Recensioni per
Persone grigie.
di Katniss_Lovegood

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/06/13, ore 22:09

Ciao!
Questa tua storia è molto bella, mi rappresenta tantissimo, anche io mi sento "gialla" invece che "grigia", per metterla in questi termini.
Per fare un esempio, anche io tutte le volte che vado a scuola e vedo i miei compagni arrivare, tutti con le stesse scarpe, tutti con gli stessi vestiti, tutti con gli stessi modi di fare, mi sento malissimo, come se un senso d'oppressione m'invadesse. Non riesco a sopportare di vederli tutti così uguali, convinti invece di essere unici.
Ma ritorniamo al tuo scritto.
Mi piace molto quel pezzo dove dici "Perché tutti amano il cielo azzurro e nessuno ama il ticchettio della pioggia sul tetto e sulle finestre? La gente si tappa le orecchie quando sente il rumore del vento, si nasconde sotto qualcosa quando sente le prime gocce di pioggia, si ripara quando sente troppo calore del sole. Perché la gente si nasconde? Perché non affronta i propri problemi al posto che aggirarli?". Ora ti spiego perché. Secondo me questo passo qua è la chiave della tua storia e, oltre a questo, è la rappresentazione della società odierna.
Girare attorno ad un problema è molto più semplice che affrontarlo; basta guardare a come la maggior parte delle persone si atteggia di fronte alla propria vita quotidiana, per fare un esempio da studentessa, mi capita spesso di sentirmi dire "Questo esercizio non mi viene, lo copio domani". Ovviamente questo è un esempio molto banale (anche io ho copiato dei compiti, non sono una santa), il problema è che le persone si comportano in questo modo anche in situazioni che non possono, che non devono essere aggirate e questo mi da molto fastidio.
Okay, la smetto di tergiversare visto che, a proposito di esercizi, ho algebra da finire (esempio di affermazione inutile).
L'unica cosa con cui non sono totalmente d'accordo è l'ultima frase. Noi non dobbiamo aspettare e sperare di trovare qualcuno come noi. Qualcuno come noi non c'è. Siamo un giallo, l'altro rosso, uno verde, eccetera. Noi non dobbiamo aspettare e sperare, noi dobbiamo agire. Noi dobbiamo essere i primi a trasmettere la diversità ai nostri figli, o ai nostri amici. Ovviamente, mi rendo conto che è difficile. Una persona gialla in mezzo a tanti grigi non può fare praticamente nulla; ma magari grazie ad essa ci sarà un altro che si distinguerà, e poi un altro, e un altro ancora. Il fatto è che non dobbiamo lamentarci della massa, ma dobbiamo agire per ricreare la diversità.
Ora che ho fatto il mio discorso "rivoluzionario" (?) posso andare a finire i compiti, aggiungendo alla fine che questo tuo scritto mi piace davvero molto e per questo lo metto nei preferiti.
Bene, complimenti allora e finisco il mio sproloquio noioso davvero questa volta (sperando di essermi spiegata a dovere).
Complimenti ancora,
Valentina.
(Recensione modificata il 05/06/2013 - 10:10 pm)