Recensioni per
Nato il 28 gennaio
di Fanelia
inizia alla grande, così intenso da darmi i brividi. è emozionante leggere Terence che analizza la sua vita anni dopo, i sentimenti sono così intensi e pulsanti da mostrarsi ancora vivi al lettore,un amore e una passione che vince lo scorrere logorante del tempo |
Ho trovato molto belle e azzeccate soprattutto le citazioni, inserite al momento giusto e che finivano con lo sposarsi alla perfezione con tutto il testo. |
Ohoh, ma cosa abbiamo qui? Terence *-* Oh god. L'ho sempre amato. |
Daaai, sono la prima del programma a recensire? Mi sento putente ò.ò |
Eccomi carissima, alla fine ho deciso di iniziare con questa storia perché, da quel poco che ricordo, posso dirti che adoravo davvero il personaggio di Terence. Ero decisamente troppo piccola quando guardavo quest'anime, perché mi possa ricordare la storia, ma di certo non ci si scorda delle prime cotte dovute alla televisione, giusto? Ecco, ora che sono incappata in questa fanfiction, posso dire che Terence era una di queste. |
Ho visto il link della tua storia in un gruppo su facebook e non ho resistito alla tentazione di leggerla. |
E ora finalmente conosciamo la verità direttamente dalle parole del duca, la verità dei sentimenti e di come lui ha vissuto quella storia che così ben conosciamo... Ma la storia che stiamo imparando a conoscere forse avrà dei risvolti nuovi, diversi. Nelle parole di terence c'è il dolore e anche la consapevolezza della maturità. Io ci vedo anche la speranza di una realtà diversa da quella che ci ha consegnato la mizuki... Il lavoro di approfondimento introspettivo del personaggio ti è congeniale così come il raggiungimento attraverso di lui di una spiccata empatia con il lettore. Chapeau per questo terence così vivo e vero, anziano ma sempre giovane nel sentire e nell'amare la sua eterna meta. Ci riserverà dolci sorprese??? Aspetto |
Non potevo non commentare questo capolavoro epistolare, sui dolori del giovane Terence...( Goethe docet!) |
Sono senza parole: perché ogni volta che scrivi riesci a creare un piccolo capolavoro? Anche questa storia ha tutta l'aria di esserlo, forse anche più dell'altra.. la narrazione in prima persona, il tono malinconico di chi è arrivato alla fine dell'esistenza, sono perfetti! Terence è un'anima ferita, non potrebbe parlare diversamente; forse nella vecchiaia si sarà addolcito un po', ma la base è riconoscibilissima, inconfondibile; le ferite dell'infanzia hanno il potere di condizionare una vita intera, e lasciano la loro impronta amara anche alle persone che sembrano più riuscite nella vita: il tono malinconico del nostro caro Terry dice proprio questo prima delle sue parole; e il ricordo di quell'amore disperato e finito (Candy è morta, vero?) serpeggia per attraversare tutta una vita, una vita che si annuncia ricca di colpi di scena e avvenimenti dolceamari. Mi piace davvero il dialogo col lettore, sorta di sfogo, necessaria a chi porta dentro sè un grande dolore, e cerca il conforto della condivisione, soprattutto alla fine del percorso, quando si cerca anche un'assoluzione. I toni sono accorati ma lievi, non colpiscono mai il lettore in modo crudo, per questo rimangono più in profondità. Bravissima, complimenti, ci sarebbero tantissime altre cose da aggiungere, che non so quali dire; dico solo: continua!! |