Salve! Bene, da dove iniziare? Inizio col farti subito i miei complimenti per questo componimento che hai abilmente creato. Me ne stavo lì a spulciare nella zona 'Poesia',cercando qualcosa che mi attirasse e, come un fulmine a ciel sereno, ecco la tua poesia, che dal titolo mi ha subito colpita. Poca gente intitola la propria poesia 'eremo'. L'eremo,già. Quel luogo dove ci si isola,ci si annulla e al tempo stesso distacca dal mondo esterno. Tema che, perdonami se erro, è tra i principali del tuo componimento. L'estraniarsi,l'alienarsi completamente in un mondo magnifico,quasi fiabesco,ma che nasconde del cupo,dell' orrendo (che può significare i lati oscuri dell'animo umano,o almeno io l'ho percepita così). Poi la ripetizione del ''No. Mai'' è davvero significativa. E' il rifiuto del privarsi di cose così naturali e istintive come ascoltare la voce del vento. L'unica cosa che mi era poco chiara era il ''perenne piromante bestiame'' (perdonami,di solito non afferro mai molto delle figure retoriche o dei simboli della poesia). Però nel complesso hai scritto qualcosa di irreale,surreale e magico al tempo stesso. Un invito a varcare la soglia dell'ascesi.
Ancora complimenti,sei davvero bravo/a. ;)

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