Recensioni per
Radio rossa (panta rei)
di 365feelings

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/09/14, ore 16:41

Piango. Amo. I feels, Claudia, i feels.
Stavo continuando la lettura della tua raccolta infinita e ad un certo punto arrivo a questa flash e per capirla devo prima leggere questa shot, quindi apro e leggo. Insomma sì, le note, le note mi avevano messa in guardia, ma mentirei se ti dicessi che ero preparata. Preparata il cazzo. Questa one shot è meravigliosa, è bellissima. Non so nemmeno da dove partire.
La gestione dei personaggi è profonda e realistica, sarebbe irreale pensare che Korra possa guarire da un moment con l'altro, le è stata portata via una parte fondamentale della sua persona, non solo perché non è più l'avatar, ma soprattutto perché non è più una dominatrice. Questa cosa l'ha distrutta ed è pur vero che il ciclo dell'avatar continua, il ciclo continua sempre, l'abbiamo visto. Ti dirò che io sono convinta che continuerebbe anche se l'Avatar venisse ucciso mentre è nello stato di Avatar perché come può un semplice umano uccidere Rava? Come puoi uccidere un'idea? Korra lo sa, ma allo stesso rimane annientata perché se anche l'Avatar continua ad esistere lei ha perso tutto e io mi immagino i giorni che trascorrono uguali, uno dietro l'altro, e lei che guarda il vuoto,s empre lo stesso punto, mangia perché costretta, vive perché costretta e i suoi amici la vanno a trovare e le parlano e lei continua a fissare il vuoto. Così iniziano a venire sempre meno, ma non smettono mai, le portano cose, le portano ricordi nella speranza che prima o poi si riprenda. Finché arriva Katara perché è Katara che ha sempre fatto da guida per l'Avatar anche con Aang ed ha così tanto senso che sia lei a riportarla alla vita, quella vera.
E questo bambino meraviglioso che la guarda e lei rivede sé stessa e io mi riesco a immaginare ogni possibile futuro, un futuro dove Korra impara a fare le cose più impensabili, dove Sokka e Bumi e Asami diventano le persone a cui è più simile, dove vive insieme a Mako e alla fine trova la pace interiore, trova un equilibrio e in qualche modo questo nuovo Avatar entra a far parte della sua vita, perché come potrebbe non farlo? È una parte di lei. E io ce la vedo, con Mako, con Bolin, con Asami, con Katara e Tenzin a crescere questo bambino, tutti insieme. A diventare una famiglia.
Grazie, Cla, perché questa storia mi ha ucciso un po', ma mi ha anche scaldato tantissimo il cuore e vorrei davvero vedere altro di questo universo, perché merita tanto. Tantissimo.

Recensore Master
13/06/13, ore 22:49

Penso sinceramente che il modo in cui hai sviluppato questa what-if sia perfettamente in linea con ciò che abbiamo visto all'interno dell'anime - e con ciò intendo dire che ne hai mantenuto alla perfezione lo stile, l'interazione tra i personaggi, il succedersi delle scene e le piccole parentesi.
Mi piace come il filo che lega tutto quanto sia così insolito: una radio, così innocua eppure così presente anche nella prima serie del cartone animato con le telecronache dell'Arena Pro-Bending e tutto il resto. Un legame inaspettato, certo, ma che funziona davvero bene.
Sono molto felice che ci sia stata questa grande focalizzazione nel rapporto tra Korra e Katara, senza dimenticare l'onnipresente Loto Bianco e l'altrettanto onnipresente (ma, in questo caso, per fortuna!) famiglia di Korra. E il piccolo Zanor... le reazioni che scatena nel lettore sono le stesse che provoca anche in Korra: vorresti odiarlo, ma proprio non ci riesci.
Ti ho già detto - ma lo ribadisco XD - che, pur andando contro le opinioni del resto del mondo, il finale che io avrei voluto per questo Libro è esattamente questo: una Korra senza domini, perché quel che mi sarebbe piaciuto vedere è lo sviluppo psicologico che potrebbe avere una privazione di questo genere portata avanti nel tempo. Eppure sei arrivata in meno di un capitolo alla stessa conclusione che avrei voluto io: tutto scorre e tutto può ricominciare. Come il ciclo degli Avatar, insomma.
Pollici in su per questa storia! Ti ringrazio infinitamente per averla scritta (e anche per l'hint Asami/Iroh alla fine XDDD) e mi dispiace che il prompt ti abbia messa così a dura prova, la prossima volta ti prometto che proporrò qualcosa di più crack XD
... perdonami, non sono più in grado di scrivere recensioni, sono proprio fuori allenamento. .____.

