Recensioni per
Preghiera d'a-more
di miss dark

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/05/13, ore 21:42

Tutto in minuscolo, dall'inizio alla fine. Anche quel dio iniziale, che non è invocazione, ma semplice esclamazione, forte imposizione di voce che attira l'attenzione. Una rima, e una musicalità improvvisa, finale, quando prendi consapevolezza, e metti quell'amore interrogativo in rima con un verbo che muore. una morte in negativo, perché è un'angoscia che non muore, e che quindi resta viva e contrapposta all'amore. E tutta l'ambiguità che è tipica dell'amore stesso, che è tipica di chi finalmente si domanda "Ma questo amore che cos'è?" e finalmente si accorge di non saper rispondere.
Resto al tempo stesso senza fiato e privo di compassione nel leggere, a causa del mio rapporto sgangherato con l'amore (parafrasando guccini direi "ma sai cosa pensi d'amore e lui cosa pensi di me") e a causa del tuo modo di scrivere sempre impeccabile nella sua semplicità, nel suo "ermetismo" oserei dire.
Ma una piccola lucina te la lasci...quel "forse addirittura so chi è l'amore mio" che sembra buttato lì, d'istinto, forse per dare musicalità o un ritmo al testo, e che invece io vedo come qualcosa di importante, qualcosa di cui non vuoi parlare ma vuoi far sapere che c'è, che esiste. O sbaglio?
Resti sempre la mia scrittrice preferita in questo sito: sei bravissima! :)

Recensore Junior
18/05/13, ore 12:05

Mi hai tolto il respiro... Oggettivamente, mi hai quasi ucciso per non riuscire a trovare un punto in cui fermarsi e respirare XD Menomale che mi sono abituato un po' con Ginsberg e vari. No, a parte gli scherzi è molto bella e forte, complimenti. Non vorrei dire qualcosa di sbagliato, ma si vede che è stata scritta di getto, ispirata a un sentimento molto forte. Davvero bella. Bellissimo il "tum tum", da lì il gioco dei suoni si fa fitto e soffocante e solo alla fine si capisce il perché... Dopo tante parole (amore, io amo, soffro tanto per amore ecc) alla fine si raggiunge la radice del problema in maniera magnifica quanto spiazzante (che ho fatto io per non riuscirti ad amare?). In effetti è molto vero: per certi errori o sofferenze non c'è che da vedere tutto l'errore in se stessi... In certi ritorni indietro e ripetizioni mi ha molto ricordato le poesie della Valduga, in particolare una sestina, ma non mi ricordo il titolo D:
Volevo dire qualcosa d'altro ma non mi ricordo più cosa -.- In ogni caso brava, riesce ad essere molto nuova e al contempo riusa temi abusati senza che essi appaiano come tali... Ciao!