Recensioni per
Prometti di ricordarmi
di Fiele

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/06/13, ore 12:30

Io, ho pianto. Sul serio. La storia mi ha commossa. E non ho mai letto la doijunshi (o come si scrive) che tu hai citato nella trama. Ma è stato lo stesso bellissimo e originale. Ho sentito la sofferenza di Feliciano, che invecchia come qualsiasi essere umano e nonostante l'avesse deciso lui di invecchiare, soffre. Soffre perché sa' che dovrà morire, come qualsiasi essere umano. E si sente sciocco per aver desiderato tanto ardentemente una cosa che i normali essere umani detestano ed evitano, ma con la quale ci devono convivere perché è inevitabile e fa parte della natura umana: la morte. Dio, è stato struggente anche il pezzo di Ludwig che vede Feliciano, dopo tanti anni (ma per lui forse solo secondi) e non trova le parole per descriverlo, anche perché trovarle sarebbe per lui l'ineluttabile quanto triste verità che il suo compagno dovrà morire.
Mi ha distrutta e commossa l'invidia che si legge tra le righe, che Feliciano prova per Ludwig. Lui è rimasto giovane e forte, e gli anni per lui sono solo secondi e non pesanti catene che deve trascinarsi dietro con la paura che prima o poi verranno spezzate dalla morte. Oddio, sembro una specie di pseudo- critica da quattro soldi con questa recensione, ma tu mi stai ispirando un sacco. Ho pianto quando ha cacciato via malamente il tedesco, intimandogli di non venire più a cercarlo.
Infine mi ha commossa la parte finale. Ludwig alla porta, che nonostante tutto non si è arreso all'idea di rivedere Feliciano. E Feliciano, ormai vecchio, che con tristezza e disperazione ricorda tutto di Ludwig, di come si sono amati (in ogni senso) e del suo disperato, quanto umano, desiderio che Ludwig lo ricordi esattamente come la loro prima volta: un ragazzo ventenne allegro e spensierato, che lo amato più di ogni altra cosa al mondo.
Ti sto scrivendo questa recensione con il magone alla gola e gli occhi umidi (sì, è imbarazzante lo riconosco, ma dato che mi succede poche volte, quando succede mi lascio andare), cercando di rileggere le ultime righe, le più belle, nelle quali Feliciano chiede a Ludwig di ricordarlo come lo ha visto per la prima volta. E nonostante detesti l'idea di morire e ne abbia una paura folle, che non ha mai provato così tanto, cerchi di consolarsi con l'idea che la sua immagine di ragazzo giovane e in forze, che lui ha smesso di essere tempo fa, sopravviverà nella memoria di Ludwig, che non morirà mai.
Lui vivrà per sempre nei ricordi di una persona che non morirà mai e che ha amato. è pura poesia e la riflessione finale del protagonista, nonostante conservi ancora un fondo di amarezza, è bellissima per quanto semplice: "Era tutto ciò che un umano poteva desiderare, dopotutto." è vero, l'uomo cerca di consolarsi che in qualche modo, dopo la sua morte, verrà ricordato da qualcuno e continuerà a "vivere" per sempre.
Bella,struggente ed emozionante, complimenti.
Saluti da nena92
Ps: mi duole ammetterlo, ma ti sei mangiata una parola nell'ultima riga, e non credo che sia un effetto voluto, o forse è solo una mia impressione. comunque è la frase "si rese conto di quanto ancora desiderasse." Lì si interrompe. Desiderasse cosa? vivere?
Pps: mi piace il nome Vincenzo e il fatto che Feliciano possieda una libreria.
Ppps: l'esperienza di Vincenzo con Germania mi ricorda tanto una puntata di Hetalia, la nuova seria, in cui il protagonista è Francia. Mi riferisco al fatto di quando Vincenzo pensa che tra un paio di anni avrebbe rivisto quell'uomo, Germania, ancora giovane e bello nonostante siano passati un sacco di anni.