Mi hai abituato male. Leggere questo capitolo è stato un po’ come tentare di abbattere un muro di cemento armato che rispondeva anche a tono ai colpi.
E’ la cosa più dura che tu abbia mai scritto. Tutto il capitolo è pervaso da un aura non di malvagità, ne di cattiveria, ma di crudezza, di tensione, di pressione. E questo in ogni singola componente: dal linguaggio, alle descrizioni, i dialoghi, le riflessioni e le situazioni.
Sembra quasi di star leggendo un thriller psicologico nero.
Non fraintendermi però, ciò non vuol dire che è una brutta cosa o che sia scritto male, ma solo che, semplicemente, non me lo aspettavo così duro e brutale se mi passi il termine.
Neli’Vael è il rovescio della situazione galattica se così si può dire. Di solito sono le altre specie ad essere razziste nei confronti dei Quarian ed ora invece è lei ad apparire razzista nei confronti delle altre specie, vuoi per odio o per qualche altro pensiero a lei personale sulla visione fisica e ideologica delle altre specie. Non si trova bene neanche tra i suoi simili e le sue affermazioni, come il suo stesso linguaggio, appaiono dure e estremamente pessimistiche.
Ad essere sinceri ho qualche dubbio su alcune sue parole: “Si tratta di un progetto che viene portato avanti da eoni, decine di miliardi di anni, forse iniziato dall’impulso geniale di qualcuno proveniente da Andromeda”. Quel decine di miliardi di anni vorrebbe dire prima del Big Bang stesso? Dato che la collocazione temporale di tale evento è circa 13,7 miliardi di anni fa mi sembra esagerato pensare che il progetto venga addirittura prima della creazione stessa. La cosa di Andromeda poi mi sembra assai strana, cioè, ammettendo che davvero sia stato creato nella galassia di Andromeda, come avrebbe fatto ad arrivare fino a noi? Certo tutto è possibile nel mondo di Mass Effect, però non so, non mi convince la cosa.
Nel suo profondo pessimismo e nella sua eterna oscurità riesce sicuramente a spiccare, non tanto per essere una dei protagonisti della vicenda, ma proprio per la sua mentalità. Intelligente, calcolatrice e cupa. Ho timore che più avanti possa diventar più una nemica che un’alleata. Psicologicamente mi affascina molto, anche perché di personaggi così cupi e ben caratterizzati se ne vedono assai pochi.
Veniamo al comandante. Per il quale non so con che aggettivi rivolgermi. Ha atteggiamenti contradditori, fumosi, rapaci, squilibri psicologici, qualche pensiero macabro, allucinazioni e una dose di perversità che non guasta mai. Nell’insieme mi vien difficile persino confrontarlo con quello che abbiamo visto in Keelah. Certo non è che anche in quella storia fosse messo poi benissimo, ma qui sembra abbia raggiunto l’apice del suo malessere.
L’atteggiamento con la Traynor, i pensieri su Hackett, i fugaci pensieri rivolti a Tali e a Liara, tutto sembra voler presagire un ritiro del comandante per autocombustione o shock neurale.
Nel suo spazio riesce a essere il personaggio più difficile da leggere e ad apprezzare, perché sarebbe facile liquidarlo con un “Questo è pazzo! Internatelo” o un “Il suo cuore deve essere fatto di plastilina, metallo e sangue tutto tenuto insieme da del nastro adesivo”, ma non lo si deve fare. Si sottovaluterebbe la profondità reale del personaggio che ci vuoi proporre e che, benchè gli atteggiamenti si confondano tra loro, ha sicuramente ben donde di alcuni sui pensieri e problemi.
La Traynor mi fa paura. Nel senso che la cara ragazza sembra essere diventata un hacker degno della “Via della Seta” o di una qualsiasi Darknet. Intercettare delle mail dell’Ombra? Decifrare i suoi codici personali? E bypassare altri firewall? Gente alzatevi in piedi perché Samantha Traynor è il nuovo Dio degli hacker!
Ora non voglio mettermi a fare il rompi, lo so che la ragazza è brava con i computer, ma da qui a operare delle decrittazioni dei codici dell’Ombra ne passa. Cioè me lo sarei aspettato da Tali, ma non dalla Traynor. Forse proprio perché era insospettabile, ma non so xD la ragazza mi ha decisamente sorpreso.
Se poi lei è il Dio degli Hacker non so cosa possa essere Tali. Programmare un Geth per autodistruggersi, ok, lo avrei capito se fosse stato un soldatino qualunque, ma qui si tratta di Legion! Per operare una programmazione del genere la piattaforma doveva essere necessariamente online o, se fosse stata offline, sarebbe servito un mucchio di tempo a Tali per inserire questa programmazione poiché avrebbe dovuto mettere Legion su un tavolo, aprirgli letteralmente il cranio e modificare il suo hardware. La seconda opzione è palese che non sia stata possibile, ma la seconda è forse ancora più impossibile, visto che dubito fortemente che Legion non si sarebbe accorto di una incursione per inserire una modifica di tale portata. Inoltre tutti i Geth a lui collegati danno una tale potenza di calcolo che è impossibile riuscire ad effettuare un hacking sistemico e virale così vasto. O almeno questo è quello che io credo secondo tutte le ricerche che ho fatto e le varie ipotesi che ho creato basandomi su tutti i dati della mia materia di riferimento e su quelli forniti da Mass Effect.
Ammetto di essere stato decisamente pignolo e me ne scuso, ma la questione Quarian-Geth con elemento informatico mi sta particolarmente a cuore.
Chiudiamo con l’ultimo passaggio. Mio Dio se la tensione era alta! Mi stavi quasi per ridurre alle lacrime sappilo ç-ç
Però non mi sarei aspettato nulla di diverso per il finale di questo emozionante capitolo. Una conclusione, un discorso che tra Shepard e Tali pare più essere una guerra. Scontri di ideali, di sogni, di aspirazioni, di emozioni e di cuore. Ho temuto davvero per l’incolumità di entrambi. Un magistrale atto preparatorio per un confronto davvero duro in cui le parole pesano come macigni e tutto viene messo in discussione. Un thriller psicologico nero.
E’ stato difficile arrivare a fondo della vicenda, ma mi è davvero piaciuto molto questo capitolo. Riesci sempre a sorprendermi amica mia :D
Adesso mi aspetto ancora più grandi prove per i nostri protagonisti e per il mio cuore che dovrà farsi forza per fronteggiare tanti altri momenti duri e forti come quelli di cui abbiamo appena parlato. Adoro ancora di più il tuo stile poetico che riesce ad integrarsi ed ampliarsi ulteriormente sotto tanti luci, come questa cupa su cui si vede una cura certosina e attenta per ogni vocabolo che rende il tutto anche musicale, tetro, ma musicale.
Ed allora un inchino e un applauso \^.^/ perché te li meriti tutti. In attesa del continuo di questa fantastica, e cupa, storia ti mando un abbraccione ginormico!!!
*Murkrow ha paura lui stesso del buio della storia e vola via* |