Giudizio ottenuto dalla storia al secondo girone del Pop VS Metal Contest indetto dalla sottoscritta:
Grammatica e lessico: 7.5/10.
Stile: 10/10.
Originalità: 8/15.
IC dei personaggi: 15/15.
Uso della canzone: 9/10.
Gradimento personale: 4/5.
Punteggio totale: 53.5/65.
Giudizio:
Premetto che io con One Piece sono indietro anni luce; di Tashigi ho solo un vago, vaghissimo ricordo, devo ammetterlo. Per valutarla mi sono basata su ciò che riuscivo a ripescare dalla mia testolina e sulla pagina di Wikipedia, fatta tra l’altro piuttosto bene in questo caso.
Detto questo, parliamo della tua fanfiction ^^ allora, nel testo ho trovato qualche errore di grammatica non proprio trascurabile. Nulla di ripetuto più volte, in realtà, ma sviste di questo genere in storie brevi incidono parecchio: i racconti corti andrebbero gustati tutto d’un fiato, se ci si deve interrompere a storcere il naso per qualche difetto più o meno grave la fanfiction perde parecchio del suo appeal! Bando alle ciance, ti elenco ciò che ho trovato.
- “ti stupisci quando lo fa una ragazza che, nonostante non hai mai visto prima, ti sembra troppo familiare.” – Le proposizioni introdotte da “nonostante”, “malgrado”, “sebbene” e via dicendo sono dette concessive e vogliono il congiuntivo come modo verbale (a meno che non siano introdotte da “anche se”, ma questo non è il caso). La frase scritta correttamente è quindi questa: “nonostante tu non l’abbia mai vista prima”. Come avrai notato ho aggiunto un paio di pronomi e ho concordato il participio con il nome a cui si riferisce, accorgimenti necessari per migliorarla e renderla più comprensibile.
- “Agisci d’istinto e ti fiondi sull’asfalto, in modo che lei non cada con la faccia al suolo, facendo in modo che cada sulle tue braccia.” – Nulla di prettamente scorretto qui, ma hai ripetuto quasi la stessa frase due volte! In modo che lei non cada, facendo in modo che cada… è praticamente la stessa cosa. Secondo me un buon modo per snellire la frase è questo: “in modo che lei cada sulle tue braccia anziché con la faccia al suolo”. Cerca di evitare il più possibile costruzioni identiche, risultano piuttosto pesanti al lettore. ^^’
- “È curiosa quella ragazza, diversa dagli altri; non credi né hai mai creduto alle sole impressioni che la gente ti da, ma quella ti sembra totalmente diversa che ti fa venir voglia di conoscerla.” – Ho due cose da dire riguardo questa frase. La prima è che “dà”, voce del verbo dare, terza persona singolare, indicativo presente vuole l’accento, proprio per distinguerla dalla normale preposizione. ^^ La seconda invece credo sia una distrazione: ho l’impressione che tu abbia inizialmente scritto “ma quella ti sembra totalmente diversa da tutte le altre”, per poi correggere la seconda parte (più che giusto, vista la ripetizione che altrimenti si sarebbe creata) ma lasciando lì quel “totalmente” al posto di trasformarlo in “talmente”. Lo dico perché mi pare che la frase suoni molto meglio, appunto, con il “talmente”. (entrano in ballo le proposizioni consecutive ma non mi dilungo)
Mi sentirei un tantino cattivella a toglierti più di due punti e mezzo, ma ti consiglio di fare attenzione ^^ è un peccato farsi scappare errori del genere! ^^
Allo stile ho dato punteggio pieno perché trovo che sia quello più adatto ad una breve storia introspettiva: frasi corte, pensieri espressi con semplicità, un linguaggio incisivo. Termini troppo aulici o strutture troppo arzigogolate non avrebbero giovato alla vicenda che stavi raccontando, leggera e poco impegnativa, quindi nel tuo caso una simile scelta è ottima! Lo conosco bene questo modo di raccontare, perché è quello che tendo a usare spesso anche io x°
Ho deciso di premiarti anche per la caratterizzazione dei personaggi, o meglio per il loro IC: credo infatti che nelle AU spesso e volentieri si rischi di risultare facilmente OOC per la naturale esigenza di adattare i personaggi al nuovo contesto. One Piece è un mondo abbastanza “moderno” rispetto ai canoni di altri shounen, quindi a te il compito forse era facilitato, ma penso tu abbia fatto un buon lavoro: Tashigi è sbadata come ci si aspetta che sia, Zoro è un “ragazzaccio”, probabilmente, e direi che la parte gli si addice molto. Sarebbe un po’ improbabile se fossero due spadaccini come nel canon (a meno che non li si dipinga come appassionati di scherma… ehi, ora la voglio questa fanfiction!) , dunque mi è piaciuto il taglio che hai saputo dare alla situazione: plausibile senza fare a pugni con ciò che già conosciamo. Ecco, purtroppo il punteggio in originalità non è altissimo: non frequento il fandom, quindi non so se la coppia sia popolare o meno, comunque ho visto nella tua scelta forse l’unico elemento particolare della storia. È molto carina, giuro che mi è piaciuta, ma presenta parecchie scene già viste: il ragazzo malvisto da tutti, l’incontro/scontro, lo pseudo colpo di fulmine per una persona inspiegabilmente diversa dalle altre… il problema principale non è tanto il fatto che tu abbia deciso di usare questi elementi per costruire la tua trama, ma piuttosto che tu li abbia approfonditi così poco. Qualche riga in più, qualche dettaglio, giusto una frase che li metta in una luce diversa: basterebbero questi piccoli elementi a donare alla tua storia qualcosa in più. Credo che la parte con più potenzialità da questo punto di vista sia proprio quella iniziale: spiegando in modo più o meno indiretto il motivo della diversità di Zoro forse avresti potuto inserire quel pizzico di novità che giova sempre. Certo, c’è il rischio di inciampare in qualche altro cliché se si cerca di andare troppo sul drammatico o sul sociale, ma il difficile sta tutto qui ;) poi, ripeto, se avessi trovato questa storia per caso nel sito e l’avessi recensita probabilmente non avrei accennato all’originalità, perché si tratta di quel genere di fanfiction che per essere apprezzate non hanno bisogno di chissà quale colpo di genio. Ma questo è un contest, l’originalità ha un punteggio e mi sembra doveroso giustificare la penalità che ti ho assegnato, spero che tu non te la prenda.
Infine, parlando per ultima cosa dell’utilizzo della canzone, mi è piaciuto un sacco il modo in cui si riesce a riconoscere in Zoro il protagonista della canzone: solo con se stesso, circondato da un mondo che non lo capisce, ansioso di trovare e accarezzare qualcosa di nuovo. Questa figura è un po’ la colonna portante di Amaranth e trovo che tu l’abbia ritratta bene; quel punto che ti ho tolto è dovuto più che altro al fatto che, considerato il testo dei Nightwish, mi sarei aspettata qualcosa di più poetico, qualche immagine delicata ed evocativa al pari della musica che non ho trovato.
Le mie considerazioni generali le ho già fatte: la storia è molto gradevole, peccato doverla “criticare” secondo parametri che normalmente non evidenzierei molto. Spero tanto che ti dispiaccia troppo, compito ingrato il mio ç___ç |
