito…): mi piace come esternamente appaia spezzata, il classico uccellino in gabbia, come tutti abbiamo imparato a conoscerla, mentre all’interno – nonostante non abbia ancora quella consapevolezza di sé che acquisterà – inizia a scintillare quel desiderio di riscatto, quella speranza mai estinta di tornare a casa, di rivedere la sua famiglia e il suo Nord. E la scena della corona di fiori mi è piaciuta davvero molto, molto azzeccata con il prompt, l’ho trovata perfetta!
Solo Joffrey non mi ha convinta troppo in quel punto: non penso che l’avrebbe lasciata in pace così facilmente, ma è solo un appunto.
Insomma, la storia mi è piaciuta – la battaglia delle Acque Nere è un momento stupendo – perché è credibile, abbastanza originale e la parte introspettiva è scorrevole, non annoia né è troppo pesante!
(P.s. aggiungo solo un piccolo appunto: durante gli eventi delle Acque Nere, Sansa ha tredici anni, non quindici come hai scritto tu!)
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