Ciao! E' da un po' di tempo che manco da efp e da questo fandom in particolare, così mi fa veramente piacere tornarci e scoprire nuove cose interessanti da leggere. Ho iniziato adesso la tua fic e devo dire che mi ha convinto: è scritta bene, in modo chiaro e scorrevole, e ricostruisce alla perfezione l'ambientazione della serie. Anche Neal e Peter, per quanto sia solo un brevissimo missing moment introspettivo, sono ben caratterizzati.
Mi è piaciuta l'idea, senza dubbio originale, di raccontare i personaggi e le loro azioni attraverso figure e mosse degli scacchi... è un'analogia convincente e ben si presta a rappresentare Neal e Peter che in effetti sembrano spesso intrecciare tra loro, nei loro rapporti di lavoro e di amicizia, una complessa partita a scacchi, in cui i ruoli si confondono e i rapporti di forza sono mutevoli. Impossibile capire prima chi vincerà e chi perderà.
Interessante e ben resa.
A presto, buon week-end.

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Ehyyyyy!
In genere sei tu che recensisci me, ma quando scrivi sono contenta ^_^
Quindi U.U Forse tu non sei ancora arrivata alla puntata della seconda serie in cui si racconta il primo arresto di Neal, e in tal caso ti consiglio di mettere What if? Altrimenti mettilo comunque, perchè sai com'è andata :P

D'accordo, la smetto di comportarmi come Hermione e ricomincio a fare la recensitrice (?) normale U_U 
La storia è comunque molto bella, le frasi non sono complicate e i paragoni sono molto azzeccati (?). Ah, e poi non so se conosci Keller, ma comunque ti accorgerai che Neal e gli scacchi hanno molto a che fare :D
Brava, brava, brava U.U 
Un bacione e a presto (ho pubblicato un nuovo capitolo ;) )
Ciaoooo <3

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Aw. What if? (direi, dato che oramai sappiamo come è avvenuto il momento dell'arresto) molto carina. Mi piace il paragone e mi piacciono in particolar modo l'ultime frasi <3

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Sono poche le volte che recensisco.
Per mancanza di tempo, soprattutto. E un po', legato a questo, per il fatto che, per me, recensire significa riflettere molto; non mi accontento di poche parole scarabocchiate in fretta. No. Ci vuole tempo; e di tempo ne ho sempre troppo poco.
Tuttavia, questa piccola meraviglia in cui sono inciampata per caso merita un commento appropriato.
Di come tu sia riuscita a creare un'atmosfera di attesa e velata ironia. Non quella che fa sorridere, ma quell'aprosdoketon, quel rovesciamento gustoso che chi segue la serie sa ben afferrare e che rende piacevolissima la lettura. Neal, in effetti, è un re.
Un re sotto molti aspetti; un re senza regno e senza corona.
E di questo suo atteggiamento, di ribalta e insieme sfuggevolezza, sei riuscita a dare un'immagine viva, palpabile.
Come di Peter: l'agente soddisfatto, il vincitore di una partita a scacchi troppo a lungo posticipata nel suo finale. E la conclusione tanto attesa è proprio quell'agrodolce degli scacchi: la vittoria e un pizzico di inebetita incredulità. Come se, effettivamente, ci fosse dell'altro dietro.
Peter come pedone; e Neal come cavallo.
Davvero. Scelta migliore e più icastica non petava esserci.
E per questa idea, oltre che per la resa accurata anche dal punto di vista stilistico (cosa sempre più rara, ormai. E per questo meriti davvero un plauso particolare), ti faccio i miei più vivi e sinceri complimenti.
Avalon

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