Prima di cominciare... cavolo, seriamente è andata così?
*Gli cadono le braccia*
Wow ._.
Dunque, dunque, dunque... hai raccontato (nella sezione sbagliata per di più xD =3) la storia di Medusa, di come l' amore per un dio -Poseidone precisamente, il Dio del Mare e dei Cavalli- e un errore abbiano decretato per lei l' inizio di una nuova vita: quella da mostro.
Questa trasformazione, è in gran parte dovuto ad Atena (o Athena), la Dea della Saggezza, offesa per il fatto che i due amanti abbiano deciso di scegliere il tempio di lei come punto d' incontro, per così dire.
Detto ciò, zoomiamo un pò.
All' inizio la situazione -per chi non conosce ancora la storia almeno- risulta un pò confusa, perché sono i sentimenti e proprio la confusione della tenere fanciulla a farla da padrone. Dopo poco, il racconto fa un passo indietro: si narra di come la ragazza intenda il Dio del mare quando diceva "L’avevo trovato, l’avevo amato, capivo di averlo perso". Si narra dello stupore della giovane, e di come questo divino essere l' abbia attratta e catturata senza via di scampo con una dolcezza e un candore infiniti, perfetti per una giovane.
Si passa poi all' incontro, decisamente poco pacifico, con Atena e della fuga della ragazza.
Poi un nuovo momento un pò nebuloso, che pian piano si va schiarendo e si capisce finalmente quale sia il tormento che affligge Medusa, facendola diventare un mostro sia nel corpo che nella mente.
La maledizione di Athena...
Il finale, il culmine di tutto, è il momento in cui la protagonista scopre il suo potere: quello di tramutare la carne in pietra. Lo scopre in modo terribile, quando capita la vera maledizione di Atena, respinge Kodromos e capisce la vera -se così poi realmente è- entità del suo odio.
Una frase, proprio del finale, mi ha particolarmente colpito: " Il suo volto si pietrificò, immortalando per sempre la tristezza per ciò che sarebbe potuto essere e non era stato."
Una profonda malinconia, un cordoglio per ciò che non era accaduto, per la scelta che la ragazza aveva fatto.
Ebbene, cosa dire?
We have a colossal! come diresti tu :p
Davvero un bel lavoro, intenso, semplice eppure meravigliosamente articolato.
Viva le botte d' ispirazione!! ^^
Con affetto, Laila. |