(Già che ci sono - e spero di non far male... credo di aver letto da qualche parte che avresti voluto averle, ma in caso contrario mi cospargo il capo di cenere - ti segnalo un paio di piccole sviste. A metà del racconto c'è una "P" che non è andata a caporiga insieme al suo "er"; a metà del quinto blocco di testo c'è una virgoletta che è rimasta sulla riga precedente. La grafia di "chaos" all'inizio mi lascia perplessa; penso sia più corretto scrivere "caos", anche se non ho mai indagato a riguardo XD Sempre all'inizio, per ultimo, "pellegrinazione" andrebbe sostituito con "peregrinazione" o "pellegrinaggio", ma meglio la prima perché rende meglio il senso di 'vagabondaggio'. :D)

Recensore Master
12/06/13, ore 11:58

Tu vuoi che MUORO male, vero?

*scuote ditino con fare minaccioso*

Vado per punti, altrimenti mi perdo e finisco per scrivere delle scemenze:

a) Il what if?, come ho sempre detto, è un po' come l'AU; se gestito bene, fornisce uno spettacolare altro punto di vista, una prospettiva del tutto nuova.
Questa storia è riuscita nel suo intento, ovvero lasciare Korra nel suo ruolo, nel suo personaggio, nella sua pelle, donandole però una via diversa.
La fragilità di Korra è reale e viva.
La sua reazione, l'anestetizzarsi completamente al mondo, è un qualcosa di comprensibile e di naturale, una forma d'autolesionismo immediata e che scivola nella compressione totale di ogni sentimento.
Se non piango, significa che non soffro.
Se non rido, significa che non mi diverto, che non sento.
Se non amo, non posso essere ferita.
Se non sono, non esisto neppure.

Magnifica. Davvero magnifica questa interpretazione di Korra.

b) L'effetto visivo. Mi è sembrato di essere lì con i personaggi e di vedere - vedere realmente - l'immagine di Korra sfumare nel grigio, con solo quella radio rossa a farle compagnia.
Insomma, altri complimenti a pioggia. :3

c) Il finale. Tenero, ma non esagerato, e questo mi piace molto.
La frase "Asami sorride e la abbraccia; ad entrambe è sempre mancata un'amica" mi è sembrata di una bellezza unica, un flebile segno che sì, la vita ricomincia per tutti.
Inoltre, ho sbrodolato ammmore anche su questa frase: "Mako le stringe la mano, quando sente che la realtà fa troppo male"

Ti segnalo solo due refusi (sciocchezze, robe proprio da nulla che devono essere sfuggite all'impaginazione).

- "Chaos" è la parola latina per "caos" in italiano. Sostanzialmente credo sia una scelta personale quale delle due usare. :3
- "Per una frazione di secondo", la "P" è rimasta indietro, ma è una cosa dell'impaginazione

Ovviamente, mi prendo tutte le colpe per quel che riguarda il nome "Zanor"

*scappa dal lancio di pomodori*

No, davvero, è una bellissima storia e un inaspettato punto di vista che mi è piaciuto molto!
Complimenti e complimenti e complimenti!

*sbudina indecentemente* <3
(Recensione modificata il 12/06/2013 - 11:58 am)