Ciao!
Cosa posso dire?
Inizio col dire che mi hai piacevolmente ricordato, per certi versi, Gibran ne "Il profeta", un capolavoro che non leggo da tanto, ma che mi ha segnata profondamente pur essendo atea e anticlericale.
L'invito a resistere, continuare a mettercela tutta, essendo che in questo periodo mi trovo in stallo e non so come uscire da una situazione che mi ha messo in crisi, beh, la prendo sul personale e forse, girovagando, doveva essere "destino" che ti leggessi.
Mi è molto piaciuto il tutto e non nulla da rimbeccarti contro.
Spero vivamente di leggerti ancora.
Per ora mi dileguo, non senza averti fatto i miei complimenti.
Un saluto,
Barbara. |