Recensioni per
La Quinta Sposa
di GinevraCorvino

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/05/13, ore 15:53

Cara Ginevra, devi sapere che ti avevo scritto una perla di recensione, lunga, dettagliata, sono andata a pubblicarla e sembrava fosse tutto ok, invece....! Il computer mi è andato in tilt e la recensione a quanto vedo non ti è nemmeno arrivata! E caspita! Come si suol dire, non mi va bene una!
Non mi rimane che riscrivertela da capo e stavolta prima di pubblicartela la salvo, così non corro il rischio di doverla rifare una terza volta (anche perchè il mio tempo al pc è veramente limitato).
Allora... aspettavo una tua nuova pubblicazione, sono venuta a guardare nella tua pagina e mi ha attratta il titolo della tua storia, la quinta sposa. Poi ho letto l'introduzione e.... ho visto "Ispirata alla fiaba di Barbablu". 
La fiaba di Barbablu! Una delle fiabe che conoscevo benissimo da bambina, da quanto non ci pensavo, da un buon decennio credo, ma la ricordo ancora abbastanza bene.
E così tu hai descritto la vicenda della quinta sposa, una delle sue povere vittime. Mi sono fiondata a leggere, era una tua poesia, era ispirata ad una fiaba che amavo da piccolina, cosa volere di più?
Ho amato la struttura della tua poesia, tanto per cominciare. Lo stile. E' tutto altamente lirico. Poi c'è il coro negli intermezzi, la struttura mi ricorda molto le tragedie greche, lo sai? Ti sei ispirata a quelle? (non so nemmeno se hai fatto il classico, però... mi ricordi le tragedie greche, chissà se ci ho azzeccato).
Dunque, ho amato la struttura, tanto per cominciare. Lo stile è altamente elegante e ricercato, l'ho detto che è una lirica, non una semplice poesia.
Ho amato le frasi del coro, le descrizioni di lui e lei. Lui forse principe forse mercenario, lei forse principessa o probabilmente sgualdrina, ma entrambi uomo e donna, questo sì. Come se le origini di Barbablu e della sua donna fossero indefinite, l'unica certezza che si ha è che sono un uomo e una donna.
Poi ho amato l'excursus sugli artisti di corte, sbadati perchè non si accorgono che la moglie cambia continuamente, non si accorgono, nel farle il ritratto, che è un'altra donna, anzi, non si accorgono che le mogli cambiano sempre.
Ricca e ricercata la descrizione dell'innocenza strappata della quinta moglie, bellissime metafore, ali di farfalla toccate. Bellissime metafore, davvero, nulla da aggiungere.
POi la lirica prosegue e si arriva alla tragedia. La quinta sposa scopre cosa ne è stato di altre quattro. E fa la loro stessa fine. L'assassino piange (qui hai mostrato un minimo di lato umano di Barbablu) e poi ha fame, deve cercarne una nuova, una rosa nuova.
Bellissimo, davvero. 
A parte il fatto che ho avuto un flashback nel leggere la tua poesia, mi si sono proiettate davanti le immagini della fiaba che leggevo da piccola. Ricordo come leggevo la storia, i disegni (soprattutto il disegno, abbastanza macabro, del momento in cui l'ultima moglie scopre i cadaveri delle poverette che l'hanno preceduta).
Insomma, mi hai fatto fare un tuffo nel passato.
Ho riletto la fiaba in versione poetica, cantata quasi. C'era un ritmo perfetto. Una ricercatezza unica.
Ho amato questa poesia, non potevo non scriverti tutto quanto ed ecco che è uscita una bella recensione corposa.
Tanti complimenti, Ginevra, e grazie.
Hai avuto un'idea originalissima, chi mai tratterebbe la fiaba di Barbablu? In una poesia con gli intermezzi di un coro?
Bellissima l'idea, lo stile, tutto quanto insomma. L'ho amata.
Ecco, appunto, non so che altro dirti. Solo che è magnifica.
Tantissimi complimenti per questa splendida idea e per come l'hai sviluppata. Ne sono proprio contenta.
Bravissima e grazie per le emozioni che mi hanno sommersa. 
Kiss :)