Penso sia d'obbligo recensirti questa fanfic, dopo quello che è successo :3
Il confronto tra i due Aomine non può che generare una sorta di tristezza sempre meno velata via via che la fanfic continua, fino all'apice finale - sia della lemon, sia del sentimento che schiaccia il protagonista della tua storia e della sua controparte.
Mi è piaciuto l'accenno alla AoKuro, che ha fornito un buon confronto tra i due e un buon motivo di conflitto ulteriore :3
Lo stile, poi, è abbastanza angosciante XD ma rende bene l'idea e i sentimenti dell'Aomine /vero/, diciamo così, quindi assolutamente approvato ùù
Finale a sorpresa, poi, ma logico e apprezzato. Per la lime, sì, anche per quella hai la mia approvazione.
Bella prova, lady (L)

Innanzitutto voglio iniziare dicendoti una cosa: ti adoro, ti adoro seriamente per aver scritto questa fic.
Insomma, stiamo parlando di Aomine e una selfcest si sposa perfettamente con lui, soprattutto con l'egocentrico del Touou che abbiamo qui.
Sul piano morfo-sintattico è tutto perfetto, non ho trovato alcun errore, il tuo stile è molto chiaro e l'idea del sogno mi è piaciuta tanto.
Mi è piaciuto molto poter vedere la contrapposizione tra l'annoiato ed egocentrico Aomine che viene presentato nell'Interhigh e la dolce purezza del Daiki della Teiko che ancora doveva scoprire il proprio talento, hai trattato questa cosa in maniera decisamente buona!
La AoKuro -che non è neanche tanto velata- in questo caso non mi risulta neanche fastidiosissima, il che dovresti considerarlo un grande traguardo da parte di una che quando vede anche solo una fanart di quei due chiude la finestra ad una velocità spaventosa XD
E questo è perché si capisce che il nucleo principale è quell'amore per se stesso che Daiki deve ritrovare, ancora prima di poter amare qualcun altro. E a questo è direttamente legata la passione per il basket, perché la pallacanestro è una parte del suo essere.
Fossi nell'Aomine sedicenne, quasi mi vergognerei che una cosa così semplice abbia dovuto spiegarmela un bambino con la mia stessa anima e il mio stesso cervello, perché questo significa solo che ci sarebbe potuto arrivare da solo.
E poi ti posso dire che me li sono quasi immaginati, un piccolo Aomine che prova ad amare un se stesso che si è dimenticato di lui nonostante abbia bisogno della sua presenza.
Ti metto nei preferiti (anzi no. L'HO GIA' FATTO.).
Baci!

<i>Son Ken</i>, che stava in quel gruppetto di fujoshi -e fudanshi!- che ha dato origine a tutto questo