Con pennellate semplici descrivi e imprimi nella testa del lettore la mediocrità di un teatrino di città, dove andare giusto per cambiare un po' lo svolgimento di un sabato sera. Teatro mediocre, attori mediocri, pubblico inerte sulle sedie. E poi arriva lui; un fuoco d'artificio esploso in mezzo al teatro, che mostra le sue meraviglie e fugge. Fugge dal suo desiderio.
Fugge perchè ha paura.
Questo finale non me lo aspettavo proprio. Io..non so, hai la capacità di farmi provare con le tue parole ogni singola emozione che i tuoi stessi personaggi provano. Le tue descrizioni sono meravigliose, come schizzi a china.
Non ho altro da dire se non che tu, con le parole, ci sai proprio fare.
Scusa per questo cumulo di parole, mi zittisco subito, promesso.
Chapeau, Whisperer. A presto!

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Ammalianti parole, elegante forma ed abbondante emozione.
Amo il tuo modo di scrivere, amo riguardo a chi e cosa scrivi. Inizialmente avevo reputato la brevità delle tue OS una pecca ma ho dovuto ricredermi, l'efficacia del messaggio e l'intensita con cui esso viene espresso ed arriva è notevole.
Oso dire che potresti scrivere di nulla e risultare totalmente appassionante, ma forse sono solo assuefatta dai biscotti al cioccolato. -emme

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Bellissima, complimenti!!
Mi piace tantissimo il tuo modo di scrivere, anche perché ho notato che ti soffermi molto sui dettagli dell'ambiente che circonda il protagonista e rendi tutto così limpido che viene naturale immaginarselo mentre si legge... hai descritto il teatro come una sorta di persona che chi lo frequenta ha imparato a "conoscere" e che ormai conoscevano già tutto a memoria: mi hai dato l'impressione che gli spettatori fossero quasi annoiati di vedere sempre le stesse facce... almeno fino a quando non è entrato sul palco una nuova persona. La curiosità del nuovo è sempre forte ed è quasi normale che ora le persone lì presenti ci vadano per vedere la novità e magari per conoscere anche lui...
Bella anche la figura fugace di questo nuovo attore che riesce ad esprimersi al meglio solo quando non è se stesso, come se il suo lavoro lo estraniasse dal mondo che lo circonda e gli permettesse di essere diverso da quello che è realmente... all'inizio ho pensato che fosse soltanto una persona che come tante non accetta quello che è, poi ho pensato che magari non sale a prendere gli applausi solo per modestia...
poi la gente ha iniziato a vederlo un po' in giro, quest'uomo "dai mille volti" e soltanto negli ultimi righi riveli il perché non si mostri alla gente... la scena di lui che piange e sta male per la sua paura mi ha fatto un'enorme tenerezza...
quindi di nuovo bravo :) perché non partecipi al contest del forum di efp? E' incentrata proprio sulle fobie, se ti iscrivi avresti seriamente molte possibilità di vincere! se non lo sai fare ti spiego io come si fa (basta che ti muovi che c'è solo un altro posto libero se non sbaglio).... scusami se ti ho scritto un poema ;)

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