Recensioni per
Il Senso di una Fine
di nightswimming

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/07/13, ore 16:37

 Donna, tu mi ucciderai, prima o poi. So che non dovrei parlare perché ho deciso da sola di leggerla, però davvero non ce la posso fare. Quanto è triste? Il tuo angst mi distrugge. È così vero, sentito, corrosivo, che è davvero letale. Ti scava dentro. E io non avrei dovuto sottolineare la OS, pensandola breve e quindi non così terribile (tu avevi pure avvertito!), e invece … Sono distrutta, sappilo. È talmente bella e terribile che io boh. Ti scrivo solo per dirti che mi è piaciuta, anche se un poco ti odio. Però sei talmente brava che non posso incolparti! <3 Sappi che sei una tra le mie autrici preferite in assoluto. *-*
Ross 

Recensore Junior
04/06/13, ore 18:00

E' chiaro che adoro ogni tua storia, ogni volta che ne compare una nuova faccio i salti di gioia! Appena lo stress da esami si smaltisce un po', mi recupero anche le altre!
Questa non potevo proprio esimermi dal leggerla e dal commentarla, dato che ho letto "Il senso di una fine" di Barnes proprio questa settimana fa. E questa è una piacevolissima coincidenza, anche se questa fanfic è una delle più dolorose che ho letto.
Come al solito i tuoi personaggi sono caratterizzati benissimo, sono così vividi e umani, come Sherlock e Harry in "Due", così John qui. E' un John che spezza il cuore, un John che si vorrebbe abbracciare e tenere stretto a sé per sempre, se questo potesse servire a qualcosa.
Le post-Reichenbach sono dolorose, ma alla fine si tratta di una sensazione dolceamara perché si ha la consapevolezza che prima o poi Sherlock tornerà e lui e John potranno riabbracciarsi. Ma qui non c'è speranza, Sherlock è morto per davvero, il cuore di John è definitivamente spezzato. Non si può tornare indietro. Non ci sarà un altro miracolo.
L'ultima parte è davvero straziante, con John che cerca di andare avanti, di condurre una vita normale e la consapevolezza di avere Sherlock nel cuore e nella testa, che la presenza (o l'assenza) di Sherlock lo accompagnerà per sempre, che sentirà sempre la sua mancanza, che rimarrà sempre qualcosa di non detto tra loro due e che ora non ci può più fare niente. Mi fa piangere. John è un personaggio così dolce. E' buono.
La fugace comparsa di Mycroft è un'altra stilettata al cuore. Sono molto affezionata a lui e credo che la sua figura sia molto più sola e tragica di quella di Sherlock e qui tu lo fai capire benissimo. Non gli rimane più nessuno. Ho in mente una delle scene finali di Reichenbach in cui lui si prende la testa tra le mani, disperato. Fa ancora male.
Poi, il suicidio di Sherlock. Ho letto da più parti che è improbabile che Sherlock prenda mai in considerazione l'idea del suicidio, ma qui tu lo rendi perfettamente credibile e trovo anche credibile il fatto che lo faccia con dei sonniferi. E' una morte sarcastica, come hai detto tu.
Le parti che più mi hanno colpito sono tutte verso la fine: i ricordi senza ordine di John, tutti così precisi e così significativi. Si può riuscire a vedere tutto il loro rapporto la sua peculiare ambiguità in quelle poche righe. Si riesce ad intravedere quello che è stato e quello che avrebbe potuto essere. L'aspetto di Sherlock al matrimonio di John. John è innamorato di Sherlock e lo rimane sempre, anche se certo non ha intenzione di ammetterlo, non ha intenzione di pensarci. E infine la sterilità di John. E' perfetta. Potrebbe suonare male come affermazione, ma trovo che completi il personaggio. Un uomo distrutto, che non può dar vita. Che non può più amare, perché ha perso la persona che amava. E che probabilmente lo ricambiava, ma chi sa, cosa possiamo dire del cuore di Sherlock Holmes?
Quindi, complimenti per questa fanfic, l'ho amata moltissimo, anche se è stato doloroso leggerla.
Sei davvero bravissima! Spero che gli esami continuino a renderti così produttiva! :P
Un bacione,
Deirdre

Recensore Master
31/05/13, ore 15:13

Ho avuto il magone tutto il tempo e ce l'ho ogni volta che la rileggo... sì, perché da brava masochista mica mi accontento di una lettura sola...e  poi, diciamolo francamente, è splendida e davvero toccante.
Ma il groppo in gola l'ho avuto per Sherlock, non per John. Sherlock non c'è, eppure in questa storia è presente, e riesci a far capire quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a quel gesto, in quel particolare giorno. Il lettore vede ciò che John non riesce o non vuole vedere, o forse non può permettersi di farlo, perché soffermarsi a pensare probabilmente finirebbe per infrangere quel precario equilibrio di normalità che è la sua vita. Che non è molto, ma è tutto ciò che gli permette di tirare avanti.

Recensore Master
30/05/13, ore 12:58

No, confessa la verità: tu ci vuoi male! A parte che io, per principio, sono contraria all'uccisione dei personaggi, ma quando li amo poi! Però ti capisco, eh, l'attesa è troppo lunga. Comunque, anche ci fai patire come in una tortura cinese, apprezzo il fatto che tu sia così produttiva! Perché mi piace sempre leggerti, anche se mi affonghi nell'angts! Però mi fatre sempre restare il povero John T_T UN volta vorrei Sherlock che resta, magari da anziano, dopo una bella vita insieme. Mi rendo conto che nn reggerebbe molto, quello sarebbe un contesto in cui vedrei bene il suicidio di Holmes, ecco.
Tu invece sei proprio terribile, glielo fai fare nel giorno dell'anniversario di John! Cattivissima! XD Principalmente mi è piaciuto il modo in cui John evita di fare troppi collegamenti tra la morte di Sherlock ed il suo matrimonio, doloroso eppure l'unica cosa da fare per andare avanti.
Adesso vorrei un brattolo di maionese per migliorare questa tristerrima insalata di riso e affogare il mio dolore. Grazie tante, eh! XD
Alla prossima!
Sara

Nuovo recensore
30/05/13, ore 09:20

Questa storia è... oh. Mi ha lasciata davvero con la bocca semiaperta, sospesa, perchè tutto in questa storia è sospeso: l'unico fatto netto e concluso, cioè la morte di Sherlock, lascia mille porte aperte e questioni che non troveranno mai una fine. John che continua a chiedersi perchè, che contiua ad aspettare, che lascia senza definizione il tipo di amore che provava per Sherlock, non riuscendo a dare un perchè. E anche alla fine, quando scende a patti con la realtà, continua a inseguirlo in sogno senza mai arrivare a raggiungerlo, e così Sherlock rimane come sempre qualcosa di indefinito, misterioso, inafferrabile anche nella morte.
E' una one shot davvero delicata e ben scritta, i miei complimenti :3 se questo è il risultato di un sfogo post-studio, ne è valsa la pena!