C'è tanta frustrazione, tanta delusione, in questo testo, trovo normale che sia voluto uscire prepotentemente nero su bianco.
Tante volte mi guardo intorno e vedo la gente sempre uguale, interessata alle stesse cose, che parla delle stesse cose... E nessuno mi sembra veramente interessante, tutti sono così superficiali! Sembra che ogni persona possa essere rimpiazzata da tanti cloni... Trovo che la cosa sia triste e ancora più triste è che quando ti chiedi "perché?" non puoi trovare una risposta. Non c'è una risposta.
Credo che la maturità che viene in parte appiana questo tipo di problemi. Eppure è naturale avere paura, chiedersi: "e se nulla cambia?". Come scrivi a quarant'anni potresti non avere una ragione di vita...
La tua riflessione è interessante, ne sono rimasto davvero colpito, anche se rimane una questione aperta e irrisolta. Io credo sia impossibile non adattarsi per poter socializzare. Tutti si modellano e vengono modellati dalla società. Quello che è fondamentale è farlo senza cambiare la vera essenza di sé. Cambiare i propri gusti per gli altri è da stupidi. Ridere a battute che a noi non fanno ridere non è proprio il massimo. Questo non è adattarsi, questo è fingere.
Adatti, non fingere. Il mio unico banale consiglio.
Ad ogni modo, la storia è scritta bene, la trovo bella. Ma questo lo metto in secondo piano, prediligo il significato! Scusa se mi sono dilungato!
Midnight